Diabasis: Al buon corsiero
Nella città del pane e dei postini
di Giorgio Messori
editore: Diabasis
pagine: 240
Da una stanza situata nel cuore di Tashkent, in Uzbekistan, Giorgio Messori resiste al disagio di una guerra invisibile scrive
La polvere del mondo
di Nicolas Bouvier
editore: Diabasis
pagine: 280
"La polvere del mondo" racconta il primo viaggio condotta da Bouvier in Oriente nel 1953; ma anche l'avventura infaticabile di
Segni sottili e clandestini
di Alessandra Sarchi
editore: Diabasis
pagine: 144
I racconti costituiscono la base narrativa per una sorta di educazione sentimentale post-moderna, a partire dalle sensazioni anziché dai sentimenti. Sulla superficie del mondo e dei corpi, nel dettaglio, il tutto sfugge e non si lascia mai vivere nella totalità. La giovinezza - promessa e pretesa di bellezza assoluta, utopica - è destinata a scontrarsi con le fatiche e le perdite del crescere. I racconti sono in differita, si mettono in moto per frizione della memoria. Una memoria che lavora anche nel presente e che sembra l'unica forma di continuità, l'unico patto credibile tra l'io e il mondo.
Vita e morte senza miracoli di Celestino VI
di Adriana Zarri
editore: Diabasis
pagine: 179
Un conclave dei nostri giorni. Aspro e combattuto. Uno dei cardinali elettori, d'improvviso, propone di eleggere un piccolo parroco dall'animo grande. Il miracolo infine accade. L'eletto assume il nome di Celestino VI, in memoria dell'altro Celestino, quello del "gran rifiuto" dantesco. Il racconto esplora il terreno delle innovazioni, delle decisioni rischiose, delle difficoltà e delle lotte che l'elezione di un papa povero e non convenzionale inevitabilmente aprirebbe. Celestino VI è il "suo" papa, il papa come lei lo vorrebbe, gatto compreso, che, guarda caso, si chiama Lutero. Anche il nostro Celestino sarà tentato dal "gran rifiuto", il ritorno cioè alla pace della sua parrocchia. A questo punto il racconto apre e svolge due possibilità: la rinuncia, appunto, oppure l'accettazione dell'arduo cammino cui il protagonista è stato chiamato.
Diario delle isole Aran. Carte di viaggio
di Nicolas Bouvier
editore: Diabasis
pagine: 68
Come sempre, la scrittura di Bouvier passa dal racconto delle piccole cose, osservate con sguardo da poeta-filosofo, a sintesi di fatti storici e attuali annodati sul filo dei sensi, della memoria, della visione. "Il fiume si arrotola e serpeggia a fior di prati coperti di bianco gelo. Essa è fiancheggiata da salici e montoni accovacciati che rendono il suo percorso imprevedibile come deve essere: un meandro è quanto di meglio un fiume possa fare, ciò che si attende è altrove..."
Cronaca
di Salimbene da Parma
editore: Diabasis
pagine: XLVI351
Riallacciandosi alla lingua espressionistica e aspra dei predicatori dell'Ordine Minore, senza disdegnare la contaminazione co
L'agenzia di viaggi
di Roberto Amato
editore: Diabasis
pagine: 163
È inusuale che un poeta e sua moglie gestiscano un'agenzia di viaggi, tanto più se non hanno mai viaggiato in vita loro, ma questa è solo una delle stranezze che capitano nel libro. Il poeta parla di sé, di malattie presunte e reali, del desiderio di uscire di casa (e magari andare sulla luna) e il divieto (tutto inventato) imposto da moglie e figli. Insomma, un viaggio del poeta intorno alla propria camera: un luogo magico, dove l'impossibile diventa possibile.