Viella: La storia. Temi
Gli assassini della memoria. Saggi sul revisionismo e la Shoah
di Vidal-naquet Pierre
editore: Viella
pagine: 288
È possibile discutere con i revisionisti, con coloro che negano la realtà del genocidio hitleriano fino a mettere in dubbio l'
Dare forma al silenzio. Scritti di storia politica delle donne
di Rossi-doria Anna
editore: Viella
pagine: 350
Il silenzio delle donne, malgrado i secolari stereotipi sul loro troppo parlare, è antico, profondo, tenace, per certi versi p
La storia al cinema. La schiavitù sullo schermo da Kubrick a Spielberg
di Natalie Zemon Davis
editore: Viella
pagine: 174
Il rapporto fra storia scritta e storia raccontata per immagini è al centro di questa affascinante incursione di una storica nelle rappresentazioni della resistenza alla schiavitù offerte dal mezzo cinematografico. Natalie Zemon Davis, che scrisse Le retour de Martin Guerre e collaborò come consulente per l'omonimo film francese, affronta qui la questione di come l'industria cinematografica abbia ritratto gli schiavi nelle opere di cinque grandi registi: "Spartacus" di Stanley Kubrick (1960), "Queimada" di Gillo Pontecorvo (1969), "La última cena" di Tomás Gutiérrez Alea (1976), "Amistad" di Steven Spielberg (1997), "Beloved" di Jonathan Demme (1998). Attraverso la scelta di un tema specifico, l'autrice sottolinea le potenzialità proprie del cinema di narrare il passato in modo efficace e significativo e di proporre riflessioni convincenti su eventi e processi storici; a condizione però di rimanere fedele alle fonti, lasciando spazio alla creatività e all'invenzione nell'ambito della plausibilità e della verosimiglianza.
La tradizione smarrita. le origini non scritte delle letterature romanze
di Benozzo Francesco
editore: Viella
pagine: 224
Che cosa hanno in comune gli anonimi cantori antichi come e più di Omero, i bardi e i druidi celti, i trovatori, e i poeti del
La passione della storia. Un dialogo con Denis Crouzet
di Zemon Davis Natalie
editore: Viella
pagine: XVIII-190
La ricerca storica è per me uno spazio di gioia e di passione intellettuale
Storia universale della distruzione dei libri. Dalle tavolette sumere alla guerra in Iraq
di Fernando Báez
editore: Viella
pagine: 399
"Dove si bruciano i libri, si finisce per bruciare anche gli uomini": queste parole di Heinrich Heine ci ricordano che in tutte le epoche e civiltà il libro, come strumento di trasmissione delle idee e della memoria, è stato vittima del fanatismo e della censura. Da quando è nata la scrittura, gli elementi della natura e la volontà distruttrice dell'uomo hanno messo in pericolo la sopravvivenza dei suoi supporti materiali. In questa edizione, rivista e ampliata rispetto all'originale, Fernando Bàez ricostruisce l'inquietante storia della distruzione dei libri, vittime delle catastrofi naturali, delle fiamme, delle guerre e soprattutto dell'intolleranza politica e religiosa. L'itinerario parte dalle tavolette sumere e giunge fino al saccheggio di Baghdad all'inizio del secolo XXI, passando per la sparizione della leggendaria biblioteca di Alessandria, i grandi classici greci perduti, i roghi dell'imperatore cinese Shi Huangdi, la rovina dei papiri di Ercolano, gli abusi degli inquisitori, l'incendio dell'Escorial, l'eliminazione dei libri durante la guerra civile spagnola, le persecuzioni degli scrittori da parte dei totalitarismi del Novecento.