La vita felice: Fronteretro
L'egida salutare. Il dibattito sul vaiolo, la svolta jenneriana e l'avvio della vaccinazione in Italia
editore: La vita felice
pagine: 161
L'8 maggio 1980 il vaiolo veniva dichiarato eradicato
An gorta mòr. La grande carestia irlandese (1845-1850)
editore: La vita felice
pagine: 156
Irlanda 1845: un'ignota malattia colpisce la pianta della patata
Vibrio. Il viaggio del colera verso l'Europa e il caso di metà Ottocento
editore: La vita felice
pagine: 160
Nelle pagine di questo volume tre saggi e tre autori molto diversi propongono al lettore un viaggio lungo le rotte del colera:
Zea Mays. Mais e pellagra nel nord Italia tra fine Ottocento e inizio Novecento
editore: La vita felice
pagine: 121
La pellagra, di cui oggi non si parla più, ha imperversato a lungo nel nostro Paese causando migliaia di vittime
La divina droga. Chinino e lotta alla malaria in Italia all'alba del Novecento
editore: La vita felice
pagine: 112
Giustino Fortunato non faceva uso di perifrasi quando dichiarava: "Non intende un'acca di tutta la storia del Mezzogiorno chi per poco prescinde dalla malaria" e Francesco Saverio Nitti dava prova di altrettanta schiettezza nell'affermare: "La malaria [...] è la base di tutta la vita sociale; essa delimita i rapporti di produzione e di distribuzione della ricchezza più che qualsiasi altra causa". In Italia, alla fine dell'Ottocento, il flagello della malaria infieriva su un terzo del territorio e mieteva migliaia di vittime ogni anno, rendendo molto difficili le attività economiche e i rapporti sociali. La situazione era particolarmente critica al Centro e al Sud, stanti la presenza del latifondo e un'accentuata arretratezza. Mentre brillanti scienziati scoprivano le vere cause del morbo, nelle aule parlamentari del Regno d'Italia ferveva il dibattito sui modi di arginarne la diffusione. Ne nacque un'efficace legislazione che, nel giro di alcuni anni e grazie anche alla somministrazione gratuita del chinino (la "divina droga"), impresse una svolta positiva agli eventi e portò a un progressivo miglioramento della situazione. Le pagine di Fortunato e Nitti riprodotte in questo volume non solo ci restituiscono un tassello di storia del nostro Paese, ma ci fanno riscoprire la bellezza e la vivacità del pensiero di due menti illuminate e la generosità di chi volle mettere le proprie risorse di tempo e denaro al servizio della lotta alla malaria.