Libri di A. Giacone
Il riformismo alla prova. Il primo governo Moro nei documenti e nelle parole dei protagonisti (ottobre 1963-agosto 1964)
editore: Feltrinelli
pagine: 739
Quando nel novembre 1963 nacque il primo governo di "centrosinistra organico" presieduto da Aldo Moro, il primo esecutivo a partecipazione socialista dal maggio 1947, pochi ebbero consapevolezza della drammaticità del contesto e del rischio che il "tintinnio delle sciabole" avrebbe potuto porre fine a questa esperienza. Il governo di Aldo Moro e di Pietro Nenni opera in otto mesi tra ambiziosi progetti riformisti e insidiose resistenze sotterranee, nella prima recessione economico-finanziaria del dopoguerra. Stati Uniti e Vaticano sostengono l'alleanza della Democrazia cristiana con i socialisti, i socialdemocratici e i repubblicani, ritenuta lo strumento migliore per isolare il Partito comunista e la CGIL. Il presidente della Repubblica Antonio Segni, ostile a quell'esperimento di governo, persegue un proprio disegno neocentrista, che si avvale del Piano Solo del generale de Lorenzo. Il governo di centrosinistra precipita verso il collasso e cade sul finanziamento della scuola privata, sostenuto in parlamento dalla sola Democrazia cristiana. A mezzo secolo di distanza è possibile ricostruire la storia di questo esecutivo e dei rischi corsi dalla democrazia italiana. Il volume - con un saggio introduttivo di Mimmo Franzinelli e Alessandro Giacone - propone in ordine cronologico un corpus di documenti in gran parte inediti conservati in archivi pubblici e privati, italiani e stranieri. La prima esperienza del centrosinistra organico annuncia temi tuttora al centro del dibattito.
I fratelli Rosselli. L'antifascismo e l'esilio
editore: Carocci
pagine: 254
Tra la memoria dell'assassinio di Bagnoles-de-l'Orne e la riscoperta del socialismo liberale, Carlo e Nello Rosselli continuano a suscitare l'interesse del pubblico e degli studiosi. Questo volume rispecchia l'allargamento delle ricerche verso le produzioni intellettuali e i contatti con gli ambienti antifascisti in Francia e nel mondo anglosassone, ma anche le commemorazioni e l'eredità politica e intellettuale dei due martiri dell'antifascismo. I saggi qui presentati da autori italiani e francesi dimostrano che la ricerca è un cantiere sempre aperto. E che, contrariamente a quanto pretendeva Mussolini, i morti raccontano la storia, e continuano a raccontarla ben dopo la scomparsa dei loro assassini.