Libri di A. Zarri
È più facile che un cammello...
di Adriana Zarri
editore: Lindau
pagine: 460
«È più facile che un cammello passi per la cruna d'un ago, che un ricco entri nel regno di Dio»: questo passo del Vangelo di M
«Tu». Quasi preghiere
di Adriana Zarri
editore: Lindau
pagine: 176
Nel corso della sua lunga e intensa esistenza Adriana Zarri ha scritto saggi, resoconti di vita monastica, romanzi, moltissimi
Figure di donne in età moderna. Modelli e storie
di Gabriella Zarri
editore: Storia e Letteratura
pagine: 294
Il volume si propone di esplorare il nesso tra modelli, rappresentazioni e auto-rappresentazioni partendo dalla domanda fondante per gli women's studies: esiste un Rinascimento al femminile?
La gatta Arcibalda e altre storie
di Adriana Zarri
editore: Graphe.it
pagine: 108
Adriana Zarri - poetessa orante, teologa, donna libera, eremita comunicante - condivideva con gli animali i sentimenti e anche
Il pozzo di Giacobbe. Raccolta di preghiere da tutte le fedi
di Zarri Adriana
editore: Lindau
pagine: 478
La preghiera è il centro di ogni religione, l'anima di ogni pietà, il respiro di ogni fede
Un eremo non è un guscio di lumaca
«Erba della mia erba» e altri resoconti di vita
di Zarri Adriana
editore: Einaudi
Adriana Zarri decise nel 1975 di imprimere una svolta "radicale" alla sua vita monastica e di abbracciare l'eremitaggio
Libri di spirito. Editoria religiosa in volgare nei secoli XV-XVII
di Zarri Gabriella
editore: Rosenberg & sellier
pagine: 304
Nostro Signore del deserto. Meditazioni sulla preghiera
di Adriana Zarri
editore: Rubbettino
pagine: 224
L'intensa meditazione intorno alla realtà della preghiera al centro di questo volume non viene, come sarebbe pure lecito attendersi, dalla testa e dalle mani di un qualche chierico, maschio ovviamente. Nasce piuttosto dalla testa, dalle mani, e in misura non minore dal cuore di una donna, Adriana Zarri, che è stata scrittrice, teologa, eremita e voce profetica nel nostro tempo. E sopratutto donna di preghiera. La differenza per questo balza subito agli occhi e alle orecchie. Per Adriana Zarri la preghiera non è questione di formule o di linguaggi, di riti o di pratiche, di richieste petulanti o di obblighi da assolvere. La preghiera è piuttosto una questione ontologica: cioè del nostro essere, del nostro stare al mondo, del nostro modo di vivere; e nello stesso tempo è una questione di amore: dell'amore che portiamo al mistero dell'essere che da ogni parte si affaccia all'orizzonte della nostra esistenza e che nella religione ha il nome di Dio. Accogliere e lasciarsi accogliere da questo mistero dell'essere è in verità l'ultimo e intimo segreto di ciò che chiamiamo preghiera.
Teologia del quotidiano
di Adriana Zarri
editore: Einaudi
pagine: 103
A Crotte, in una cascina della campagna piemontese, ci sono gesti, tempi e mestieri caduti in disuso, dimenticati. Adriana Zarri, proseguendo la sua personale ricerca teologica (da lei definita provocatoriamente "impura"), ci dice che è dalla contemplazione, dall'educazione ai valori antichi e dalla vicinanza con le piccole cose che è possibile vivere ogni giorno il miracolo cristiano. Solo percependo i limiti dell'ordinario si raggiunge l'illimitato, l'uno. E l'osservazione del piccolo, della terra, dell'altro, ci avvicina a Dio.
Quasi una preghiera
editore: Einaudi
pagine: 150
Tu sai Signore che io amo pregarti seguendo i ritmi stagionali, perché la preghiera non è una petizione astratta o un parlare
Un eremo non è un guscio di lumaca
di Adriana Zarri
editore: Einaudi
pagine: 280
Adriana Zarri decise nel 1975 di imprimere una svolta "radicale" alla sua vita monastica e di abbracciare l'eremitaggio. Intraprendendo una scelta di vita che privilegia la solitudine e il silenzio. Quello che con questo racconto di esperienze, ricordi e riflessioni di vita contemplativa, vuole offrirci è una particolare, concreta e umana idea di monachesimo. Una scelta di solitudine può essere infatti un luogo fecondo di incontro, il silenzio contemplativo può essere un modo di parlare più forte e meglio a tutti ed essere un luogo dove racconto e realtà convivono e si contaminano, dove "lo studio e la riflessione sono impastati di vita". Nel libro, Adriana Zarri illustra via via diversi aspetti della sua vita: dalle circostanze che l'hanno spinta verso questa decisione, all'organizzazione pratica della casa e delle sue giornate, al rapporto con la natura e il ritmo delle stagioni, alla relazione con il mondo secolare e i mezzi di comunicazione, alle paure e pericoli che nascono da una vita simile, agli animali che le fanno compagnia. Agli incontri con amici, scrittori e intellettuali, che vengono a trovarla e a discutere con lei. Ma ogni argomento, anche il più umile e quotidiano, è trattato con bonaria e umanissima ironia (e autoironia). E soprattutto diventa lo spunto per una riflessione sulla meditazione e sul silenzio necessario affinchè ognuno possa trovare la sua voce: perché "occorre avere del silenzio un concetto vitale e non formale".