Il Mulino: Istituto storico italo-germ. Monografie
Il corpo, il confine, la patria. Associazionismo sportivo in Trentino (1870-1914)
di Elena Tonezzer
editore: Il Mulino
pagine: 330
Negli anni raccontati in questo libro l'unità del Regno d'Italia è compiuta, mentre il Trentino è parte dell'Impero austro-ungarico, teatro di una crescente tensione nazionale. La ricerca individua un gruppo di figure di riferimento - eminenze politiche dell'economia e leader dell'associazionismo -, di ispirazione liberale, che hanno saputo utilizzare il tempo libero e il territorio per semplificare la complessa identità di una popolazione di confine e per valorizzare la consapevolezza di essere "italiani". Si ricostruiscono le modalità con cui quel gruppo dirigente ha trasformato escursioni in bicicletta ed esercizi nelle palestre in elementi di una pedagogia informale, capace di marcare le valli, costruire confini e ordinare corpi per allenarli all'obbedienza. Le feste che accompagnavano saggi ginnici e gite diventavano in quel contesto l'occasione per pronunciare discorsi che alludevano all'Italia e per cantare inni che richiamavano il contrasto nazionale. La ricerca non trascura comunque il ruolo del mondo cattolico trentino, che rimase critico verso la propaganda attuata dai liberali con l'associazionismo sportivo, una strategia che giudicava elitaria e alla quale preferiva la mobilitazione del proprio partito e del sistema cooperativistico.
Politica e diritto. Karl Kraus e la crisi della civiltà
di Maurizio Cau
editore: Il Mulino
pagine: 441
Quello di Karl Kraus (1874-1936) rappresenta uno dei percorsi intellettuali più rilevanti nati in seno alla cultura austriaca della prima metà del secolo scorso. Polemista, satirico e letterato, Kraus ha dato vita a un'attività pubblicistica torrenziale, confluita nelle trentasette annate della "Fackel", la rivista che fondò nel 1899 e che, a partire dal 1912, redasse di proprio pugno. La sua lucida esperienza critica, troppo spesso costretta entro gli angusti spazi della satira d'occasione, rivela, accanto a una raffinatissima matrice letteraria, un profondo ancoraggio a un universo critico-culturale di straordinario interesse, in cui si intrecciano teoria linguistica, riflessione giuridica e battaglia politica. Attraverso l'esame dei presupposti ideali e culturali dell'attività pubblicistica di Kraus, Maurizio Cau ripercorre alcuni degli snodi centrali della sua biografia intellettuale: dal conservatorismo culturale che caratterizzò la lotta contro il giornalismo all'ostilità manifestata verso l'ideologia del progresso, dall'esame dei rapporti tra diritto e giustizia alla riflessione sui confini tra morale e criminalità, dai controversi rapporti con la socialdemocrazia austriaca alla feroce contrapposizione alla politica nazionalsocialista.
Tra moglie e marito. Matrimoni e separazioni a Livorno nel Settecento
di Chiara La Rocca
editore: Il Mulino
pagine: 445
Secondo un'opinione ancora ben radicata nella storiografia, i matrimoni e le famiglie di antico regime avrebbero vissuto una lunga fase di ordine, stabilità e pace. In età moderna l'unità e la felicità di mariti e mogli sarebbero state tutelate e rese ineluttabili, oltre che da una rigida divisione e strutturazione dei ruoli sessuali e da vincoli economici e lavorativi, dall'azione di controllo e di normalizzazione esercitata da chiese e stati. Ma la realtà matrimoniale e familiare del passato fu veramente così uniforme, statica e soprattutto indissolubile? E quale peso effettivo ebbero le istituzioni nell'imporre la regola dell'indissolubilità? Attraverso lo studio in parallelo dei comportamenti coniugali e degli interventi istituzionali in materia di separazione, il volume propone una serie di risposte a questi interrogativi. Il contesto è quello della Livorno del secondo Settecento, protagonisti i coniugi appartenenti ai ceti medio-bassi e insieme con loro tutti gli interpreti istituzionali chiamati a riportare ordine tra moglie e marito. Questo libro - che ha come punto di partenza e fonte privilegiata le cause di separazione ecclesiastica - offre un ampio quadro sulla vita e le relazioni familiari di artigiani e salariati, ricostruisce le dinamiche dei conflitti coniugali e analizza l'attività giudiziaria ed extragiudiziaria delle autorità ecclesiastiche e secolari preposte al controllo del matrimonio nel contesto di fine Settecento.
Stato, scienza, amministrazione, saperi. La formazione degli ingegneri in Piemonte dall'antico regime all'Unità d'Italia
di Alessandra Ferraresi
editore: Il Mulino
pagine: 411
Il volume si focalizza su alcune figure professionali: ingegneri, architetti, misuratori e agrimensori. L'analisi si sviluppa secondo tre prospettive: il loro inserimento nell'amministrazione statale, il loro ingresso nell'università, il rapporto tra questi due fattori e lo sviluppo e la conseguente articolazione di discipline e saperi scientifici. Attenta alle scansioni politiche, così come alla delineazione di profili biografici, la ricerca trova uno dei suoi elementi di maggiore interesse nell'analisi da un lato della tensione, tra ingegneri e architetti, dall'altro della progressiva divaricazione tra matematici puri e matematici applicati, ovvero gli ingegneri.