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Libri di A. De Nicola

I dieci comandamenti dell'economia italiana

editore: Rubbettino

pagine: 282

Questo libro si propone di affrontare in modo rigoroso ma divulgativo i principali nodi da sciogliere dell'economia italiana
16,50

Sindacalismo sociale. Lotte e invenzioni istituzionali nella crisi europea

editore: DeriveApprodi

pagine: 149

Dentro questo lungo ciclo di crisi, in diversi paesi europei, sembrano prendere corpo inedite forme di partecipazione politica e di lotta sociale. Ben lungi dall'essere semplicemente reazioni difensive contro le politiche di austerity, di smantellamento del welfare state universale, di compressione dei salari, di aumento della precarizzazione del lavoro e dell'impoverimento, queste lotte presentano un carico di sperimentazione e innovazione capace forse di imprimere una nuova fisionomia alle forme di organizzazione dei conflitti sociali. Pratiche di riappropriazione del reddito e autogestione dei servizi, esperimenti di mutualismo, nuove forme di conflitti sul lavoro e per il salario, esperienze costituenti di nuove istituzionalità autonome, fino ad arrivare all'ipotesi di costruzione di inedite soggettività politiche che reinventano lo spazio della rappresentanza istituzionale e del governo. Lo scopo del libro è di provare a leggere questo variegato arcipelago di esperienze, mosrrando come nel fondo di questo pluriverso di lotte sembra si stia formando, pur nelle sue differenze sul piano europeo, un prototipo nuovo di forma organizzativa che definiamo "sindacalismo sociale" e che allo stesso tempo sembra aprire a nuovi modelli di organizzazione del politico. Gli interventi proposti sono frutto di un percorso di ricerca avviato dal collettivo Euronomade attorno a questa ipotesi preliminare, raccolti a cavallo tra la "scuola estiva" svoltasi a Passignano nel settembre 2014...
16,00

Il ritratto del morto. Racconti bizzarri

di Daniele O. Marrama

editore: Stampa alternativa

pagine: 206

La narrazione di scenari nordici, misti ad altri di natura prettamente mediterranea, la particolarissima attenzione alle atmosfere misteriose e misteriche tipiche anche di una certa cultura napoletana, l'originale disposizione al racconto di fatti 'soprannaturali', che fondono mito e realtà, come fu sottolineato da intellettuali quali Benedetto Croce e Matilde Serao, fanno di Daniele Oberto Marrama (Napoli, 1874-1912) un autore sapiente, elegante e moderno, da riscoprire. Gli otto racconti del "Ritratto del morto" - la sua più importante e significativa raccolta - sono seguiti da due novelle, "La vasca" e "L'altra", finora inedite in volume. Con la prefazione all'edizione originale di Matilde Serao.
13,00

C'era una volta. Fiabe e filastrocche della tradizione popolare europea

di Constance Wilde

editore: Nuovi Equilibri

pagine: 110

C'erano una volta un taglialegna e sua moglie, che avevano una sola figliola
15,00

Al servizio della regina. Autobiografia di una rivoluzionaria irlandese

di Maud G. MacBride

editore: Iacobellieditore

pagine: 312

"Non bisogna mai aver paura di nulla, nemmeno della morte"
18,00

Fiabe e leggende d'Irlanda. Fate, folletti e incantesimi raccontati da Lady Speranza madre di Oscar Wilde

di Jane Wilde

editore: Stampa alternativa

pagine: 301

"I Sidhe, o Fate d'Irlanda, ancora conservano tutte le nobili caratteristiche dell'antica razza persiana, perché nel clima dolce e temperato di Erin non c'erano manifestazioni terribili della natura che dovessero essere simboleggiate con nuove immagini: gli elfi, geniali e burloni, rappresentavano l'espressione più alta e più autentica che si potesse inventare della natura irlandese. E più di ogni altra cosa amavano esser lasciate sole e non essere disturbate nelle loro abitudini, costumi e passatempi di fate. Avevano anche, come gli irlandesi, un raffinato senso della giustizia e della rettitudine, e un'appassionata predisposizione alla generosità e alla gentilezza. Tutti i luoghi solitari dell'isola erano popolati da questi esseri luminosi, gai e meravigliosi. Ma le fate erano talvolta ostinate e capricciose come bambini, e compivano vendette tremende a danno di chiunque costruisse sopra i loro cerchi fatati, o le guardasse mentre si pettinavano i lunghi capelli biondi alla luce del sole, o danzavano nei boschi, o fluttuavano sulle acque dei laghi. Per tutti coloro che vi si accostavano troppo, o curiosavano con eccessiva insistenza nei misteri della natura, la pena era la morte." (Dalla prefazione di Francesca Speranza Wilde) Con un saggio di Sir William Wilde sul folclore irlandese.
20,00

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