Mondadori bruno: Ricerca
La cultura politecnica
editore: Mondadori bruno
pagine: 229
Preso atto del mutamento del quadro di interpretazione della realtà che ci circonda, il pensiero e la pratica politecnica oggi si orientano verso il superamento dei vincoli e dei modelli prefissati delle discipline, verso la negazione di ogni atteggiamento di chiusura per aprirsi alla possibilità di riarticolare il mondo delle idee. Così intese, la scienza e la tecnica, soprattutto nei loro percorsi di ricerca, diventano maggiormente partecipi dell'impegno collettivo e dimostrano di condividere la preoccupazione per le sfide che si propongono, stimolando la percezione di nuove realtà possibili, promuovendo un'integrazione di esperienze conoscitive più adeguata all'attuale concezione del mondo, ricomponendo i saperi in una visione unitaria.
Un modello di Repubblica. Giuseppe Rensi, la politica e la Svizzera
di Alberto Castelli
editore: Mondadori bruno
pagine: 174
Tra la repressione dei moti popolari del 1898 e la svolta liberale dei primi anni del Novecento si svolge un intenso dibattito tra repubblicani, socialisti e le altre forze antimonarchiche sulle sorti politiche dell'Italia: obiettivo e speranza dichiarata l'identificazione della migliore società possibile nella prospettiva di una democrazia sul modello di altri stati europei. Una delle voci più significative è certamente quella di Giuseppe Rensi. Socialista esule in Cantone Ticino per motivi politici, si ispira alla Svizzera democratica, liberale e federalista per tracciare le linee ideali di una repubblica fondata sull'eredità democratica risorgimentale.
Bibliofollia
di Alberto Castoldi
editore: Mondadori bruno
pagine: 89
Sono tante e perverse e imprevedibili le conseguenze di una passione divorante, bulimica, dalle conseguenze morbose, sobillata da visioni totalizzanti e incalzata da presagi solipsistici. Come devastanti e assoluti possono rivelarsi gli effetti della scrittura: finalmente una realtà dove il delirio esiste. La figura del bibliomane è il frutto degenerato di una cultura risucchiata nel buco nero dell'entropia e insieme il prodotto dell'editoria di massa contro la quale l'intellettuale reagisce in un isolamento sempre più esoterico. I racconti di Flaubert, Nodier e Louys innescano un altro racconto, più oscuro, dai risvolti capziosi a corteggiare le visioni dell'ignoto, dove alligna l'anima inquieta della bibliofollia.
Propaganda e comunicazione politica. Storia e trasformazioni nell'età contemporanea
editore: Mondadori bruno
pagine: 333
Una storia dei linguaggi della politica (scritti, verbali, per immagini) e delle loro trasformazioni tra gli ultimi decenni del XIX secolo a tutto il Novecento. È una vicenda che si snoda attraverso i principali momenti di crisi e di transizione, nella mutevole correlazione tra forme di organizzazione del consenso e processi di legittimazione delle culture politiche, analizzata in alcuni dei principali paesi europei e in Italia, dove le forme tradizionali della propaganda interagiscono con i mezzi della comunicazione di massa. Emergono la "circolarità" dei linguaggi politici oltre le aree di influenza ideologica e la loro reciproca contaminazione, in una riflessione che contempla il peso dell'eredità e l'assimilazione del modello americano.
Leggere le menti
di Pietro Perconti
editore: Mondadori bruno
pagine: 192
Quante volte saremmo voluti entrare nella testa delle altre persone per sapere cosa pensano e che intenzioni hanno? Penetrare nelle menti altrui è quanto di più prezioso possiamo imparare a fare. Eppure sappiamo poco della logica di questa operazione. Leggere le menti non è questione di telepatia. Si tratta piuttosto di esercitare una sofisticata capacità di interpretazione dei comportamenti e delle situazioni in cui essi hanno luogo. Il libro illustra alcune regole a cui obbedisce l'esercizio di questa capacità.
La memoria ritrovata. Tre generazioni di scrittori tedeschi e la coscienza inquieta di fine novecento
di Elena Agazzi
editore: Mondadori bruno
pagine: 176
La "scandalosa" innocenza dell'infanzia nazista nel romanzo di Martin Walser; il pietismo disperato nella saga famigliare di Dieter Forte; la lotta contro l'oblio di W.G. Sebald, autore dello straordinario Austerlitz; l'accentuazione autobiografica, nell'opera di Hans-Ulrich Treichel; il faccia a faccia di Michael Kleeberg con la Storia con la "s" maiuscola; il superamento del passato come preciso impegno di documentazione e consapevolezza che anima le voci di Tanja Langer, Jens Sparschuh, Judith Kuckart e Marcel Beyer. Seguendo tre generazioni di scrittori tedeschi del dopoguerra, Elena Agazzi svolge il filo della coscienza di un popolo chiamato al giudizio sul misfatto nazista. La vergogna che si fa condanna senza mai rinunciare a capire.
Il monoteismo democratico
di Andrea Emo
editore: Mondadori bruno
pagine: 160
"Queste pagine daranno un po' di luce, quando saranno bruciate": così Andrea Emo (1901-1983) auspicava che sessantaquattro anni e trecentonovantotto quaderni di quotidiane meditazioni filosofiche finissero in quel Nulla che è sempre stato al centro del suo pensiero. Coerente con la solitudine incomunicabile dello studio, nel corso della sua vita non ha mai pubblicato né è intervenuto nella vita pubblica, se non nel 1953 quando si presentò alle elezioni politiche. In "Monoteismo democratico" sono raccolti i Quaderni 137 e 138 del primo semestre di quell'anno.