Franco Angeli: Psicoan. e psicoter. analitica. Clinica
L'albero del male. Forme dell'odio collettivo e psicoanalisi
di Niels Peter Nielsen
editore: Franco Angeli
pagine: 342
Come parlare dell'odio? Partendo dalla metafora medioevale dell'Albero del male, l'autore si confronta con la questione dell'o
La prospettiva relazionale in psicoanalisi. Storia, teoria e clinica
di Sandro Panizza
editore: Franco Angeli
pagine: 304
Per una psicoanalisi bipersonale
di Sandro Panizza
editore: Franco Angeli
pagine: 176
Come si trasforma la psicoanalisi nel passaggio da disciplina che indaga sui problemi del paziente a relazione speciale tra du
La sfida dell'irrappresentabile. La prospettiva ermeneutica nella psicoanalisi clinica
di Giuseppe Martini
editore: Franco Angeli
pagine: 288
L'ermeneutica non è solo l'arte e la tecnica dell'interpretazione, ma anche quel pensiero filosofico che ci ricorda come l'atto di interpretare sia la naturale attitudine dell'essere umano dinanzi alle cose, al mondo ed agli altri. Ovvio allora il suo rapporto con la narrazione, ma anche con quanto è (ancora) al di fuori della sfera del linguaggio e dell'immagine: l'irrappresentabile. Correlato in ambito filosofico e psicopatologico con l'idea di incomprensibile (Jaspers) e, più recentemente, in ambito ermeneutico con quella di intraducibile (Ricoeur), l'irrappresentabile sta attraversando e modificando profondamente anche la psicoanalisi contemporanea.
L'emozione come esperienza infinita. Matte Blanco e la psicoanalisi contemporanea
editore: Franco Angeli
pagine: 320
I saggi di questo volume esplorano le diverse implicazioni dell'infinito nella clinica psicoanalitica, nella letteratura e nell'arte, partendo dalle intuizioni di Ignazio Matte Blanco, che ha introdotto tale concetto nelle scienze della mente, sviluppato l'intuizione freudiana di un inconscio non-rimosso e riformulato le leggi del suo funzionamento nella bi-logica. Quando sentiamo, avvertiamo intuitivamente che il nostro sentire tende verso l'infinito. Le emozione più intense - amore, odio, gelosia, rabbia - emergono con connotati infiniti, come bene hanno espresso i poeti di ogni tempo. In psicoanalisi l'infinito emerge nelle manifestazioni di onnipotenza, di impotenza e di onniscienza. Se il modello freudiano poneva nelle pulsioni la fonte principale di angoscia, oggi è invece possibile guardare all'angoscia in relazione alla perdita di un confine mentale e al perdersi nell'abisso dell'infinito. L'infinito diventa il punto di incontro con l'impensabile e il confine con le catastrofi del pensiero. Un'implicazione pragmatica di questa prospettiva è la possibilità di utilizzare lo strumento psicoanalitico secondo modalità più plastiche di quelle fornite dalla psicoanalisi classica. Non è indispensabile entrare in una dimensione storica e ricostruttiva per avvicinare il funzionamento dell'Inconscio, perché esso diventa osservabile nelle disposizioni che il soggetto articola con le proprie emozioni.