Libri di C. Truzzi
Fai piano quando torni
di Silvia Truzzi
editore: Tea
pagine: 272
Margherita ha trentaquattro anni e un lavoro che ama
Fai piano quando torni
di Silvia Truzzi
editore: Longanesi
pagine: 272
Margherita ha trentaquattro anni e un lavoro che ama
Sui confini. Europa, un viaggio sulle frontiere
di Marco Truzzi
editore: Exòrma
pagine: 158
Un viaggio sui confini di un'Europa che vacilla, un racconto che non si limita alla cronaca dell'emergenza umanitaria
Europe around the borders. 2014-2016. Diario di viaggio sui confini dell'Europa
di Marco Truzzi
editore: Franco Cosimo Panini
pagine: 96
"Europe around the borders indaga il tema del confine
Un Paese ci vuole. Sedici grandi italiani si raccontano
di Silvia Truzzi
editore: Longanesi
pagine: 262
Cesare Pavese scriveva che "Un paese vuol dire non essere soli". Ma nella velocità dei cambiamenti, sociali e politici, nel frastuono della comunicazione incessante, non è facile trovare punti di riferimento che ci facciano sentire felicemente parte di un Paese. Allenare la memoria non è un esercizio comune: Silvia Truzzi ha incontrato per Il Fatto quotidiano sedici italiani con i capelli bianchi, che in queste pagine raccontando se stessi ci parlano del passato e del futuro dell'Italia, di impegno e politica, di quel che ci manca e di quello che, con negligente disattenzione, abbiamo perso. O che abbiamo dimenticato, magari per comodità. Viene così alla luce un ricchissimo patrimonio di cultura, saggezza e umanità che non può essere liquidato con il detestabile slogan della "rottamazione". Sedici grandi voci hanno ancora qualcosa di molto importante da dirci: Andrea Camilleri, Luciana Castellina, Guido Ceronetti, Pietro Citati, Gherardo Colombo, Massimo Fini, Vittorio Gregotti, Claudio Magris, Dacia Maraini, Piergaetano Marchetti, Piero Ottone, Giampaolo Pansa, Stefano Rodotà, Giovanni Sartori, Emanuele Severino, Gustavo Zagrebelsky. Prefazione di Massimo Gramellini.
Perché no
editore: Paperfirst
pagine: 204
"Marco Travaglio e Silvia Truzzi smontano a una a una le innumerevoli bugie che i riformatori spacciano da mesi a reti unificate e spiegano le ragioni del No in questo libretto di pronto intervento. Anzi, di pronto soccorso."
Non ci sono pesci rossi nelle pozzanghere
di Marco Truzzi
editore: Instar Libri
pagine: 230
Il mondo di Damian è diviso in due: zingari e non zingari, romane e gagi, dentro e fuori del campo alle porte di Correggio dove ormai da anni è stanziata la sua comunità. C'è Gioele che alleva pesci immaginari nelle pozzanghere, c'è nonno Roman che armeggia con la pipa e, tra un silenzio e l'altro, gli racconta di tempi remoti e luoghi lontani. Quando, un mattino di marzo, Damian si incammina verso il suo primo giorno di scuola, il confine tra le due realtà comincia a incrinarsi; e ci si mette anche la fortuna - la mitica fortuna zingara - che fa sì che due pubblicitari di passaggio scelgano proprio il padre di Damian, Erik, come protagonista della campagna promozionale di una nota marca di trapani elettrici, rendendolo lo zingaro più benestante della zona... Crescere, uscire dal campo e passare sempre più tempo tra i gagi, complici la scuola e il rapporto con la coetanea Elisa, si trasformano in una fuga dalle radici e nella ricerca di una nuova identità, per poi scoprire, a proprie spese, che voler essere altro da ciò che si è rappresenta una scommessa perdente in partenza. È questo il valore dei fogli ingialliti del diario che Roman lascia in eredità al nipote. Perché la memoria è qualcosa da custodire tenacemente dentro di sé: è il peso della nostra storia, e si potrà solamente raccontare.
Caffè Hal, Tel Aviv. Tutto quello che è successo al Signor T.B.
di Marco Truzzi
editore: Diabasis
pagine: 160
Uno strano incontro avvenuto in un locale di Tel Aviv gestito da un arabo. L'anonimo narratore, reduce da una scombussolata storia d'amore, si imbatte in un uomo misterioso, seduto solitario al tavolino, e decide - con una delle decisioni (apparentemente) improvvise che possono capitare a chiunque - di offrirgli da bere. Tutto questo si intreccia con la storia dell'allevamento più grande di asini dell'intera striscia di Gaza. Lo sfondo è quello del muro, odierno segno tangibile di una guerra - quella tra arabi e israeliani -apertasi quasi 5000 anni fa e puntualmente rinfocolata da numerosi interessi, compresi quelli del commercio internazionale di armi.