Donzelli: Saggine
Corsa alla terra. Cibo e agricoltura nell'era della nuova scarsità
di Paolo De Castro
editore: Donzelli
pagine: 187
L'instabilità dei mercati delle materie prime agricole e i picchi dei prezzi alimentari, la crescita demografica e la modificazione delle diete a livello globale, i vincoli ambientali alla produzione di cibo e le conseguenze del cambiamento climatico: sono tutti elementi che compongono uno scenario di nuova scarsità. Il cibo costerà di più per tutti, con un impatto che sarà più forte sulle fasce più povere della popolazione mondiale, ma che si farà sentire in modo diretto e indiretto anche nei paesi ricchi. I "segni del tempo" sono ovunque, il più clamoroso è l'esponenziale incremento della domanda internazionale di terra: paesi dotati di grande liquidità ma di scarse estensioni di superfici coltivabili, multinazionali agricole, agglomerati finanziari di diversa natura hanno iniziato ad acquisire o affittare milioni di ettari, soprattutto nelle aree più povere del globo, comprando pezzi interi di altri continenti. Con quali conseguenze per gli equilibri economici e politici internazionali? Con quali effetti sul benessere di aree come l'Italia e l'Europa, coinvolte in questo movimento dalla sempre maggiore integrazione del mercato delle materie prime agricole nella finanza globale? La corsa alla terra delinea i contorni di un futuro in cui l'agricoltura sarà sempre di più un settore strategico e il controllo dei suoli fertili sarà sempre più cruciale per lo sviluppo delle nazioni. Introduzione di Romano Prodi.
L'unificazione italiana
Mezzogiorno, rivoluzione, guerra civile
di Lupo Salvatore
editore: Donzelli
pagine: 184
L'ingresso del Mezzogiorno nello Stato-nazione rappresenta il culmine del processo di unificazione
Berlusconi passato alla storia. L'Italia nell'era della democrazia autoritaria
di Gibelli Antonio
editore: Donzelli
pagine: V-168
È legittimo parlare di "età berlusconiana" allo stesso modo in cui si parla di "età crispina" o di "età giolittiana"? E quando
Che cos'è l'arte
di Lev Tolstoj
editore: Donzelli
pagine: 267
L'architettura, la scultura, la pittura, la musica, la poesia sono forme di quella che comunemente chiamiamo arte. Se prendiamo, ad esempio, l'architettura, vediamo che ci sono edifici modesti che non sono opere d'arte e persino edifici malriusciti con ingiustificate pretese artistiche; come si fa allora a distinguere l'arte da ciò che è semplicemente utile e dai presunti gesti artistici fini a se stessi? In cosa consiste il tratto distintivo di un'opera d'arte? L'arte è quell'attività che produce il bello, non si esita a rispondere, ma cosa s'intende per bello? Di domanda in domanda, Tolstoj passa in rassegna l'evoluzione di concetti di base quali il bello, l'utile, il gusto, la verità, il giusto, attraverso la filosofia, l'estetica, la critica d'arte, la letteratura; senza lesinare esempi concreti, giudizi perentori e stroncature sull'opera di tanti talenti consacrati. L'arte vera, sostiene Tolstoj, è quella che contagia, che è capace di suscitare nell'uomo quel sentimento di gioia nella comunione spirituale con l'artista e con gli altri che contemplano la stessa opera d'arte. In questo modo l'arte può stimolare la convivenza pacifica tra gli uomini mediante la loro libera e gioiosa attività e può dunque contribuire a sopprimere la violenza, facendo in modo che i sentimenti di fratellanza e amore per il prossimo, oggi accessibili solo ai migliori, diventino sentimenti abituali, istintivi in tutti. (Introduzione di Pietro Montani)
Care ragazze. Un promemoria
di Franco Vittoria
editore: Donzelli
pagine: 165
Care ragazze, ho incontrato tante di voi, in circostanze e luoghi diversi: nelle scuole, nelle università, nei partiti, nelle
Se tremi sull'orlo. Lettere a un cercatore di sé
di Henry David Thoreau
editore: Donzelli
pagine: 200
Henry David Thoreau, l'eremita di Walden, è famoso per l'eccellenza letteraria dei suoi scritti sociali e naturalistici
Sud
Un sogno possibile
di Brunetta Renato
editore: Donzelli
I centocinquanta anni di Unità d'Italia sono anche centocinquanta anni di 'questione meridionale'
Pensa chi sei: Poteri e leggi del pensiero-Istinto e ispirazione-Memoria
di Ralph W. Emerson
editore: Donzelli
pagine: 158
"Che cos'è la vita se non ciò che un uomo pensa durante il giorno? Questo è il suo fato e il suo padrone". Scrivere una "Storia naturale dell'intelletto" fu il progetto, mai realizzato secondo i suoi desideri, di tutta la vita di Emerson. Ci restano solo i testi postumi e incompleti delle sue conferenze sull'argomento, ora finalmente tradotti in italiano. In "Poteri e leggi del pensiero", rappresentativo della sfida di fondare l'idealismo trascendentale su rispettabili basi scientifiche, Emerson riconosce che ancora non confidiamo nei poteri ignoti del pensiero e che i pensieri hanno una vita propria, indipendente dalla nostra volontà: così all'inizio ci possiedono e solo più tardi, se diveniamo consapevoli dei "fatti spirituali", arriviamo a possederli e a non essere più dei "bruti ammassi sballottati dal Fato". E abbiamo una guida - l'Istinto - la quale ci viene data nella misura in cui ne facciamo uso. Non mostra gli oggetti, ma ci mostra la via. E che cos'è l'Ispirazione? È l'istinto - il cui stato normale è passivo - messo in azione: "la scintilla che prorompe in fiamma". Persuadere il forte istinto a smuoversi, e a compiere il suo miracolo, è lo scopo di ogni saggio sforzo. Con "Memoria", infine, Emerson ci ricorda che senza questo "angelo custode" tutta la vita e il pensiero sarebbero una successione senza alcun rapporto. E che persino la memoria corta dipende dal pensiero poco profondo.
La vita dei dettagli
di Anedda Antonella
editore: Donzelli
Pensare attraverso i miei occhi: la frase di Dedalus nell'Ulisse di Joyce e la stella polare di questo libro, che traccia una
Yes, we can. Il nuovo sogno americano
di Barack Obama
editore: Donzelli
pagine: 176
L'America non è stata mai così a rischio e impaurita come dopo l'11 settembre. Mai così in crisi è apparsa la sua capacità "convenzionale" di dominare i conflitti, di fronte a un nemico, come il terrorismo, del tutto "non-convenzionale". Mai come oggi si sono rivelate fragili la forza propulsiva del suo sistema economico, la sua sicurezza energetica, la sua capacità di aggregazione del melting-pot etnico, linguistico, religioso che la costituisce. La risposta di Barack Obama alla crisi americana non consiste in una sorta di pacifismo arrendevole, o di solidarismo "buonista", o di anticapitalismo intento a sminuire la forza della competizione e del mercato. Si oppone alla guerra in Iraq, ma vuole aumentare la forza e la qualità dell'apparato militare del suo paese. Vuole chiudere Guantanamo, ripristinare la legalità interna e internazionale, chiama al rispetto dei diritti civili, ma sostiene tutto ciò per poter condurre con maggiore forza e determinazione la lotta mortale contro il terrorismo fondamentalista. E ancora, Obama porta nel cuore della politica americana una motivazione, uno spirito, un afflato che sono profondamente religiosi, ma sa essere assolutamente laico nel disegnare, su temi come l'aborto, il controllo della natalità, l'etica della vita, gli scenari di un nuovo pluralismo e di una nuova tolleranza. Soprattutto, Obama non promette il cambiamento. Al contrario, lo sollecita, lo chiede agli americani.
Perché insegnare la storia dell'arte
di Cesare De Seta
editore: Donzelli
pagine: 126
Difendere i paesaggi reali dipinti da Piero della Francesca è importante quanto difendere le sue tele; educare i giovani a intendere l'uno e l'altro è assicurare che quel paesaggio e quel dipinto costituiscano un'eredità di bellezza da trasmettere alle future generazioni. L'Italia ha un'invidiabile tradizione artistica che da secoli ne fa una meta abbligata per i viaggiatori, letterati, uomini di cultura da ogni parte del mondo che vengono a scoprire bellezze antiche e moderne. Consaevole di questo primato Giovanni Gentile nel 1923 inserì l'insegnamento della storia dell'arte nei licei classici: provvedimento negli anni eroso e annacquato, malgrado dall'arte l'Italia tragga un fiume di turisti e moneta pregiata. L'autore ripercorre queste vicende fino ai giorni nostri e propone nuove linee di metodo per il rinnovo della disciplina. non una storia di capolavori e di maestri nozionistica, ma una conscenza di grado in grado più approfondita che sappia avvicinare i giovani a questo immenso patrimoniodi oggetti d'arte, musei, città e paesaggi. Una disciplina che sappia dialogare con storia e letteratura.