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La vita felice: Fronteretro

La peste letteraria. Milano 1630-Londra 1665

editore: La vita felice

pagine: 188

La peste
13,50

L'egida salutare. Il dibattito sul vaiolo, la svolta jenneriana e l'avvio della vaccinazione in Italia

editore: La vita felice

pagine: 161

L'8 maggio 1980 il vaiolo veniva dichiarato eradicato
13,50

An gorta mòr. La grande carestia irlandese (1845-1850)

editore: La vita felice

pagine: 156

Irlanda 1845: un'ignota malattia colpisce la pianta della patata
13,50

Vibrio. Il viaggio del colera verso l'Europa e il caso di metà Ottocento

editore: La vita felice

pagine: 160

Nelle pagine di questo volume tre saggi e tre autori molto diversi propongono al lettore un viaggio lungo le rotte del colera:
13,50

Zea Mays. Mais e pellagra nel nord Italia tra fine Ottocento e inizio Novecento

editore: La vita felice

pagine: 121

La pellagra, di cui oggi non si parla più, ha imperversato a lungo nel nostro Paese causando migliaia di vittime
12,00

La divina droga. Chinino e lotta alla malaria in Italia all'alba del Novecento

editore: La vita felice

pagine: 112

Giustino Fortunato non faceva uso di perifrasi quando dichiarava: "Non intende un'acca di tutta la storia del Mezzogiorno chi per poco prescinde dalla malaria" e Francesco Saverio Nitti dava prova di altrettanta schiettezza nell'affermare: "La malaria [...] è la base di tutta la vita sociale; essa delimita i rapporti di produzione e di distribuzione della ricchezza più che qualsiasi altra causa". In Italia, alla fine dell'Ottocento, il flagello della malaria infieriva su un terzo del territorio e mieteva migliaia di vittime ogni anno, rendendo molto difficili le attività economiche e i rapporti sociali. La situazione era particolarmente critica al Centro e al Sud, stanti la presenza del latifondo e un'accentuata arretratezza. Mentre brillanti scienziati scoprivano le vere cause del morbo, nelle aule parlamentari del Regno d'Italia ferveva il dibattito sui modi di arginarne la diffusione. Ne nacque un'efficace legislazione che, nel giro di alcuni anni e grazie anche alla somministrazione gratuita del chinino (la "divina droga"), impresse una svolta positiva agli eventi e portò a un progressivo miglioramento della situazione. Le pagine di Fortunato e Nitti riprodotte in questo volume non solo ci restituiscono un tassello di storia del nostro Paese, ma ci fanno riscoprire la bellezza e la vivacità del pensiero di due menti illuminate e la generosità di chi volle mettere le proprie risorse di tempo e denaro al servizio della lotta alla malaria.
12,00

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