Libri di E. Gipponi
Le stagioni in movimento
editore: Rizzoli
pagine: 30
"Nuvole cupe, lampi abbaglianti, doccia di pioggia, tuoni assordanti
Grafica. Mirò, Braque, Chagall, Picasso, Morandi, Bacon e altri maestri del Novecento
di Tino Gipponi
editore: Skira
pagine: 152
Una pregevole antologia di opere grafiche, curata dal critico d'arte Tino Gipponi. Una raccolta di ampio respiro che testimonia la presenza dei più significativi esponenti dell'arte incisoria di rilevanza internazionale come Picasso, Braque, Chagall, Kandinskij, Miró, Dalí, Max Ernst e Bacon accanto ad artisti italiani di assoluto valore, quali Giacometti, Burri, Fontana, Vedova, Santomaso, Manzù. Le opere dei molti altri artisti esposti, con la singolarità delle personali poetiche, permettono di affrontare un percorso che, tra figure fondamentali di una tecnica tanto apprezzata fin dal Settecento, propone un viaggio nel mondo straordinario della stampa d'arte. Una selezione che, nella proposta dei percorsi di ricerca dei singoli maestri, rende giustizia a un'espressione artistica, quella dell'incisione, che vanta un proprio linguaggio autonomo, dopo essersi esonerata proprio nel Novecento da un ruolo sussidiario rispetto alla pittura, a lungo attribuitole. Così del resto dichiarava, emblematicamente, Roberto Longhi: "Almeno dai primi anni del Novecento l'arte è più sotto il segno dei grafici che dei pittori".
Il '900 a Villa Trecchi. La collezione Rosa Mazzolini. Catalogo della mostra (Maleo, 14 giugno-3 luglio 2008)
di Tino Gipponi
editore: Silvana
pagine: 96
La villa Trecchi di Maleo presso Lodi presenta una selezione di oltre sessanta quadri dei maggiori artisti del secolo passato - da De Chirico a De Pisis, da Campigli a Rosai, da Funi a Sironi, da Birolli e Migneco a Fontana e Capogrossi - provenienti dalla collezione Rosa Mazzolini. Occhio, mente, sensibilità e infine la frequentazione assidua dell'ambiente e degli artisti insieme agli approfondimenti dello studio, alla saggezza del dubbio e a qualche utile e provetto consiglio, tutto concorre alla crescita della competenza che è requisito comparabile a quello di conoscitore. Questa è stata l'avventura del collezionista medico Giovanni Battista Ettore Simonetti, di origine cremonese, con studio di proctologo a Milano insieme alla sorella Fede. Dal 1950 l'incontro con Domenica Rosa Mazzolini, collaboratrice infermiera, destinata a dividere con Simonetti non solo l'impegno di lavoro, ma soprattutto la grande passione per l'arte. Alla morte dei Simonetti diverrà erede della collezione, provvedendo poi lei stessa a integrarla per la sua parte. La collezione, giunta a circa 900 opere, oggi porta il nome di Rosa Mazzolini, che l'ha donata alla Diocesi di Piacenza-Bobbio.