Storia e Letteratura: Letture di pensiero e d'arte
Scritti diversi
di Michele Ranchetti
editore: Storia e Letteratura
pagine: 300
Questo volume raccoglie gli "Scritti diversi" di Michele Ranchetti. Ulteriori a quelli usciti in tre volumi per Storia e Letteratura negli anni 1999-2000 e ultimi della sua lunga e singolare vita di studioso, conclusasi nel 2008. Di essa documentano una stagione estrema di eccezionale fecondità, caratterizzata da una lucidità intellettuale, un vigore polemico e una concentrazione stilistica in precedenza mai così persuasi. Storico della Chiesa, soprattutto italiana, esemplarmente controverso, studioso e editore di classici della religiosità protestante, fine conoscitore della cultura ebreo-tedesca del XX secolo, promotore e ripropositore dell'opera di Freud nella sua originaria radicalità o di quella di Wittgenstein secondo la mano e la mente dell'autore, poeta di rango e traduttore di poeti, Ranchetti emerge da queste pagine, così come dalle immagini dell'intervista allegata in DVD, quale testimone e protagonista privilegiato della cultura italiana, religiosa e laica, accademica e militante.
Thomas Mann, Jakob Wassermann e la questione ebraica. Ediz. italiana e tedesca
di Arnaldo Benini
editore: Storia e Letteratura
pagine: 144
L'unica discussione sull'antisemitismo tedesco Thomas Mann l'ebbe con l'amico scrittore ebreo Jakob Wassermann, negli anni '10 e '20 del '900 uno dei più amati narratori del mondo. Nell'autobiografia, del 1921, Jakob Wassermann scrisse che la condizione degli ebrei tedeschi era sull'orlo di un incendio. Thomas Mann lo rassicura che la Germania, in virtù della sua Kultur, non sarebbe mai diventata un paese antisemita. Egli sospettò l'amico di ipocondria poetica. La stessa realtà fu percepita dai due scrittori in modo opposto. Più tardi Thomas Mann ammetterà l'errore. I due scrittori attraversarono insieme un periodo fra i più orribili della storia europea. Il loro rapporto -di cui qui si descrive la storia - è una testimonianza non banale di quell'epoca.