EDIFIR: Problemi di conservazione e restauro
La Pala di San Marco del Beato Angelico: restauro e ricerche
editore: EDIFIR
pagine: 240
Questo volume presenta i risultati del progetto di ricerca e di conservazione che l'OPD ha realizzato sulla Pala di San Marco
Raffaello e il ritorno del papa Medici: restauri e scoperte sul ritratto di Leone X con i due cardinali
editore: EDIFIR
pagine: 256
«Nella storia artistica di Firenze la produzione di magnifiche opere d'arte e la loro conservazione sono sempre state strettam
Per non dimenticare. Il Memoriale italiano di Auschwitz. Conservazione, restauro e riallestimento
editore: EDIFIR
pagine: 232
«Il Memoriale in onore degli italiani caduti nei campi di sterminio nazisti, dopo un percorso travagliato, ha trovato finalmen
Il ritratto di Lionello d'Este di Pisanello
editore: EDIFIR
pagine: 78
Il Ritratto di Lionello d'Este fu dipinto da Pisanello probabilmente nel 1441 ed è una delle immagini più famose di tutta l'ar
Dall'alluvione alla rinascita: il restauro dell'«Ultima cena» di Giorgio Vasari. Santa Croce cinquant'anni dopo (1966-2016)
editore: EDIFIR
pagine: 198
La grande "Ultima Cena" di Giorgio Vasari, dipinta per il convento fiorentino detto "delle Murate", poi spostato in Santa Croce, su cinque pannelli lignei che raggiungono un'ampiezza eccezionale di 262×580 cm, all'epoca dell'alluvione del 1966 fu gravemente danneggiata dalle acque: la tavola rimase per più di 48 ore immersa nell'acqua e nel fango. Nonostante la graduale asciugatura, l'azione combinata delle deformazioni del supporto ligneo e il forte degrado degli strati della preparazione causarono una perdita di coesione di quest'ultima, con il conseguente cedimento di adesione fra le tre parti costituenti: supporto-preparazione-colore. Il dipinto, rimasto quindi per quarant'anni nei depositi è dal 2006 in cura presso l'Opificio delle Pietre Dure. Nel volume si presenta il restauro che ha avuto come scopo la ricomposizione di un'unitarietà visiva e materica, evitando tutte le operazioni invasive, un tempo utilizzate in casi così disastrati, quali la separazione tra colore e supporto (il cosiddetto "trasporto"). Il volume dà conto dell'intervento di restauro inteso nella sua globalità, dalla fase diagnostica, conoscitiva e progettuale, alle prove sperimentali e i test necessari alla definizione del progetto, alla fase operativa. I risultati della miracolosa rinascita verranno celebrati ed esposti insieme al capolavoro in una mostra che avrà luogo a Firenze nel novembre 2016.
Il restauro dei portali di San Petronio a Bologna. Studi e approfondimenti
editore: EDIFIR
pagine: 232
OPD. Quarantanni di attività 1975-2015: conservazione, ricerca, formazione
di Marco Ciatti
editore: EDIFIR
pagine: 199
Il volume s'inserisce nelle iniziative assunte dall'Opificio delle Pietre Dure in occasione dei primi quarant'anni dalla sua nascita moderna (1975-2015), avvenuta contemporaneamente alla creazione del Ministero per i Beni Culturali, che portò alla definizione della nuova struttura conferita all'antico istituto fiorentino. La proposta di Umberto Baldini di riunire il grande laboratorio della Fortezza da Basso, erede del Gabinetto restauri della Soprintendenza fondato da Ugo Procacci, con l'Opificio e con gli altri laboratori di restauro sorti in città a seguito dell'alluvione del 1966, fu accolta e realizzata grazie a Giovanni Spadolini. Dopo quarant'anni di intensa attività viene ricostruito, ormai in una prospettiva storica, il contributo fornito daH'O.P.D. nei suoi tre ambiti di attività: l'operatività, la ricerca e la formazione. A tale scopo si è preferito impiegare una forma piana di narrazione cronologica, iniziando dal riferire qual era la situazione della conservazione a Firenze prima del 1975, per proseguire con le caratteristiche che Baldini volle conferire all'Istituto, molte delle quali sono rimaste invariate sino a noi, e poi accompagnare il trascorrere del tempo seguendo le attività compiute.
Raffaello, «la Muta». Indagini e restauro
editore: EDIFIR
pagine: 119
Il 43esimo volume della collana "Problemi di conservazione e restauro" che l'O.P.D. conduce insieme alla casa editrice Edifir-Edizioni Firenze presenta l'intervento di conservazione e restauro della così detta "Muta" di Raffaello della Galleria Nazionale di Urbino. Le osservazioni compiute dai restauratori insieme ai risultati delle indagini diagnostiche, realizzate secondo la consueta procedura del Settore di restauro dei Dipinti mobili (e cioè la seguente obbligatoria e ragionata progressione: indagini non invasive di area; indagini non invasive puntuali; indagini invasive non distruttive; indagini invasive distruttive) hanno evidenziato alcune caratteristiche del momento dell'esecuzione e qualche problema conservativo, affrontato e risolto col restauro. Indagini e restauro sono serviti anche per chiarire la dubbia paternità raffaellesca ed il fatto che si tratta sicuramente del ritratto di una persona reale, dato che l'underdrawing impiegato è quello che Raffaello usa in queste occasioni.
Per la conservazione dei dipinti. Esperienze e progetti del laboratorio dell'OPD (2002-2012)
editore: EDIFIR
pagine: 142
Il volume raccoglie gli Atti della Giornata di Studi in occasione degli 80 anni del Laboratorio di restauro dei dipinti mobili (1932-2012) del 5 dicembre 2012 (Firenze, Auditorium di Sant'Apollonia).