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Vita e pensiero

Dall'attualismo al problematicismo

di Gustavo Bontadini

editore: Vita e pensiero

pagine: 424

“Costatando che la filosofia contemporanea è giunta a quel bivio che abbiamo determinato(fondare la problematicità o fondare la metafisica), siamo venuti a confermare che essa vive essenzialmente nel futuro. Però i prelegomeni a questa metafisica (o antimetafisica) futura sono diversi, oggi, da quelli ch’erano ancora venticinque anni fa: ed in questo cambiamento è da ravvisare il guadagno sostanziale dell’ultima generazione. La metafisica è riapparsa possibile e istante (mentre la religione, in senso tradizionale, è tornata attuale e determinante)”. Bontadini sigla così questa sua raccolta di saggi. Sono passati cinquant’anni dalla prima pubblicazione dell’opera (La Scuola, Brescia 1946), ma le parole di Bontadini nulla hanno perduto quanto al loro lavoro speculativo. Dall’attualismo al problematicismo, perciò, è un libro ancora da leggere, anzi da studiare. Aiuta molto a capire la storia filosofica del nostro Novecento; aiuta soprattutto a non smarrire quel senso “forte”, antico e sempre nuovo, della filosofia, cui Bontadini ha legato il suo straordinario Magistero. Filosofia come mediazione incontrovertibile dell’immediato o, per dirla in termini cari al giovane Bontadini, filosofia come “metafisica dell’esperienza”.
40,00

America

di Kafka

editore: Vita e pensiero

8,26

Il Legame Ritrovato

di Zucchetti

editore: Vita e pensiero

9,81
14,00
15,49

La cultura sociale dei cattolici italiani alle origini

Le «Settimane» dal 1907 al 1913. Materiali documentari per una ricostruzione degli atti (1912-1913)

 

editore: Vita e pensiero

33,05

Alle Origini Dell`estetica Moderna

di Piselli

editore: Vita e pensiero

15,49
6,71

Suono Lontano

di Piselli

editore: Vita e pensiero

5,68

Ricerche Sulla Chiesa Di Milano Nel Settecent

Autori vari

editore: Vita e pensiero

25,82
14,46

L' economia in Tommaso d'Aquino

di Odd Langholm

editore: Vita e pensiero

pagine: 104

A partire dagli inizi del secolo XII vengono espressamente dibattuti in Occidente problemi di economia. La spinta alla riflessione è di natura etica e religiosa; ma ciò non impedisce che si produca una discussione in qualche modo autonoma, innervata dal confronto con il patrimonio dottrinale aristotelico. Nell’arco di poco più di un secolo, sino alla metà del 1300, si crea lo spazio di un linguaggio prima quasi sconosciuto: vi si dibatte di scambi, moneta, usura, frode, libertà economica. Di tale dibattito Tommaso d’Aquino è voce particolarmente autorevole. Il saggio di Langholm ne delinea il pensiero, anzitutto attraverso un profilo sintetico delle categorie antropologiche e spirituali preliminari alla materia economica, cui seguono la presentazione e la discussione delle principali tesi del Tommaso economista: aspetti etici del commercio, funzione del danaro, formazione del prezzo, usura e interesse. Queste pagine testimoniano con chiarezza il processo di cambiamento in atto nella società medioevale e il suo riorientamento culturale in chiave di apprezzamento delle realtà terrene, allorché si parla di ricchezza (che da ostacolo alla realizzazione spirituale dell’uomo diventa elemento positivo quando è moderata e conferisce sicurezza), di povertà (come scelta, non come destino) e dello scambio, fonte legittima di ricchezza per il mercante e la collettività.
9,30

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