Se proponessi a mia figlia di 13 anni una visita in un museo probabilmente storcerebbe il naso, è già uscita da quel favoloso periodo artistico che ogni bambino attraversa. Anni fatti di colori, pastelli e pennelli, anni in cui disegnare, colorare, fare collage con i materiali più svariati, sono attività consuete, occupazioni giornaliere.
Poi stranamente e improvvisamente, crescendo, smettiamo di disegnare, di immaginare e creare attraverso il tratto e il colore, o per lo meno, smettono di farlo la maggior parte di noi.
E più in generale siamo meno propensi all’osservazione delle forme, della materia e dei colori, a riscontrare nel mondo quello che invece ha un forte riflesso dentro di noi, simbolico, ancestrale e che in qualche modo contribuisce a renderci felici. Si perché fermarsi a guardare la fioritura di un albero così come un bel quadro, o una scultura è qualcosa che può davvero cambiarci una giornata.L’editoria per ragazzi questo ce l’ha ben chiaro, così come ha chiaro che coltivare quest’interesse da bambini può contribuire a non farlo sfumare con la crescita, a farlo diventare qualcosa che fa parte della vita di ognuno di noi, un’esigenza di ricercare la bellezza e perché no, di avere confidenza con le varie espressioni dell’arte, le sue correnti, le sue epoche.
Partiamo dunque con Il Grande libro dell’arte, edito da Giunti, che sembra ad un primo sguardo, il classico libro di storia dell’arte, ma che in realtà è un fantastico viaggio nel tempo compiuto da una “detective” (l’autrice appunto) a caccia di storie sulla vita dei grandi artisti che qui vengono raccontate da loro stessi, in prima persona. Tutte le vicende, ben lungi dall’essere frutto di fantasia o invenzione, sono state documentate e studiate approfonditamente e ogni racconto parte da un fatto reale e dalle testimonianze dirette dei protagonisti che sono arrivate sino a noi. Così possiamo leggere i racconti di Leonardo da Vinci, Botticelli, Modigliani e Picasso, tra gli altri, dove più che il pittore emerge l’individuo nel proprio contesto storico. Se dunque morite dalla voglia di sapere cosa si nasconda dietro un dipinto o come vivevano, dipingevano e pensavano gli artisti più conosciuti, non esitate a sfogliare queste pagine colorate e ricche d’illustrazioni.
Come seconda tappa del nostro viaggio, incontriamo un albo davvero curioso, forse non adatto a chi ama i libri convenzionali con indici e argomenti ben differenziati. Ci inoltriamo seguendo i passi di Nicholas nei suoi goffi tentativi di avvicinarsi all’arte, o dovremmo dire di sfuggirle. Ma cerchiamo di capire davvero cosa abbiamo per le mani.
Una coppia di simpatici nonni organizzano per i nipoti una visita guidata alla galleria d’arte, un pomeriggio fuori dall’ordinario, tra rivelazioni, scoperte ed avventurosi imprevisti. La visita al museo diventa occasione per riflessioni profonde sulla genesi delle opere d’arte, sull’evolversi del gusto e della critica, sui movimenti artistici e la loro collocazione nei diversi contesti storici. Il realismo di Millet, l’impressionismo di Monet, la follia visionariaVan Gogh, la fotografia con i suoi tanti esponenti. Tanti gli artisti e le opere raccontate accanto a riflessioni che riguardano la percezione visiva, il senso delle gallerie e dei musei, il mestiere dell’artista.
Un libro ricco di informazioni restituite in una forma visiva originale che mescola illustrazione, fumetto a grandi tavole a tutta pagina. Testi al di fuori dei dialoghi tra i personaggi, che ci chiedono di allargare lo sguardo, di considerare queste come tappe irrinunciabili dei percorsi di educazione visiva.
Ma cos'è l'arte senza il colore? E allora ecco il libro che fa al caso nostro! Come nascono, quali sono i nomi per ogni colore, come si usano e quanto cambia la nostra percezione attraverso tecniche e materiali diversi. Tutto questo e molto di più in un volume agile che propone anche esercizi di osservazione e immaginazione ai nostri giovani artisti, attraverso pagine ricche di spunti e, ovviamente, di colori. Queste le parole della stessa autrice:
ho avuto la fortuna di avere a disposizione un laboratorio, una vastissima libreria dedicata alle tecniche artistiche e la possibilità di reperire quasi tutto ciò che era necessario per produrre molti materiali per l’arte: i colori, le vernici, i supporti. Anni di questi giochi mi hanno portato alle piante, alla storia, alla storia dell’arte, alla storia della tecnologia, ai teorici, alla scienza, agli erbari, all’alchimia, alla merceologia, agli scritti degli artisti, alle loro vite, alle commissioni che ricevevano, ai contratti che firmavano, alle loro rivelazioni, alla loro conoscenza. I colori sono come dei miti, si tirano dietro la storia dell’umanità. La storia del colore fa parte della storia universale. È esperienza collettiva [...]in questo libro ho cercato di proporre parte di questa esperienza e dell’entusiasmo che mi ha suscitato. Aver toccato tutta quella pittura mi ha lasciato molte memorie e la sensazione che fossero preziose. Ho pensato molto ai bambini, ho cercato di portarli sull’impalcatura insieme a me a fare due chiacchiere con gli artisti, per seguire i loro consigli, divertirsi, sporcarsi le mani, capire e farsi domande.
Ed eccoci approdati ad un libro monografico vero e proprio. Qui ci si trova faccia a faccia con Tiepolo, con la sua epoca, le sue passioni, i suoi dipinti. Ma il libro non è una mera sfilza di nozioni, bensì un vero e proprio libro-laboratorio per giocare, disegnare e sperimentare il mestiere di pittore. Sono tanti i momenti avventurosi della sua vita che si possono rivivere in questo volume, così come non mancano le opere, gli aneddoti e soprattutto le attività da svolgere da soli o in compagnia, non importa se degli adulti o di fratellini/sorelline.
Quando guardate un quadro su cosa vi soffermate?
Avete mai immaginato cosa si celi dietro quei personaggi?
Questo splendido volume vi farà entrare nella vita di questi piccoli personaggi, vi metterà di fronte a nuovi interrogativi e soprattutto vi spingerà a notare espressioni, atteggiamenti, abiti e ambiente come forse non li avete mai osservati. Il piccolo arlecchino di Picasso o la bimba con la mano sulla cancellata nel quadro La Ferrovia di Manet, accenderanno la vostra fantasia, saranno immaginari compagni di gioco o di classe e vi accorgerete che ogni dipinto nasconde una vita inimmaginabile al primo sguardo che può generare un’infinità di storie. I quadri contenuti nel libro coprono un enorme arco temporale e vanno dal medioevo ad oggi e sono riportati sia nella loro interezza che nei dettagli più curiosi.
Per concludere vorrei proporvi due albi di una splendida collana, nata in collaborazione tra la Fatatrac, editrice che da più di 40 anni si occupa con un grande lavoro di ricerca e cura di editoria per ragazzi, e il museo Moma di New York.
René è un pittore, ma non sa cosa dipingere. Il dramma della tela bianca lo attende tutte le mattine: sa di dover dipingere, ma non sa cosa. Eppure la sua testa è piena di fantasia e di meraviglia, bisogna solo trovare un modo per farle uscire grazie a colori e pennelli. Ecco allora che comincia a dipingere la realtà contorta dei suoi sogni, delle sue idee bizzarre su mele-cappelli, uova-occhiali e pipe-rami. Nei suoi dipinti le foglie sono labbra, le baguettes sono nasi, il lato giusto non è mai quello superiore, e il sopra non è mai sotto. René si fa pittore dell’impossibile, del surreale che prende vita sulla tela e conduce lontano chi guarda. Ispirato ai capolavori dell’artista, l’albo invita i lettori di tutte le età a osservare il mondo che li circonda con uno sguardo libero, per apprezzare come anche gli oggetti più comuni possano assumere un’insospettata identità e rivelare qualcosa di nuovo, in un perpetuo gioco di associazioni.
Illustrazioni buffe e spiazzanti che partono dal quotidiano per allontanarsene e compiere un viaggio nel mondo dell’impossibile e dell’assurdo.
Cosa volesse esprimere Magritte con questi disegni non ci è dato completamente di saperlo, ma i bambini se lo chiederanno e probabilmente ve lo chiederanno. Vi suggerisco di essere voi a domandarlo a loro che senza saperlo, con quella spregiudicatezza data dalla totale ingenuità e allo stesso con un acume di chi può dedicarsi completamente all'osservazione senza avere dei pregiudizi, sapranno stupirvi con associazioni giocose e fuori dal comune.
Chiudiamo questa meravigliosa passeggiata tra i dipinti con il secondo albo MoMa Fatatrac, Da Qui All'infinito, che ci racconta la vita straordinaria dell'artista giapponese Yayoi Kusama. Famosa per i suoi inconfondibili pois Yayoi coltivò la passione per il disegno fin da bambina e andò avanti a studiare e dipingere anche contro la volontà della sua famiglia, che l'avrebbe voluta donna sposata e madre di famiglia, e le mode artistiche dell'epoca. Il trasferimento dal Giappone a New York nel 1958 e gli anni successivi di duro lavoro, e non poche difficoltà economiche, decretarono alla fine il suo successo internazionale. Con il suo stile inconfondibile ha conquistato non solo i musei e le gallerie d’arte, ma anche la moda e l’arredamento.
Ad arricchire la pubblicazione, già valorizzata dalle illustrazioni di Ellen Wenstein, le foto delle sue opere, da The Infinity Mirrored Room – The Souls of Millions of Light Years Away (2012) a The Obliteration Room (2002).
In questo splendido volume troviamo tutte le caratteristiche della sua arte inconfondibile, pattern coloratissimi e vertiginosi, zucche di tutte le dimensioni che tornano ossessivamente come l’ortaggio perfetto, centinaia di specchi in grado di riflettere luce e immagini senza fine. E poi pois, su animali, corpi, mobili, e qualsiasi altra superficie concepibile, testimonianza di un’indagine profonda sul concetto di percezione del cosmo e dell’infinito e allo stesso tempo celebrazione della bellezza della vitae di tutto ciò che per definizione non ha limiti.