Viella: La storia. Temi
Gli assassini della memoria. Saggi sul revisionismo e la Shoah
di Vidal-naquet Pierre
editore: Viella
pagine: 288
È possibile discutere con i revisionisti, con coloro che negano la realtà del genocidio hitleriano fino a mettere in dubbio l'
La storia al cinema. La schiavitù sullo schermo da Kubrick a Spielberg
di Natalie Zemon Davis
editore: Viella
pagine: 174
Il rapporto fra storia scritta e storia raccontata per immagini è al centro di questa affascinante incursione di una storica nelle rappresentazioni della resistenza alla schiavitù offerte dal mezzo cinematografico. Natalie Zemon Davis, che scrisse Le retour de Martin Guerre e collaborò come consulente per l'omonimo film francese, affronta qui la questione di come l'industria cinematografica abbia ritratto gli schiavi nelle opere di cinque grandi registi: "Spartacus" di Stanley Kubrick (1960), "Queimada" di Gillo Pontecorvo (1969), "La última cena" di Tomás Gutiérrez Alea (1976), "Amistad" di Steven Spielberg (1997), "Beloved" di Jonathan Demme (1998). Attraverso la scelta di un tema specifico, l'autrice sottolinea le potenzialità proprie del cinema di narrare il passato in modo efficace e significativo e di proporre riflessioni convincenti su eventi e processi storici; a condizione però di rimanere fedele alle fonti, lasciando spazio alla creatività e all'invenzione nell'ambito della plausibilità e della verosimiglianza.
La Spagna delle tre culture. Ebrei, cristiani e musulmani tra storia e mito
di Alessandro Vanoli
editore: Viella
pagine: 317
Per oltre otto secoli, dal 710 al 1492, tre culture, cristiana, islamica, ebraica, convissero in Spagna tra tensioni e scambi fecondi, incomprensioni e reciproci arricchimenti. Quella che racconta questo libro non è solo una storia di incontri o scontri tra religioni, ma di come si definirono le diverse identità della Penisola iberica e di come tali identità guardarono a ciò che percepivano come diverso e insieme, inevitabilmente, prossimo.
Identità di confine. Storia dell'Istria e degli istriani dal 1943 a oggi
di Mila Orlic
editore: Viella
pagine: 212
Questo libro propone una nuova prospettiva sulla storia dell'Istria tra il crollo del regime fascista e il dopoguerra con l'us
Dall'Europa a scoprire l'Oriente. Da Gengis Khan a Marco Polo
di Gherardo Ortalli
editore: Viella
pagine: 164
Non sono molte le congiunture in grado di aprire nuovi, grandi orizzonti con l'incontro fra civiltà lontane, tanto da modifica
Muta eloquenza. Gesti nel Rinascimento e dintorni
di Ottavia Niccoli
editore: Viella
pagine: 234
I nostri gesti, i gesti di oggi e quelli di cinque secoli fa, sono un dato fisiologico e costante nel tempo e nello spazio opp
Guerre civili in Italia (1796-1799)
di Gabriele Turi
editore: Viella
pagine: 167
Nel 1796 il generale Napoleone Bonaparte avvia l'occupazione francese di gran parte della penisola italiana, che porterà alla
Donne dell'anima. Le pioniere della psicoanalisi
di Isabelle Mons
editore: Viella
pagine: 272
La psicoanalisi è stata spesso percepita come qualcosa che riguarda solo gli uomini, anche se, fin dall'inizio, le donne hanno
Generazioni di sentimenti. Una storia delle emozioni (600-1700)
di Barbara H. Rosenwein
editore: Viella
pagine: 343
"Generazioni di sentimenti" è un libro che offre tutta la novità degli studi recenti di storia delle emozioni, uno dei più interessanti e nuovi filoni della ricerca storica internazionale. Barbara Rosenwein esplora varietà, trasformazioni e costanti dei sentimenti espressi da numerose comunità emotive nell'arco di undici secoli di storia europea, dal medioevo alla prima età moderna. I capitoli si concentrano in particolare su Francia e Inghilterra e toccano comunità disparate - quelle del monastero inglese di Rievaulx (XII sec.) e della corte ducale di Borgogna (XV sec.), ad esempio - valutando i modi in cui le norme emotive e le forme espressive rispondono agli ambienti sociali, religiosi e culturali, e come a loro volta creano quegli ambienti. Unendo le emozioni sperimentate "sul campo" a quelle teorizzate nei trattati di Alcuino, Tommaso d'Aquino, Jean Gerson e Thomas Hobbes, questo studio mette finalmente a disposizione un racconto nuovo e profondo della vita emotiva occidentale.
Nelle vesti di Clio. L'uso politico della storia nella Rivoluzione francese (1787-1799)
di Daniele Di Bartolomeo
editore: Viella
pagine: 355
La Rivoluzione francese è diventata tale anche perché è stata pensata in analogia o per contrasto con le rivoluzioni del passato e, più in generale, con tutti quegli avvenimenti storici usati dai protagonisti per interpretarla e prevederne le evoluzioni. In questo volume si affronta il tema dell'uso politico della storia nella Grande Rivoluzione in modo sistematico, dalla convocazione dell'Assemblea dei Notabili (1787) al colpo di Stato di Napoleone Bonaparte (1799). L'autore propone un testo dal ritmo incalzante, basato su un corpus sterminato di fonti che, oltre all'intero dibattito parlamentare, comprende anche la pubblicistica a tema storico (libri e pamphlets) e le rappresentazioni artistiche, simboliche e teatrali.
La prigione medievale. Una storia sociale
di Guy Geltner
editore: Viella
pagine: 232
La società medievale non aveva una "mentalità persecutoria": al contrario di quanto si pensa, era in realtà molto più sfumata nella definizione e nel trattamento dei suoi elementi marginali. Guy Geltner lo dimostra esplorando ogni sfaccettatura della carcerazione tardomedievale - dal terrore provato al momento dell'arresto al rilascio, all'evasione o alla morte - fino a operare una vera e propria riscrittura della storia penale. L'autore ricostruisce con attenzione la vita all'interno delle mura delle carceri di Venezia, Firenze e Bologna, oltre che di molte altre città europee. Quella che emerge è l'immagine di una prigione che per alcuni suoi elementi sembra anticipare di fatto le moderne istituzioni carcerarie, ma che per altri ci appare spesso inaspettata: posta spesso al centro della città, i detenuti potevano godere di frequenti contatti con la società esterna, dato che non vi erano rinchiusi ma piuttosto "tenuti" in una versione più coercitiva della vita di tutti i giorni.
Da casa Pintor. Un'eccezionale normalità borghese: lettere familiari, 1908-1968
editore: Viella
pagine: 232
Protagonista di questa storia è la famiglia Pintor, che occupa un posto importante nelle vicende militari, culturali e politic