Libri di A. Asioli
L'arte del Rinascimento in Italia
editore: Einaudi
pagine: 568
Questa nuova e originale storia dell'arte italiana del Rinascimento, basata sulle più recenti ricerche critiche, prende in con
Storia di un uomo che digeriva male
di Herbert George Wells
editore: Einaudi
pagine: 290
In una desolante cittadina della provincia inglese, Mr
Ogni giorno è un dio
di Annie Dillard
editore: Bompiani
pagine: 272
Una raccolta di saggi narrativi per entrare nel mondo di una delle più grandi scrittrici americane, ancora sconosciuta in Ital
La biblioteca del ghiaccio. Letture dal freddo
di Nancy Campbell
editore: Bompiani
pagine: 336
Dal museo più a nord del mondo - a Upernavik in Groenlandia - al Gabinetto Disegni e Stampe del British Museum, passando per l
Machiavelli e Lucrezio. Fortuna e libertà nella Firenze del Rinascimento
di Alison Brown
editore: Carocci
pagine: 188
In questo volume, in cui analizza l'effetto esercitato dal "De rerum natura" sul pensiero rinascimentale fiorentino, Alison Brown pone in risalto l'importanza di Lucrezio come strumento per una critica radicale delle ortodossie. Tre i temi "pericolosi" che ebbero un particolare richiamo: l'attacco portato dal poeta latino contro la religione superstiziosa e l'aldilà; la sua pre-darwiniana teoria dell'evoluzione; il suo atomismo, con la teoria del libero arbitrio e la creazione casuale del mondo. L'autrice segue le tracce dell'interesse per il testo lucreziano, allora da poco riscoperto, negli ambienti intellettuali e politici di Firenze, un interesse manifestato da umanisti che spesso erano anche funzionari della Repubblica, come Machiavelli, che trascrisse e studiò il "De rerum natura". Esaminare l'influenza di Lucrezio sul Segretario fiorentino, finora sicuramente sottovalutata, può aiutarci a comprendere meglio un punto per molti aspetti cruciale: la concezione machiavelliana del nesso fortuna-virtù.
L'arcipelago malese
di Alfred Russel Wallace
editore: Mimesis
pagine: 678
"L'arcipelago malese" di Alfred Russel Wallace, qui per la prima volta tradotto in italiano, è uno dei più affascinanti e ben
Diario di un viaggio alle Ebridi
di James Boswell
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 353
Questa curiosa avventura di viaggio del dottor Johnson con il suo biografo Boswell (che una ventina d'anni dopo lo avrebbe immortalato ne "Vita di Samuel Johnson", di cui questo "Viaggio alle Ebridi" è una sorta di prova generale) si svolse tra l'agosto e il novembre del 1773. Il dotto letterato era nel suo sessantaquattresimo anno e dunque la faticosa escursione si caricava di molti significati, soprattutto la prospettiva di "godere gli aspetti selvaggi" di una terra ancora circondata di mistero. Ma come il Dottore guarda al paesaggio e si fa antropologo, così il giovane Boswell si sofferma di più sul venerato maestro ("qualunque cosa riguardi un uomo così grande merita di essere osservata"). Sicché il diario giornaliero di una esplorazione diventa anche il ritratto di un genio in viaggio che giudica dei contemporanei e uno specchio della vita britannica settecentesca.
Introduzione alla world history
di Eric Vanhaute
editore: Il mulino
pagine: 268
La world history studia l'origine, lo sviluppo e i mutamenti delle comunità umane alla luce di una prospettiva comparata. In che modo il mondo è diventato quello che è? Come si sono sviluppate le diverse realtà sociali, culturali, economiche e politiche, e come interagiscono tra di loro? La world history parte dall'assunto che la vita di individui, gruppi, nazioni e civiltà acquista significato solo se inquadrata nella più ampia cornice della storia umana.
L'arte del Rinascimento. Una nuova storia
editore: Einaudi
pagine: 680
"Questo volume costituisce una sorta di ricognizione, una storia dell'arte in Italia e dell'arte prodotta da artisti italiani all'estero lungo due secoli, a partire dal 1400. Abbiamo puntato alla completezza piuttosto che all'enciclopedismo; abbiamo fatto scelte e fissato limiti, in modo da poterci concentrare su singoli oggetti e monumenti. Il testo è stato organizzato secondo una sequenza cronologica neutrale, piuttosto che per capitoli costruiti intorno alle carriere dei singoli artisti, anche per sottolineare i limiti dell'approccio biografico e per indicare possibili alternative. La scrittura storica è la costruzione di una narrazione e si possono narrare storie differenti su ognuna delle opere prese in considerazione: la vita del suo autore, l'interesse del compratore, o committente, la tradizione che sta dietro a quel soggetto, la risposta del pubblico e così via. Ogni capitolo intende mettere in risalto le circostanze e le aspettative che definiscono i momenti storici in cui l'opera venne eseguita, nonché i temi e i problemi condivisi da oggetti coevi anche piuttosto diversi fra loro. Così, al singolo capitolo corrisponde un tema che le opere realizzate in un particolare decennio si prestano particolarmente bene a esplorare. La produzione di immagini nella cultura del Rinascimento fu guidata dalla memoria di immagini precedenti e controllata da supposizioni spesso taciute circa il formato, lo stile, la tipologia..."
I motori della vita. Come i microbi hanno reso la terra abitabile
di Paul G. Falkowski
editore: Bollati Boringhieri
pagine: 228
Per quattro miliardi di anni la Terra è stata abitata solamente dai microbi. Nel brodo primordiale non c'era altro, e il nostro pianeta, in tutto quel lungo periodo, era molto diverso dal luogo caldo e ospitale che conosciamo oggi. Per un lungo, lunghissimo periodo di tempo i microrganismi hanno svolto il loro meticoloso, ostinato, instancabile lavorìo biochimico grazie alle loro sofisticatissime nanomacchine biologiche, trasformando radicalmente in milioni di anni la composizione chimica del pianeta e rendendo in questo modo la Terra abitabile anche per le altre forme di vita, esseri umani compresi, che senza i microbi non avrebbero mai potuto evolversi. "I motori della vita" è il libro che ci racconta come sia potuta accadere questa improbabile meraviglia e ci mostra come, ancora oggi, senza i microbi la vita sarebbe del tutto impossibile. Tutti i cicli biogeochimici degli elementi, tutti quei grandiosi movimenti che fanno circolare a livello planetario le sostanze necessarie alla vita, passano necessariamente in un modo o nell'altro dal macchinario cellulare dei batteri. È all'interno degli apparati citoplasmatici di queste creature che avvengono i passaggi cruciali che permettono a tutto il mondo vivente di continuare indefinitamente il proprio cammino nel mondo, tanto che per potersi evolvere gli organismi superiori sono stati costretti a inglobare nelle loro cellule proprio questi piccoli miracoli di efficienza biologica, in una simbiosi vincente che dura ormai da centinaia di milioni di anni.
L'impero del cotone. Una storia globale
di Sven Beckert
editore: Einaudi
pagine: 633
Il cotone è stato il primo prodotto attraverso il quale è stata avviata la costituzione di un'economia globalizzata e il mondo ha assunto, pur tra metamorfosi e trasformazioni ancora in corso, la forma che ancora oggi possiede. Ben prima dell'avvento della produzione con le macchine nel 1780, imprenditori europei e potenti uomini politici ridisegnarono l'industria manifatturiera mondiale, la cui espansione imperialista poggiava sullo sfruttamento inumano degli schiavi nelle piantagioni e degli operai nelle fabbriche. In apparenza, il volume si propone come una storia, dalle origini ai giorni nostri, del prodotto più importante del XVIII e del XIX secolo: la sua produzione, trasformazione, circolazione. In realtà, attraverso il prisma del cotone, è del capitalismo industriale che Sven Beckert vuole tracciare la storia globale, nelle sue dimensioni e componenti fondamentali, non solo economiche e tecnologiche, ma anche sociali, giuridiche, politiche. E il cotone può legittimamente assurgere al ruolo di prisma, poiché è proprio a partire da esso che il capitalismo industriale è nato. Beckert definisce "capitalismo di guerra" l'insieme dei processi di insediamento imperialista, conquista coloniale, espropriazione della terra, sfruttamento intensivo di forza lavoro schiavistica, che consentiranno al Regno Unito di controllare, già nei primi decenni del XIX secolo, il mercato mondiale del cotone.