Libri di G. Simoncelli
Stazioni remote
di Stefano Simoncelli
editore: Marcos y marcos
pagine: 308
«Il dialogo di Stefano Simoncelli con le sue amate creature invisibili prende avvio mezzo secolo fa, a Cesenatico, attorno all
Terra di conquista. Ambiente e risorse tra conflitti
di Maurizio Simoncelli
editore: Città Nuova
pagine: 159
Papa Francesco ha parlato di terza guerra mondiale a pezzi
Il collezionista di vetri
di Stefano Simoncelli
editore: Italic
pagine: 82
"Leggendo e guardando con attenzione Il collezionista di vetri di Stefano Simoncelli e Daniele Ferroni mi è accaduto di pensar
Il nostro Sic
editore: Rizzoli
pagine: 351
C'era una volta, tra la spiaggia con gli ombrelloni e la campagna dove si può imparare a guidare il trattore, un'officina piena di attrezzi e un pugno di bambini a cui piaceva andare forte con le minimoto. E tra questi ce n'era uno che voleva sapere il perché di tutte le cose, che amava il modo di correre di Eddie Lawson e Valentino Rossi e sognava di diventare un giorno come loro. E poi c'era un ragazzino che passava i pomeriggi a capire come funziona un motore, che la domenica cantava in macchina con babbo e mamma andando alle gare con la moto nel baule, che in trasferta all'estero si portava la piadina per le grigliate tutti insieme a fine gara e che cercava di far ubriacare le ragazze straniere su viale Ceccarini ma non sempre gli andava bene. E un giovane uomo che sulla moto ci stava un po' stretto ma che amava vincere. Non solo in pista ma anche a calcetto, a beach-volley, sugli sci, a biliardino, ovunque ci fosse della bagarre. E che aveva scelto una ragazza e quattro amici, sempre gli stessi, e cantava "Siamo solo noi" perché gli piaceva Vasco Rossi, ma anche "O surdato 'nnammurato e "Like A Rolling Stone". Un guerriero che con la squadra giusta sapeva fare miracoli e se c'era da prendersi a torte in faccia non si tirava mai indietro. Oltre duecento foto a colori, documenti di pista, memorabilia e scritti inediti. I primi giri in minimoto, le serate con gli amici, i rally: quattordici QR Code con video rari e divertenti. E un coro di trenta voci per raccontare Marco.
Prove del diluvio
di Stefano Simoncelli
editore: Italic
pagine: 141
"Qualcuno ha telefonato in piena notte, mi cercava, ma non ho fatto in tempo e nella cornetta, tra un tu tu e l'altro, mi è se
Hotel degli introvabili
di Stefano Simoncelli
editore: Italic
pagine: 160
"Nelle notti di burrasca lo si può vedere mentre lampeggia con una torcia elettrica incomprensibili segnali luminosi lungo la
Zara. Due e più facce di una medaglia
di Simoncelli Paolo
editore: Le Lettere
pagine: 140
Il 21 settembre 2001 il presidente della Repubblica Ciampi firmava il decreto di conferimento della medaglia d'oro al valor mi
L'epurazione antifascista nei licei. Cronache di una controversa «ricostruzione»
di Simoncelli Paolo
editore: Le Lettere
pagine: 376
Il volume affronta il conto da saldare all'alta cultura italiana espressasi durante il fascismo nelle due Accademie, d'Italia
«Non credo neanch'io alla razza». Gentile e i colleghi ebrei
di Paolo Simoncelli
editore: Le Lettere
pagine: 238
I rapporti di stima e di amicizia tra Gentile e molti colleghi ebrei si intensificano dopo le leggi razziali. Il ricorso a Gentile per consiglio, per aiuto, non rimane vano. Gentile incontra Mussolini a palazzo Venezia la sera del 29 agosto 1938. Testimonierà di avergli detto ben chiaro di non credere alla razza. Procederà a protestare col duce e ad aiutare i colleghi ebrei; e non solo privatamente. Ripetute e pubbliche le sue prese di posizione antirazziali. L'ampia documentazione inedita raccolta, dagli epistolari agli atti d'ufficio presso i ministri dell'Educazione nazionale e della Cultura popolare, Bottai e Pavolini, dimostra la gamma varia ma costante di interventi a sostegno di intellettuali ebrei, noti e meno noti che vedono in Gentile il loro unico sostegno. Emerge per contro l'amara constatazione dell'opportunismo anche antisemita, il coro pubblico di non richiesto sostegno razzista di ben altri e insospettabili esponenti della cultura italiana, poi corsi nel dopoguerra a "cancellare le tracce" del loro vergognoso comportamento.
Diobò che bello!
editore: Mondadori
pagine: 138
Chi ha la passione dei motori lo sa: c'è sempre un giro di pista da fare. E quando la pista non c'è, basta inventarsela. Così Marco Simoncelli Campione del Mondo delle 250 ci porta sulle colline romagnole da cui, ancora bambino, scendeva in bici e senza mani, oppure nelle vie centrali di Riccione dove si divertiva a fare lo slalom a tutta birra fra i bagnanti estivi con la sorellina di due anni: lui sui roller, lei dentro la carrozzina. Apre la porta della Cava, luogo mitico per i motosuonati, dove i piloti professionisti - fra cui anche Valentino Rossi - e semplici appassionati si sfidano tutto l'anno per allenarsi a guidare in condizioni estreme, per poi finire a cena tutti insieme, con pane, salame e vino generoso. Quando Simoncelli diventa un pilota professionista, il suo racconto ci porta sui circuiti di tutto il mondo dove, fra pole position, drittoni in fondo al rettilineo, vittorie e delusioni, si respira un'aria per nulla viziata dai gas di scarico. Leggere oggi le sue parole commuove ma soprattutto ancora diverte il lettore, incantato dalla vitalità di questo ragazzo pieno di talento, allegria, voglia di vincere e valori sportivi che, anche quando è diventato un super professionista, non ha mai smesso di essere quel ragazzino che scapicollava giù dalle colline di Coriano a tutto gas.
Sergio Maldini
Biografia della nostalgia
di Simoncelli Paolo
editore: Marsilio
pagine: 310
Biografia di un letterato nascosto condotta su documentazione nascosta