Excelsior 1881: Limousine
L'Italia in bicicletta. Disegni, vignette, reportage di un sognatore su due ruote raccontati da Marco Albino Ferrari
editore: Excelsior 1881
pagine: 144
Giovannino Guareschi ciclista? E chi lo avrebbe immaginato? Dopo aver incontrato Alberto, figlio di Giovannino, Marco Albino Ferrari rievoca la passione dello scrittore per la sua bicicletta, compagna fedele di tanti viaggi per la Bassa o alla scoperta dei laghi del nord, e poi su per le Dolomiti, fino allo Stelvio. La dolce bicicletta, parte integrante della sua vita familiare, poiché tutti, dalla moglie Margherita ai figli, condividevano la stessa passione. La cara bicicletta, presente in tanti suoi racconti e in una serie di bei disegni e divertenti vignette, è oggi esposta al Museo di Roncole Verdi presso il Club dei Ventitré, i suoi estimatori. E sono proprio i disegni, le vignette e i bozzetti i veri protagonisti di queste pagine che rappresentano un omaggio non solo al grande autore, ma a una "matita" ironica, sagace, delicata e tenera.
Zen
editore: Excelsior 1881
pagine: 272
Le parole zen, in giapponese, e Ch'an, in cinese, provengono dal sanscrito dhyana, che significa meditazione
Il tappo di cristallo. Arsenio Lupin
di Leblanc maurice
editore: Excelsior 1881
pagine: 264
Una delle più famose avventure di Lupin
The Savoy cocktail book. Ediz. italiana
di Craddock Harry
editore: Excelsior 1881
pagine: 287
Uno tra i primi libri sui vini, i drink e i cocktail, scritto negli Anni 30 da Harry Craddock, famoso barman, inventore di gra
Totto-Chan, la bambina alla finestra
di Kuroyanagi Tetsuko
editore: Excelsior 1881
pagine: 264
Giappone, inizio anni Quaranta, Totto-chan, una bambina di sei anni con la lingua sciolta e una curiosità fuori dal comune, no
«Rivoluzione» in cucina, a tavola con Stalin
editore: Excelsior 1881
pagine: 192
Il "libro del cibo sano e salutare" uscì nel 1952 in Unione Sovietica: pubblicato in prima edizione in 500
Tour de France, tour de souffrance
di Albert Londres
editore: Excelsior 1881
pagine: 176
Nel 1924, di ritorno da un viaggio dentro le colonie penali francesi d'oltremare, Albert Londres venne mandato dal quotidiano Le Petit Parisien al seguito del Tour de France. Dopo poche tappe, Londres, completamente a digiuno di ciclismo, inizia a vedere inquietanti paralleli tra la vita dei condannati ai lavori forzati e quella dei ciclisti. Inventa così una definizione che avrà fortuna: "i forzati della strada". Ma questo resoconto è molto di più di quella definizione. È la cronaca asciutta e partecipe di una follia. Una corsa di quasi cinquemila chilometri tutt'intorno all'Esagono. Una corsa fatta su biciclette pesanti e fragili allo stesso tempo, da uomini potenti e fragili allo stesso tempo. Insieme a miti del ciclismo come Bottecchia, i fratelli Pélissier e Frantz, Londres percorre le strade del Midi assolate e polverose, le vie di piovose cittadine del nord, le salite massacranti dei Pirenei e delle Alpi. Condivide l'entusiasmo di milioni di francesi, gli incidenti, le speranze, le delusioni, le rivalità e la solidarietà umana che segnavano un'epoca irripetibile del ciclismo eroico. Questa versione italiana del reportage di Londres è integrata dal prezioso contributo di Alfredo Martini, ciclista e a lungo direttore tecnico della Nazionale Italiana, l'uomo che ha portato al successo campioni come Moser, Saronni, Argentin, Fondriest e Bugno.