Libri di Adriano Panatta
Niente è impossibile. Berrettini e Sinner: la nuova Età dell'Oro del tennis italiano
editore: Sperling & kupfer
pagine: 233
Cinquant'anni dopo la prima Età dell'Oro del tennis italiano, quella dei «ragazzi di Formia» vincitori della Coppa Davis, se n
Il tennis è musica
editore: Sperling & kupfer
pagine: 304
Tutto comincia nel 1968, l'anno in cui, insieme a tanti importanti cambiamenti, nasce il tennis Open, aperto a dilettanti e pr
Il tennis l'ha inventato il diavolo. I colpi impossibili, le pazzie dei campioni e tutti i match in cui il demonio ha messo la coda
editore: Sperling & kupfer
pagine: 304
Non è solo una battuta
Il tennis è musica
editore: Sperling & kupfer
pagine: 290
Tutto comincia nel 1968, l'anno in cui, insieme a tanti importanti cambiamenti, nasce il tennis Open, aperto a dilettanti e pr
Lei non sa chi eravamo noi
editore: Mondadori
pagine: 118
"Era sempre così: che a un certo punto Paolo mi chiamava. Ovunque fossi, quando l'estate s'avvicinava, mi arrivava la sua telefonata, e c'era spesso da divertirsi. Mai una volta che fossi riuscito a prevedere quello che mi stava per proporre, neanche lontanamente, e questo era il bello di quel grande fantasista della vita che è Villaggio. C'era da divertirsi, sì, e anche un minimo di cui preoccuparsi. Ma quello che è successo nell'estate del 1982 supera ogni immaginazione e, ora che faccio mente locale su quel periodo, mi sembra quasi irreale che sia andata davvero così." Sembra di leggere una storia fantozziana doc, con Paolo Villaggio nella parte del megadirettore galattico del tempo libero e Adriano Panatta in quella del grigio impiegato obbligato ad assecondarne le iniziative più assurde. La differenza, in questo spumeggiante libro, è che è tutto vero, incredibile e molto divertente. "Lei non sa chi eravamo noi" è il racconto di un'amicizia profonda e sopra le righe fra due formidabili protagonisti degli anni Ottanta: il più grande tennista italiano di sempre e il più geniale artista comico di quel decennio. Da questo sodalizio tra fuoriclasse sono scaturite vacanze e imprese mirabolanti, viaggi improvvisi e improvvisati, pieni di incontri fortuiti con bizzarri sconosciuti, benevole truffe fatte e subite, sceneggiate teatrali per uscire da un'impasse, momenti di reale imbarazzo e di nessuna pietà, abbuffate di cibo e bevute da denuncia, con qualche sbadata volée sui campi da tennis...