Ediciclo: Ciclostile
Consigli per viandanti giardinieri. Storie di paesaggi, semi e talee
editore: Ediciclo
pagine: 184
Cinque percorsi, in altrettanti diversi paesaggi italiani, per raccontare le piante incontrate e scoprire in che modo sia poss
La felicità viaggia in corriera
di Paolo Merlini
editore: Ediciclo
pagine: 157
La corriera è un microcosmo che ti accoglie, che ti culla, e che ti porta via lontano
Decalogo semiserio di un ciclista anomalo
di Paolo Patui
editore: Ediciclo
pagine: 129
"C'è il mondo che ti pare uno schifo, una congiura contro di te? Prendi la bici e pedala
Santiago e nuvole. Le fantasticherie di un pellegrino solitario
di Stefano Scrima
editore: Ediciclo
pagine: 165
"Questo libro parla di come si muove un'anima
Come sopravvivere al cammino di Santiago
di Fabrizio Ardito
editore: Ediciclo
pagine: 143
Sempre più italiani ogni anno si mettono in cammino verso Compostela
Velopensieri. Un ciclista fuori dal gruppo
di Francesco Ricci
editore: Ediciclo
pagine: 155
Francesco Ricci è un ciclista singolare. E non perché ama pedalare da solo, in perenne fuga dal resto del gruppo, o lungo i tornanti della più dura salita della sua esistenza. Francesco Ricci è un ciclista singolare perché ha corso le strade di mezzo mondo: la salite del mito del ciclismo, dall'Izoard allo Stelvio, passando per il Mortirolo; e le strade silenziose e sperdute del suo Appennino; ha anche pedalato su strade africane, quelle che scivolano lungo il corso dello Zambesi, sotto lo sguardo indolente di un branco di scimmie. Francesco Ricci è un ciclista singolare perché tutte queste strade le colleziona a modo suo. Oltre alla gamba, ha ben allenati occhio e orecchio: l'occhio per vedere quello che non tutti vedono, "dentro e dietro il paesaggio"; l'orecchio per sentire quello che non tutti sentono: le voci della memoria, le voci dei piccoli mondi che scompaiono, le voci dei libri che ha letto, delle canzoni che ha ascoltato. Su queste strade, che Francesco Ricci ha pedalato, guardato, ascoltato, nascono i "Velopensieri": istantanee di parole, visionarie e dolorose, che descrivono la fatica che fa bene, il sudore che scende sulla fronte, i giochi d'ombra disegnati dalla bici sull'asfalto, le pievi abbandonate che invitano a una sosta, il mondo di immondizia lungo il ciglio delle strade, il profumo dei cibi che esce dalle cucine delle case, le forme infinite delle nuvole e dei corridori in gara, i passaggi a livello dimenticati... Con una prefazione di Gianni Mura.