Berlino, 1930. La star del grande schermo Betty Winter muore durante le riprese del suo primo film sonoro: un riflettore cade e la colpisce in pieno. È stato davvero un incidente? Il commissario Gereon Rath, ormai passato alla Omicidi, inizia a indagare nel milieu cinematografico, dove l'imminente boom del parlato rischia di lasciare molti a bocca asciutta. L'ombroso commissario, perseguitato dai propri demoni e rincorso dai superiori, impara in fretta a conoscere i lati oscuri del glamour, e la sua pista solitaria lo porta tra i fronti di produttori rivali, nel quartiere cinese di Berlino, nei bassifondi della malavita e nei locali libertini in cui perfetti sconosciuti si scambiano biglietti con la posta pneumatica. Dopo i funerali del nazionalista Horst Wessel, trasformatisi in una battaglia di strada fra nazisti e comunisti, si riaccendono le tensioni sociali, e Rath viene riafferrato anche da quelle familiari e private: per volontà del temuto padre il commissario dovrà aiutare il borgomastro di Colonia Konrad Adenauer in un caso di ricatto; la ex fidanzata, Charly, mai dimenticata, si riaffaccia nella sua vita. Poi viene trovata morta una seconda attrice. Senza corde vocali. E una terza scompare.
La morte non fa rumore

titolo | La morte non fa rumore |
autore | Volker Kutscher |
traduttore | L. Ferrantini |
argomento | Letteratura e Arte Narrativa |
collana | I Narratori |
editore | Feltrinelli |
formato |
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pagine | 525 |
pubblicazione | 2018 |
ISBN | 9788807033162 |