Carocci: Aulamagna
Introduzione all'archeologia medievale. Storia e ricerca in Italia
di Gelichi Sauro
editore: Carocci
pagine: 280
Soltanto negli ultimi decenni la pratica archeologica rivolta alle testimonianze post-classiche ha trovato larga applicazione
Il mito delle nazioni. Le origini medievali dell'Europa
di Patrick J. Geary
editore: Carocci
pagine: 196
La vera storia delle nazioni che hanno popolato l'Europa nell'Alto Medioevo non comincia nel secolo VI, bensì nel XVIII. Ciò non significa negare che in passato sia esistito un sentimento nazionale o di identità collettiva. Ma il clima intellettuale permeato di nazionalismo e gli scontri politici del secolo XVIII e del XIX hanno trasformato il nostro modo di vedere i gruppi sociali e politici al punto da rendere impossibile una visione "oggettiva" di ciò che furono le categorie sociali nell'Alto Medioevo. Proprio partendo da queste considerazioni, Geary ripercorre il tema dell'identità delle popolazioni barbariche e delle sue varie declinazioni in rapporto alla tradizione politico-istituzionale, giuridica e letteraria dell'Antichità classica e cristiana, in quei secoli cruciali che vanno dalla "caduta" dell'impero romano all'incoronazione di Carlo Magno. Dalle pagine del Mito delle nazioni - saggio storico e metodologico ad un tempo, ma soprattutto atto d'accusa contro ogni manipolazione della storia - emerge un'Europa medievale continuamente rimodellata dalle conquiste e dalle migrazioni, un'Europa multiculturale ante litteram, su cui si infrangono le rivendicazioni identitarie e i particolarismi religiosi e linguistici anche di molti politici contemporanei. Prefazione di Giuseppe Sergi.
«Un paradigma in cielo». Platone politico da Aristotele al Novecento
di Mario Vegetti
editore: Carocci
pagine: 180
"Un paradigma in cielo": così Platone definisce nella Repubblica il suo modello utopico di società giusta, una sorta di stella polare per l'orientamento morale e politico dell'esistenza umana. Questo libro ricostruisce la storia delle interpretazioni antiche e soprattutto moderne del pensiero politico di Platone: un viaggio avventuroso attraverso le grandi filosofie dell'Ottocento e i conflitti politici e ideologici del Novecento, che hanno via via configurato un Platone liberale e socialista, totalitario (secondo i casi nazista o comunista), e infine persino antipolitico. Da questa complessa vicenda interpretativa c'è molto da imparare su Platone, e ancora di più sulla vicenda intellettuale della nostra modernità.
La filosofia nel Medioevo. Secoli VI-XV
di Pereira Michela
editore: Carocci
pagine: 308
Il volume introduce a una visione d'insieme del pensiero filosofico, teologico e scientifico nella cultura occidentale dal VI
Omero. Introduzione allo studio dell'epica greca arcaica
di Andrea Ercolani
editore: Carocci
pagine: 308
I poemi omerici furono l'elemento portante della paideia greca dalle origini fino all'epoca bizantina. Con funzioni educative diverse a seconda dei periodi storici, l'Iliade e l'Odissea costituirono i punti di riferimento fissi per l'individuo e la società (prima come "enciclopedia tribale" - per usare la felice definizione di E. Havelock -, poi come modello letterario e come libro di scuola). Il volume, pur nel suo carattere introduttivo, intende ricostruirne la complessa storia, dai contorni spesso sfuggenti, proponendo un'analisi storico-filologica con attenzione specifica agli aspetti della composizione, della circolazione, della trasmissione e della fruizione del testo nelle diverse epoche della civiltà greca. Un'introduzione a Omero che utilizza le categorie dell'oralità, dell'evoluzione e della stratificazione come necessaria cifra di lettura e interpretazione del testo.
La prima espansione economica europea. Secoli XI-XV
editore: Carocci
pagine: 210
Se agli inizi dell'XI secolo l'Europa occidentale era un angolo qualsiasi del mondo, economicamente marginale e politicamente
Critica, letteratura e società. Percorsi antologici
di Gianni Turchetta
editore: Carocci
pagine: 350
Da almeno vent'anni, la critica sociologica non è più di moda nel campo degli studi letterari. Eppure il rigore e il tecnicismo delle analisi formali non esclude affatto il ricorso alle indagini di tipo storico-sociale: al contrario, è necessario che queste due prospettive si integrino e arricchiscano reciprocamente. Per questo il volume presenta un'antologia di testi classici (o avviati a diventarlo) che affianca filosofi politici come Marx, Gramsci, Sartre e Benjamin, sociologi come Escarpit e Bourdieu, critici letterari attenti alla storia come Bachtin, Auerbach, Jauss. Il volume, che si rivolge a un pubblico di studenti e studiosi ma anche di non addetti ai lavori, può essere così letto al tempo stesso come un'introduzione alla critica sociologica rispettosa dei valori formali dei testi letterari, oppure come un'introduzione alla metodologia critico-letteraria, ma sempre attenta all'importanza decisiva delle determinazioni storico-sociali.
Il pensiero politico romano. Dall'età arcaica alla tarda antichità
di Zecchini Giuseppe
editore: Carocci
pagine: 181
Una storia del pensiero politico romano non è stata ancora scritta