Officina libraria: SAGGI IN OFFICINA
La vita di Giovanni Morelli nell'Italia del Risorgimento
di Jaynie Anderson
editore: Officina libraria
pagine: 302
Prima di Morelli (1816-1891) l'attribuzione di un dipinto a un artista o a una scuola si fondava spesso sulla tradizione o su
Terra di confine. Arti figurative a Bergamo nel Rinascimento (e oltre)
di Simone Facchinetti
editore: Officina libraria
pagine: 203
Il libro è costituito da dieci saggi che indagano altrettanti argomenti artistici legati a una Terra di confine: prendono spun
Pratiche architettoniche a confronto nei cantieri italiani della seconda metà del Cinquecento
editore: Officina libraria
pagine: 301
Il confronto tra le pratiche architettoniche messe in atto nei cantieri italiani fra la seconda metà del Cinquecento e l'inizi
Per diletto e per profitto. I Rondinini, l'arte e l'Europa
editore: Officina libraria
pagine: 303
Sculture antiche, ritratti, stregonerie, paesaggi, giardini colmi di fiori rari e profumati fanno da sfondo alla saga dei Rond
Artisti e committenti lucchesi del Seicento a Roma
editore: Officina libraria
pagine: 286
Il volume raccoglie gli atti della giornata internazionale di studi tenutasi a Roma presso la Bibliotheca Hertziana - Istituto
La donna che amava i colori. Mary P. Merrifield. Lettere dall'Italia
editore: Officina libraria
pagine: 208
Mary Philadelphia Merrifield (1804-1889) è nota come «la signora delle tecniche artistiche»: a metà Ottocento scoprì, trascris
L'autunno della maniera. Studi sulla pittura del tardo Cinquecento a Roma
editore: Officina libraria
pagine: 188
Attraverso alcuni contributi monografici, il volume racconta una stagione ancora poco esplorata della pittura romana, stretta
Cola dell'Amatrice pittore. I giorni di Roma, gli anni dell'Appennino
editore: Officina libraria
pagine: 212
È attraverso l'esperienza di Cola dell'Amatrice detto il Filotesio (Amatrice, 1480 circa-Ascoli Piceno, ante 1553) e del suo p
Un seminario sul manierismo in Lombardia
editore: Officina libraria
pagine: 339
Due insegnanti di Storia dell'arte moderna stanno preparando - per conto del Comune di Milano - una mostra a Palazzo Reale: è
Giuliano da Sangallo
di C. Elam
editore: Officina libraria
pagine: 455
Giuliano da Sangallo è uno dei maggiori architetti del primo Rinascimento
Le postille di padre Resta alle vite del Baglione
editore: Officina libraria
pagine: 160
Il volume raccoglie le annotazioni apposte da Sebastiano Resta (1635-1714), vulcanico conoscitore e collezionista di disegni, a tre diverse copie delle Vite degli artisti di Giovanni Baglione (1642), libro fondamentale per la conoscenza dell'arte romana dei suoi tempi poiché pieno di informazioni di prima mano. Baglione era infatti un pittore che molto lavorò nella Roma di primo Seicento e conobbe tutti i protagonisti di quell'epoca d'oro, basti ricordare Caravaggio. Le vivaci e fitte postille di Resta, milanese di origine ma lungamente attivo a Roma nella congregazione dei padri dell'Oratorio della Chiesa Nuova, sono una miniera di indicazioni sulla storia della pittura italiana dal tardo Cinquecento al Seicento e contengono innumerevoli notizie sulla circolazione di disegni di maestri antichi e contemporanei. La comprensione di queste sue note di lettura è agevolata dall'apparato di commento e dai tre saggi dei curatori.
Gaudenzio a Milano
di Rossana Sacchi
editore: Officina libraria
pagine: 179
"Gaudenzio a Milano" è il primo profilo, fitto di novità, dell'ultimo scorcio della carriera di Gaudenzio Ferrari (Valduggia c. 1485 - Milano 1546), un grandissimo pittore e non meno grande scultore che, prima di trasferirsi a Milano, aveva lasciato la sua potente impronta nel Piemonte orientale e nella Lombardia alpina: in Santa Maria delle Grazie e al Sacro Monte di Varallo, in Valtellina, a Novara, a Casale Monferrato, a Vercelli e in altri luoghi ancora. I risultati delle indagini compresi in questo volume, frutto di trentennali ricerche, si concentrano sugli anni estremi dell'artista che dal 1533, dopo i successi conseguiti, aveva stabilito un legame di committenza con l'ultimo duca Sforza, Francesco II, a Vigevano. Poco dopo, Gaudenzio approda a Milano (sono gli anni delicati del ritorno dello Stato sforzesco sotto il dominio di Carlo V) dove per un decennio - fino alla morte - lavora per le élites della vecchia e della nuova guardia e impianta un'attiva bottega, di cui si cominciano a mettere a fuoco i contorni. Si vedono scorrere in queste pagine innumerevoli episodi di tanto lavoro: vengono alla ribalta i committenti dell'artista, che a Milano sembra limitarsi solo al mestiere di pittore, passando dai Gallarati alla Confraternita di Santa Corona, da Paolo da Cannobio ai Trivulzio, al Comune di Milano ad altri ancora. Sono raccontati da punti di vista diversi, e in molti casi per la prima volta.