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Gran via: Gran Via Original

Mai e poi mai il fuoco

di Diamela Eltit

editore: Gran via

pagine: 158

All'inizio del nuovo millennio, nello spazio ridotto di una stanza, una coppia di ex militanti ripercorre il proprio passato e
16,00

Il posto dove muoiono gli uccelli

di Tomás Downey

editore: Gran via

pagine: 114

I protagonisti di questi racconti vivono ai margini dell'abisso personale, quel luogo dove può accadere l'imprevedibile
13,00

Non spargere lacrime per chiunque viva in queste strade

di Patricio Pron

editore: Gran via

pagine: 344

Italia 1945: il Congresso degli Scrittori Fascisti, voluto dalla Repubblica di Salò, si tenne nell'aprile di quell'anno a Pine
17,00

L'illusione monarca

di Marcelo Cohen

editore: Gran via

pagine: 135

Cosa accadrebbe se le porte di un carcere fossero aperte dando ai detenuti l'illusione di poter evadere e se l'unico ostacolo che impedisse la loro fuga fosse l'incertezza unita alla paura? Ne "L'illusione monarca" di Marcelo Cohen, uno dei grandi maestri della letteratura argentina contemporanea, il carcere è una spiaggia delimitata da alti muraglioni che si inoltrano per centinaia di metri nel mare e lì si interrompono, lasciando uno spazio aperto all'immaginazione dei reclusi. Il mare diviene così orizzonte di possibile fuga, ostacolo da superare che si frappone al mondo reale, ma anche limite che si trasforma in morte perché quanti provano a scappare affrontandolo vengono per lo più restituiti alla spiaggia senza vita, alimentando i timori di quelli che restano. Di fronte a un mare che confonde e ispira, abbandonati "tra la libertà dell'ozio e l'equivoca frustata di un orizzonte libero", i detenuti oscillano tra rassegnazione e speranza, follia e ragione.
14,00

Il testimone

di Villoro Juan

editore: Gran via

pagine: 500

Julio Valdivieso, un professore messicano emigrato da lungo tempo in Europa, quasi in una sorta di esilio volontario, torna ne
20,00

La città che il diavolo si portò via

di David Toscana

editore: Gran via

pagine: 283

Polonia, 1945. Dopo l'occupazione tedesca, Varsavia è una città annientata, abitata da gente che ha perso quasi tutto e che ora deve dare un senso alla propria esistenza. Non basta sognare un futuro possibile, occorre sopravvivere e farlo tra le macerie è impresa da veri eroi. Ed eroi sono i quattro amici scampati a una retata che vagano per le strade della capitale, tra i fumi dell'alcol, uomini capaci di trovare la bellezza nascosta tra gli edifici distrutti, nei cimiteri o nella strana amicizia che li unisce nella rovina. Un prete cattolico, un aspirante bidello, un becchino e un uomo con l'eterna faccia da bambino affrontano il loro personale inferno quotidiano con un commosso e irriverente inno etilico alla vita. David Toscana reinventa una città ferita dove la dura realtà è superata grazie all'immaginazione, al ricordo e a una buona dose di alcol.
16,00

Il nostro mondo morto

di Colanzi Liliana

editore: Gran via

pagine: 125

Un gruppo di bambini affascinati dall'improvvisa morte di un amico, una donna che lascia tutto per una missione colonizzatrice
13,50

Mapocho

di Nona Fernández

editore: Gran via

pagine: 210

Il telefono squilla e la voce che la Bionda sente all'altro capo, quella dell'Indio, l'amato fratello, la spinge ad abbandonar
16,00

Prima c'era il mare

di Tomas Gonzalez

editore: Gran via

pagine: 142

J. ed Elena decidono di lasciare Medellín, gli agi e gli eccessi della città per stabilirsi in una proprietà lontana da tutto e iniziare così una nuova vita in una casa di fronte al mare, su una remota e selvaggia costa tropicale nel nord della Colombia. Ribelli e bohémien, i due giovani inseguono il sogno primigenio dell'evasione, di una vita autosufficiente, di un contatto più profondo e autentico con la natura. Ma le piccole, inevitabili sconfitte a cui andranno incontro, il clima brutale e il rapporto difficile, teso, presto insanabile, con la popolazione locale faranno scivolare la coppia in una realtà di crescente malessere, trasformando la loro ostinata ricerca del paradiso perduto in un inferno di insensatezza e di deriva. Basato su un fatto realmente accaduto, "Prima c'era il mare" è il drammatico e mordace racconto di un inganno, una riflessione sulla violenza dei rapporti umani e l'idea che l'uomo possa controllare il proprio destino.
14,50

La sfilata dell'amore

di Sergio Pitol

editore: Gran via

pagine: 254

Messico 1942. Il Paese ha da poco dichiarato guerra alla Germania e una strana e variegata folla di personaggi invade la capitale: comunisti tedeschi, repubblicani spagnoli, agenti dei più svariati servizi segreti, ricchi finanzieri ebrei. Molti di questi animano il salotto dell'ambiziosa Delfina Uribe, la cui casa è considerata un pericoloso focolaio di corruzione rivoluzionaria. Ma quando una sera il giovane rifugiato austriaco Erich Maria Pistauer viene ucciso uscendo da una festa che si svolgeva nel lussuoso Palazzo Minerva, Delfina sostiene di non averlo mai conosciuto. Miguel Del Solar, all'epoca solo un bambino, conserva nella memoria quell'omicidio insoluto, e ormai adulto, e dopo diversi anni passati all'estero, ritorna in Messico deciso a scoprire la verità, ormai diventata storia. S'immerge così in un labirinto di ipotesi, in una galleria di stravaganti personaggi ognuno dei quali ricorda di aver visto o sentito una storia diversa. "La sfilata dell'amore" è un viaggio nel Messico pittoresco e cosmopolita degli anni Quaranta, un'insolita detective story, una divertente commedia degli equivoci che conferma Sergio Pitol come uno dei più importanti scrittori latinoamericani.
16,00

Ballata per mia madre

di Julián Herbert

editore: Gran via

pagine: 218

Guadalupe Chàvez è stata in gioventù una donna bella che ha vissuto una vita avventurosa fuori dagli schemi. Prostituta per necessità, ha condotto con sé i figli nel suo peregrinare attraverso il Messico, in una lotta costante per difendere la dignità della vita. Ma ora la malattia incurabile della donna impone al figlio-narratore ormai adulto un esercizio autobiografico. Il tempo morto in ospedale accanto al letto della madre diventa creativo, verità e finzione si fondono e la malattia si trasforma in metafora della scrittura, in occasione per confrontarsi con i propri ricordi, con un Messico violento e pieno di contraddizioni, e con un rapporto, quello madre-figlio, conflittuale e a lungo negato. "Ballata per mia madre" è un viaggio genuino e febbrile nel concetto di famiglia, è la radiografia di un Paese e dei suoi fantasmi culturali, ma è anche un racconto intimo narrato con rabbia e dolorosa dolcezza.
14,50

Niente è cruciale

di Pablo Gutiérrez

editore: Gran via

pagine: 208

15,00

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