Edizioni lavoro: L`ALTRA RIVA
Figli della notte e altri racconti dell'Oceano Indiano
di Monique Agénor
editore: Edizioni lavoro
pagine: 108
Sette storie ci invitano a un insolito viaggio, dal Madagascar alle Seychelles, da Rodrigues alle Comore, alla scoperta di luoghi meravigliosi ma lontani da ogni facile esotismo. Grazie a una lingua ricca, a una scrittura lieve e quasi onirica, Monique Agénor evoca un mondo dove visibile e invisibile, vivi e morti, passato e presente, umano, animale e naturale s'incontrano e si compenetrano. Esplora riti e miti dell'immaginario popolare, mescolando personaggi storici e leggendari, appartenenti alle varie etnie (europei, indiani, africani, cinesi, creoli) e alle loro credenze religiose. In questi racconti ritroviamo il nucleo forte della sua opera. Un quadro d'insieme che richiama idee e valori a lei cari: dalla dolorosa ma inevitabile ricostruzione dell'identità culturale alla lotta alle aggressioni ambientali che da sempre minacciano quei paesi.
Tre donne. Racconti dall'Iran
di Gali Toraghi
editore: Edizioni lavoro
pagine: 157
L'autrice, che scrive in prima persona, vive con la famiglia momenti di grande crisi quando si insediano al potere i rivoluzio
Il mistero delle campane mute
di Gary Victor
editore: Edizioni lavoro
pagine: 212
Davvero insolito l'incarico dell'ispettore Azémar, inviato dalla capitale di Haiti in una cittadina sperduta dell'isola: ritrovare, a tre giorni dalla festa del santo patrono, i suoni scomparsi delle campane della chiesa. Goffo e perso dietro i fumi dell'alcol, Azémar si immerge in una realtà dominata dalla violenza, popolata di donne inquiete, politici corrotti, sacerdoti dal passato oscuro. A contatto con una natura debordante e protagonista, scoprirà i sentieri infidi della magia vudù e, dopo morti e sofferenze personali, riuscirà a far luce sul mistero.
La gabbia vuota. L'oscura notte dei bambini-soldato in Mozambico
di Ungulani Ba Ka Khosa
editore: Edizioni lavoro
pagine: 188
La vita quotidiana di quattro ragazzi, poco più che bambini, in un campo mobile allestito nel cuore della foresta. Siamo in Mozambico, all'inizio di quella devastante guerra "civile" (1975-1990) che oppose tra loro i mozambicani subito dopo l'indipendenza dal Portogallo, raggiunta a sua volta dopo un lungo conflitto. Uno scontro fratricida il cui senso sfugge agli stessi protagonisti. Tanto più in quanto bambini, reclutati a forza, e costretti, attraverso riti di iniziazione brutali, a trasformarsi in predatori e assassini. In questo "Impero del Caos", l'unico ricordo di un'infanzia mutilata è una gabbia di fil di ferro, inseparabile compagna di uno dei ragazzi, che gli uccellini si rifiutano di abitare, ma che si popola man mano di immagini, di personaggi, di memorie, fino a ricreare il legame con un passato dichiarato inesistente dalla violenza delle armi. Con i toni dell'epica africana, rispettosa della Parola, Khosa alza coraggiosamente il velo su una pagina nera della recente storia mozambicana, rifuggendo da soluzioni semplicistiche e da retoriche di parte e cercando, tra le macerie di un paese, quel che resta della sua umanità.
L'anello di sabbia
di Fu'ad Al-Takarli
editore: Edizioni lavoro
pagine: 148
Hashim, benestante architetto trentenne, è fidanzato con Amàl, figlia di un noto e rispettato chirurgo. Il giorno delle nozze, mentre tutti gli invitati lo aspettano in un lussuoso locale di Baghdad, il giovane sparisce inspiegabilmente, lasciando sgomenti sposa e familiari. In un'atmosfera a tratti surreale, fra strade bagnate dalla pioggia, antiche dimore e progetti di "innovative" abitazioni si muove il protagonista, sospeso tra la vita reale, i fantasmi e le ossessioni della sua mente. Attraverso un uso sapiente del flashback e lunghi monologhi interiori Al-Takarli riesce a rendere l'intimo conflitto del protagonista, un uomo la cui esistenza assomiglia a "un fuscello di paglia sulla superficie di un fiume in piena".
Cugina K
di Yasmina Khadra
editore: Edizioni lavoro
pagine: 94
Chiuso in una solitudine dolorosa e ossessionato dal passato, un uomo ricorda: l'infanzia segnata dalla brutale uccisione del padre, la madre fredda e tiranna e la cugina, del cui nome conosciamo solo la lettera iniziale bellissima e inaccessibile. Attorno a questi elementi ruota il monologo - un alternarsi di ricordi, vaneggiamenti e soliloqui - dell'anonimo protagonista, che si interroga sul senso del bene e del male, su ciò che è giusto e sul desiderio, frustrato e frustrante, di "esistere" per l'Altro. Un breve romanzo intenso e coinvolgente, con un sapore quasi da tragedia greca, che approda, in un vorticoso crescendo narrativo, a un finale sorprendente. Yasmina Khadra, con una prosa aspra, tesissima, dove si aprono tuttavia improvvisi squarci lirici, esplora con maestria gli angoli più remoti dell'animo umano.
Jazz e vino di palma
di Emmanuel Dongala
editore: Edizioni lavoro
pagine: 136
Grande classico della letteratura africana, questo volume è composto di otto racconti: due imperniati sul grande musicista di jazz John Coltrane ed altri di satira politica che fecero censurare il libro per anni in Congo. Autore eclettico, insieme poetico e ironico, Dongala sconfina anche con umorismo e sensibilità nella fantascienza; pur trattando argomenti vari, si sofferma spesso sul tema dell'infanzia e non ha mai smesso di interrogarsi sulle sorti del mondo e in particolare sul destino futuro dell'Africa.
Gli alberi musicanti
di Jacques S. Alexis
editore: Edizioni lavoro
pagine: 405
"Gli alberi musicanti" è una storia epico-lirica del popolo haitiano ambientato negli anni Quaranta, quando ha inizio la speculazione orchestrata dal capitale Usa con l'appoggio di un governo ad esso asservito e del clero cattolico, che approfitta della congiuntura per dar battaglia agli dèi ancestrali del popolo afroamericano, gli enigmatici Laos del vudù di Haiti. Questo romanzo è un classico che ha profondamente segnato le letterature postcoloniali. Impastato di piccante creolo, traboccante ritmo e danza, "Gli alberi musicanti" testimonia l'ibridazione avvenuta nella diaspora africana con il suo linguaggio, la sua vicenda, il suo favoloso immaginario fiorito nel ventre caldo del mar dei Caraibi.
Balbala
di Abdourahman A. Waberi
editore: Edizioni lavoro
pagine: 138
Wais, ex maratoneta e un tempo eroe nazionale, sua sorella Anab, unica figura femminile, il poeta Dilleyta e il medico Yonis sono le voci, quasi spettrali, che compongono questo insolito romanzo, ricco di improvvisi cambiamenti di ritmo e tonalità, colte citazioni letterarie e proverbi popolari ripetuti a mo' di ritornello. Attraverso le riflessioni dei quattro giovani, reduci da un tentativo fallito di sfida al potere, attraverso i loro lunghi monologhi interiori, i brandelli di conversazioni e i ricordi incrociati, Waberi ci offre uno sguardo ampio e lucido sulla storia recente del Corno d'Africa, cercando di recuperare, per mezzo della parola, la memoria collettiva di un popolo.
Fuori degli argini. Racconti del '68 egiziano
editore: Edizioni lavoro
pagine: 116
Nel 1968 apparve al Cairo una nuova rivista letteraria: "Galleria 68". L'evento ebbe una grande eco negli ambienti culturali egiziani del periodo e aprì le porte a una nuova generazione di autori di notevoli capacità, mossi dall'urgenza di dare voce a un anelito di rinnovamento socio-culturale profondamente sentito, che non poteva trovare espressione nelle forme narra cedenti. I racconti pubblicati in questo volume apparvero nel 1969 in un numero speciale della rivista e rappresentarono la prima risposta collettiva alla crisi politica e culturale che si aprì nel mondo arabo in seguito alla Guerra dei Sei Giorni. Tra gli autori di questi racconti troviamo autori considerati oggi tra i massimi rappresentanti della narrativa araba.