Cierre Edizioni: Nord est. Nuova serie
Sovversive, ribelli e partigiane. Le donne vicentine tra fascismo e Resistenza (1922-1945)
di Sonia Residori
editore: Cierre Edizioni
pagine: 384
Alla dichiarazione di guerra del 10 giugno 1940, le donne vicentine si prepararono silenziose, al fianco degli uomini, ad affr
Storie di Lonigo. Immagini di una comunità veneta dal XII al XIX secolo
editore: Cierre Edizioni
pagine: 288
I saggi che compongono questo volume intendono ricostruire alcuni aspetti della storia di una comunità veneta fra Duecento e Ottocento, valorizzando fonti in gran parte inedite. Queste raccontano storie di vescovi e conti che combattono per il controllo di Lonigo e di famiglie ebraiche di prestatori che vi si insediano nel corso del Quattrocento. Le scritture dei notai lasciano trapelare le vicissitudini di famiglie combattute fra identità locale e ricerca di una "nobilitazione" al di fuori dell'universo di Lonigo, a Vicenza o a Venezia; i processi penali e civili rivelano le vicende di individui originali e tormentati e di istituzioni di potere laiche ed ecclesiastiche; fra le carte dei procedimenti giudiziari possiamo cogliere le dinamiche profonde di una società in trasformazione. Catasti e mappe narrano invece la storia dell'ambiente e del regime agrario. Completano il volume i saggi dedicati agli straordinari ex voto, alle tradizioni iconografiche e alla storia dell'architettura religiosa.
Caterina Cornaro. L'illusione del regno
editore: Cierre Edizioni
pagine: 172
Caterina Cornaro (1454-1510) regina di Cipro, Gerusalemme e Armenia, Signora di Asolo: questi i titoli che aveva e dei quali era fiera e orgogliosa. I testi qui presentati vogliono indagare sulla particolare situazione in cui si trovò a regnare dopo la morte del marito, Giacomo II Lusignano: formalmente regina, in realtà era sottoposta a stretto controllo da parte della Serenissima. Con l'aggravarsi della situazione politica, nel 1489 il Consiglio dei Dieci le impose l'abdicazione, che accettò solo dopo forti pressioni e minacce. Anche ad Asolo il suo potere "politico" era limitato, ma riuscì a costruire intorno a sé una piccola corte di intellettuali, letterati e artisti che trasformarono il luogo, e soprattutto l'immagine della regina, in uno dei miti ancora vivi del Rinascimento italiano.
Nella giustizia la libertà. Il Partito d'Azione a Vicenza (1942-1947)
di Gianni A. Cisotto
editore: Cierre Edizioni
pagine: 320
Pur essendo una piccola realtà provinciale, il Partito d'azione vicentino annovera delle personalità di tutto rilievo: Antonio Giuriolo in primis, il "maestro", morto sull'Appennino bolognese nel dicembre 1944, figura carismatica e riferimento imprescindibile per l'azionismo vicentino, che vivrà senza di lui la sua breve e intensa stagione nel dopoguerra. E poi Mario Dal Pra, insigne storico della filosofia; Licisco Magagnato, storico dell'arte, poi direttore del Museo di Castelvecchio a Verona; Ettore Gallo, giurista e presidente della Corte costituzionale, negli anni della Resistenza pretore a Lonigo; i "piccoli maestri" Gigi Ghirotti, Renato Ghiotto e Mario Mirri. Infine, Luigi Meneghello, azionista sui generis, che nei Piccoli maestri e nei successivi Fiori italiani e Bau-Sète, ha rivisitato, trasformandola artisticamente, l'esperienza azionista vicentina.
Santi e contadini. Lunario della tradizione orale veneta
di Dino Coltro
editore: Cierre Edizioni
pagine: 656
Frutto di una lunga e documentata ricerca, il volume è costruito in due parti. In una viene descritto quell'aspetto del patrimonio culturale del mondo contadino (usanze, costumi, credenze religiose) definito dall'avvicendarsi delle stagioni e dei lavori agricoli. Nell'altra viene riportata la storia del santo di ogni giorno dell'anno.
Angeli o demoni i nostri bimbi? Storia di una montatura anticomunista: il processo ai pionieri di Pozzonovo
di Alessandro Naccarato
editore: Cierre Edizioni
pagine: 120
Nella prima metà degli anni Cinquanta, Pozzonovo, piccolo comune della Bassa padovana, fu al centro di una vicenda politica e giudiziaria che attirò l'attenzione di tutta Italia e coinvolse direttamente la Chiesa e il Partito comunista, mettendo in evidenza i rapporti di forza tra potere ecclesiastico e politico. Gravi accuse vennero mosse ad alcuni esponenti del Pci sulla base di testimonianze estorte ai bambini del paese, da parte del parroco e della suora dell'asilo. La gravità della situazione provocò l'intervento dell'autorità giudiziaria, che dopo un'accurata indagine dichiarò false le accuse e scagionò gli imputati.
Il percorso interrotto della democrazia. Rovigo e il Polesine, 1898-1919
di Livio Zerbinati
editore: Cierre Edizioni
pagine: 382
Negli anni a cavallo della Grande Guerra, emerge in Polesine una classe dirigente di livello nazionale che su tutti e tre i versanti politici del rinnovamento - socialista, cattolico, fascista - impone questa terra all'attenzione nazionale con personalità del calibro di Giacomo Matteotti, Umberto Merlin e Aldo Finzi. Da dove venivano questi uomini, che mondo rappresentavano? Questa ricerca, precisa e minuziosamente documentata, vuol dare una risposta alla domanda che viene spontanea a chiunque osservi gli eventi polesani: perché una provincia marginale e povera, esprime improvvisamente, nei brevi anni del primo dopoguerra, una classe politica nazionale che diviene protagonista, nei diversi versanti partitici, del rinnovamento del nostro paese?
All'ombra del fascio
di Alessandro Baù
editore: Cierre Edizioni
pagine: 304
Il volume segue i tentativi compiuti dal Regime per creare anche a Padova e provincia un partito disciplinato e uniforme, superando faide di fazione, lotte interne e personalismi che nella zona avevano contraddistinto il fascismo degli inizi. Ripercorre inoltre l'evoluzione del fascismo padovano negli anni Trenta con il progressivo indebolimento del partito a favore della prefettura, principale protagonista della gestione politica della provincia.
Novello Papafava tra grande guerra, dopoguerra e fascismo. Alle radici di un'opposizione liberale (1915-1930)
di Valeria Mogavero
editore: Cierre Edizioni
pagine: 400
Novello Papafava fu un protagonista della vita politica e culturale padovana e italiana della prima metà del Novecento. Il volume ne ricostruisce soprattutto gli anni della formazione utilizzando materiale d'archivio, articoli su periodici anche minori, lettere e testimonianze ancora in larga parte inedite, che raccontano di amicizie importanti, come quella con Salvemini, Gobetti, i fratelli Rosselli.
Il sangue s'infuria e ribolle. La vendetta nel Friuli del Rinascimento
di Edward Muir
editore: Cierre Edizioni
pagine: 224
Questa ricerca, frutto di uno studio approfondito basato su molteplici fonti, prende l'avvio da quella che è considerata la rivolta popolare più vasta e tragica del Rinascimento italiano: le violenze del Giovedì Grasso del 1511 che dalla città di Udine si estesero a tutto il Friuli con massacri, stupri e saccheggi ai danni della nobiltà locale. L'autore analizza i suoi antecedenti e le sue conseguenze rivelando la natura della vendetta, il ruolo delle fazioni in politica, la caratteristiche delle rivolte contadine. Nel 2011 ricorre il cinquecentesimo anniversario delle storico evento.