Salerno: Piccoli saggi
Il segreto del Gattopardo. Il delitto Paternò: storia d'amore, mafia e politica
di Fabio Troncarelli
editore: Salerno
pagine: 140
Il 3 marzo del 1911 la contessa Giulia Trigona di Sant'Elia, sorella della madre di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, fu assassinata, a Roma dal suo amante, il tenente di cavalleria Vincenzo Paternò del Cugno. Un delitto che fece sensazione e probabilmente sconvolse la vita del giovane Tomasi di Lampedusa, lasciandone traccia nella sua opera letteraria.
Il mito di Faust. L'uomo, Dio, il diavolo
di Paolo Orvieto
editore: Salerno
pagine: 416
Il personaggio mitologico di Faust, con tutte le sue sfumature più significative, racconta la parabola dell'uomo nella storia. La celeberrima figura dello studioso, che tanto fascino esercitò su autori quali Marlowe, Goethe, come pure Pessoa, Landolfi e altri, narra l'attuale e inquietante scontro e confronto dell'uomo con Dio e con Satana, con il Bene e con il Male, con il Padre "castrante" e il mefistofelico adulatore. Così Faust diviene strumento di perdizione di un innocente, ma è anche un Dioniso assetato della nietzscheana "volontà di potenza", come pure un genio malato e malinconico. Faust come Mefisto allora, Faust come Simon Mago e come l'Ebreo Errante, ma soprattutto e sempre Faust come uomo.
Don Chisciotte. Dal libro al mito. Quattro secoli di erranza
di Jean Canavaggio
editore: Salerno
pagine: 396
Le radici dell'Europa. Le società dell'alto Medioevo (568-888)
di Michel Rouche
editore: Salerno
pagine: 336
Il viaggio di Michel Rouche alla ricerca delle radici dell'Europa parte dall'esame delle società che costellavano l'ex Impero romano d'Occidente a partire dall'invasione dei Longobardi nel 568. L'autore traccia un quadro delle concezioni sociali, politiche e religiose elaborate dalle società del tempo, focalizzando la sua analisi sulla giustapposizione tra le società pagane tribali e le prime società cristiane con o senza Stato. Elementi cristiani, romani e germanici trovano qui una sintesi originale, soprattutto grazie all'influenza del cristianesimo che, nell'Impero carolingio assume un ruolo sempre più importante accanto allo Stato.
Il manoscritto perduto del «Voyage de Charlemagne». Il codice Royal 16EVIII della British Library
di Carla Rossi
editore: Salerno
pagine: 140
Hammurabi di Babilonia
di Dominique Charpin
editore: Salerno
pagine: 272
Hammurabi, re di Babilonia, è noto al grande pubblico grazie alla scoperta, casuale, del suo Codice di leggi. Grazie al recente e considerevole afflusso di nuove informazioni, l'autore di questo saggio - Professore di Storia Antica del Vicino Oriente all'Università della Sorbona (Parigi I) - rivisita la storia del celebre imperatore, proponendo una sintesi degli studi comparsi negli ultimi vent'anni, e aggiornando il lettore sulle nuove e sorprendenti scoperte.
Le prime lettere di Jacopo Ortis. Un giallo editoriale tra politica e censura
di Maria Antonietta Terzoli
editore: Salerno
pagine: 240
Nell'estate del 1799 uscí a Bologna un volumetto anonimo intitolato "Ultime lettere di Jacopo Ortis": lo stesso titolo e quasi
Elogio dell'ospitalità. Storia di un «rito» da Omero a Kafka
di Alain Montandon
editore: Salerno
pagine: 316
Il concetto di ospitalità racchiude degli aspetti erotici; soddisfa infatti il desiderio di essere accolti ma anche quello di dare e ricevere. Fin da Omero è possibile ripercorrere diverse concezioni di ospitalità e diverse strategie di seduzione dell'ospite. L'atto di ospitare racchiude mille turbamenti, offrendo un'ampia casistica erotica, dalla seduzione al traviamento. L'ospitalità kafkiana ha aspetti angoscianti nella forzata convivenza in famiglia fra esseri incompatibili e dove si finisce per essere reciprocamente sgraditi ospiti. Un viaggio nella letteratura, in cui a ogni stazione c'è un ospite, attivo o passivo, che l'autore esamina per ricostruire un interessante "bestiario" delle tipologie incontrate.
Ferrante Pallavicino. Il flagello dei Barberini
di Raffaello Urbinati
editore: Salerno
pagine: 192
Ferrante Pallavicino nacque a Parma nel 1615 da un'illustre famiglia che lo forzò al chiostro. Condusse una vita dissipata; accolto nell'Accademia degli Incogniti, scrisse romanzi trasgressivi che gli guadagnarono la persecuzione dell'Indice, dei gesuiti e del nunzio apostolico a Venezia. Fu arrestato per la pubblicazione del "Corriero svaligiato", un pamphlet anticuriale. Tornato in libertà rinfacciò a Urbano VIII Barberini la responsabilità della guerra di Castro in due libelli satirici, la "Baccinata" e il "Dialogo tra due gentiluomini Acanzi". Fu catturato dai gendarmi pontifici ad Avignone e decapitato nel 1644 non ancora ventinovenne. Pagò con la vita l'impertinenza verso il Papa, la Chiesa e la morale imposta.