Le Lettere: Vitanova
Dell'uno e dei molti. Henologia e henofania da Platone a Schelling
di Federico Croci
editore: Le Lettere
pagine: 488
«Forse, infatti, camminiamo nel vuoto, protesi verso il nulla assoluto» (Damascio, De Principiis)
Come una cometa. Saggio su Carlo Michelstaedter
di Valentina Mascia
editore: Le Lettere
pagine: 189
Pensatore del tutto inattuale rispetto alla temperie culturale nella quale visse, Carlo Mìchelstaedter ritrova oggi una feconda e sorprendente attualità. La sua lotta contro quella che egli definiva la "rettorica" - ossia quel "modo" teso a costruire catene storiche o concettuali eterodirette, dentro le quali vincolare la vita - costituisce per la riflessione contemporanea una fonte non esaurita a cui riattingere. Proprio per quella inesausta attenzione alla "vita", che dall'inizio alla fine marca la vicenda speculativa, breve ma folgorante, del filosofo goriziano. Al centro del presente saggio è "la potenza avventurata" che Michelstaedter dispiega in tutta la sua radicalità, precisamente per riconsegnare all'azione umana lo slancio iperbolico, il "volo", che le consenta di riconnettersi allo "stato originario" dell'esistenza. Ne emerge la figura di un pensatore dallo sguardo acuto e affilato, che seppe affrontare le grandi interrogazioni sulla vita e la morte con una forza tale da apparire come uno dei protagonisti della scena filosofica del Novecento.
Croce filosofo italiano
di Girolamo Cotroneo
editore: Le Lettere
pagine: 329
Indicare Benedetto Croce semplicemente "filosofo italiano", può apparire riduttivo, quasi il suo pensiero non avesse mai oltrepassato i confini nazionali. Questa qualifica nasce da tante ragioni, a partire dall'ovvia considerazione che Croce si è espresso, come del resto rutti i filosofi, nella lingua nazionale; e accanto a questo, il tatto che con Croce e, con conseguenze diverse, con Gentile, è nata e ha avuto una notevole incidenza sulla nostra cultura quella corrente filosofica nota come "neo-idealismo italiano", suddivisa in due tendenze distinte, lo "storicismo" da una parte, l'"attualismo" dall'altra. A questo va aggiunto che il lavoro filosofico di Croce sì è diretto in larga misura verso la storia e la cultura italiane: basta pensare alla grande tetralogia storica, dove ben tre volumi sono dedicati l'uno alla storia d'Italia, l'altra all'età barocca in Italia, la terza al Regno di Napoli, per non dire poi della letteratura della "nuova Italia" o delle "Vite di avventure di fede di passione", i cui protagonisti sono soprattutto italiani, o ancora gli studi sul Rinascimento in cui esamina soprattutto gli scrittori e i poeti italiani di quella stagione. Il tutto però con un respiro che va ben al di là della collocazione geografica degli uomini e delle cose.