Castelvecchi: Le Navi
Il grande libro degli haiku
editore: Castelvecchi
pagine: 1516
Nella sua estrema brevità, l'haiku è forse il genere che esprime al meglio la sensibilità giapponese, che preferisce l'allusione, l'accenno, il frammento alla completezza e alla ridondanza. E il lettore occidentale rimarrà stupito di fronte alla ricchezza di immagini e sentimenti che tre versi possono evocare: l'amore per la natura di Basho, vissuto nel secolo XVII, il gusto pittorico e romantico di Buson, grande maestro del Settecento, l'ironia malinconica di Issa e, nel Novecento, il simbolismo di Ogiwara Seisensui, l'attenzione ai problemi sociali di Kaneko Tòta, l'amore per il prossimo dei poeti che si autodefinivano "umanisti". Una lezione di enorme valore, dal punto di vista etico come da quello estetico.
Contro chi. La primavera spezzata di Ezio Tarantelli
di Sambo Marco M.
editore: Castelvecchi
pagine: 169
Marco Sambo (Roma, 1975) racconta in prima persona i giorni dell'attentato delle Brigate Rosse contro suo zio Ezio Tarantelli,
Panegirico. Tomo PrimoTomo Secondo
di Debord Guy
editore: Castelvecchi
pagine: 112
Il libro riunisce la prima (già pubblicata) e la seconda parte dell'autobiografia di Debord, fondatore e membro dell'Internazi
Le vampire. Crimini e misfatti delle succhiasangue da Carmilla a Van Helsing
editore: Castelvecchi
pagine: 406
Fatali dark Iadies, linfatiche adolescenti, mostri plurisecolari - ma anche bambine funeste e guerriere in latex, succhiatrici politicamente scorrette, cattive ragazze alla moda: nell'eterno ritorno del cinema e della cultura pop le vampire, versione al femminile del più fascinoso abitante delle favole notturne, trovano la loro massima fortuna. Come nell'epopea di Carmilla, giovane non-morta evocata nel romanzo del 1871 di Joseph Sheridan Le Fanu, l'apologo dell'indemoniata diviene lo specchio oscuro di tutta la femminilità perturbante: sopravvivenza alla tomba e tema del doppio, sindrome malinconica, eros fatale e conflitti generazionali connotano un intero filone di sorelle di sangue, fino alle succhiasangue simil-Matrix del nuovo Millennio.
L'importanza di chiamarsi Elio. Storia e gloria del più importante gruppo italiano
di Di Mambro Angelo
editore: Castelvecchi
pagine: 268
Dagli inizi della carriera nei locali ignoti della Milano anni Ottanta, Elio e le Storie Tese giocano con i luoghi comuni dell
Breve storia della vendetta. Arte, letteratura, cinema: la giustizia originaria
di Antonio Fichera
editore: Castelvecchi
pagine: 447
La vendetta è la forma primordiale di giustizia, l'azione necessaria per ristabilire l'"equilibrio perduto". In tal senso costituisce addirittura il modello dell'odierna legalità. La ribellione personale verso un atto ingiusto viene superata nell'Età moderna dalla Legge, astratta e impersonale, e dal concetto di Stato come collettività "disinteressata". Cacciata dal mondo delle Istituzioni, per sopravvivere la vendetta ha trovato rifugio nell'arte: dapprima nella pittura e nella letteratura, poi soprattutto nel cinema, dove diventa espressione di massa di una vera e propria Età del risentimento. Un sentimento antico visto attraverso le fiabe e i miti arcaici, i racconti epici e la tragedia classica, i drammi di Shakespeare, fino ai film di Tarantino.
Il pubblico della poesia. Trent'anni dopo
editore: Castelvecchi
pagine: 332
A metà degli anni Settanta questo lavoro di Alfonso Berardinelli e Franco Cordelli fu un sasso scagliato nelle acque stagnanti della cultura italiana: l'unico pubblico rimasto per i poeti, sosteneva questa antologia critica, erano i poeti stessi. Un'incomunicabilità simile a quella in cui si erano cacciate l'arte e la musica sperimentale. Oggi gli autori riprendono il loro lavoro e lo saldano, con qualche inserimento di voci nuove, al presente. Come dire: per avere un futuro la poesia deve conoscere il passato. O anche: i problemi di trent'anni fa, cacciati dalla porta dell'ufficialità, rientrano dalla finestra della critica militante.
La religione del Ras Tafari
Storia, simboli e visioni del mondo dei seguaci del Leone di Giuda