Libri di L. Fusari
Andate ad annunciare ai miei fratelli. Commenti al vangelo anno A
di Giuseppe Fusari
editore: Velar
pagine: 96
La lettura dei testi omiletici qui proposti, che accompagnano il percorso liturgico domenicale e festivo dell'Anno A, può arri
Il problema del potere
di Angelo Fusari
editore: Europa Edizioni
pagine: 432
Questo lavoro nasce da una domanda ineludibile: comprendere appieno ciò che il potere è stato, è e si appresta a essere all'in
Quello che non siamo diventati
di Tommaso Fusari
editore: Mondadori
pagine: 262
«Andrà tutto bene, Michael
Tempi duri per i romantici
di Tommaso Fusari
editore: Mondadori
pagine: 203
Stefano ha ventidue anni e una vita tranquilla
Psicologia del senza. Nuovi modelli di consumo, nuovi consumatori e prodotti «senza»
editore: San Paolo Edizioni
pagine: 144
Perché consumiamo sempre più cibi "senza- (zuccheri, grassi, olio di palma, conservanti
Storia di Brescia. Dalle origini ai giorni nostri
di Giuseppe Fusari
editore: Biblioteca dell'Immagine
pagine: 236
Chi viene a Brescia per la prima volta (e non è raro perché non è una delle mete preferite dal turismo di massa) rimane stupit
La felicità ha il sapore della salute
editore: Slow Food
pagine: 400
La via della longevità attraverso scienza e cucina è un percorso che ci regala salute e felicità
Ero prigioniera
di Mariagrazia Fusari
editore: Il margine
pagine: 224
Una voce ammutolita. Un corpo inchiodato alla carrozzina. Una bambina segnata fin dalla nascita dall'asfissia e da un grave danno neuromotorio, considerata per anni irrecuperabile. E poi, finalmente, qualcuno pensa di darle un computer speciale affinché si possa esprimere. Così Mariagrazia Fusari rinasce e comincia a liberarsi dalla prigionia della sua invalidità e dell'incomprensione. L'autobiografia di Mariagrazia Fusari è una storia vera che appassiona come un romanzo: la disperazione, la solitudine, cure dolorosissime affrontate nella speranza di guarire, di diventare "normale", e poi rivelatesi gli inganni di medici senza scrupoli. La fatica quotidiana di convivere con un corpo che non ti obbedisce, le frustrazioni dei primi anni di scuola, gli schiaffi dei pregiudizi, il dolore per la morte del papà quand'è ancora piccola. Finché insegnanti e operatori più attenti scoprono l'intelligenza di Mariagrazia e le danno lo strumento per raccontarsi: il computer. E lei rinasce, si libera. Scrivendo in prima persona, battendo sul computer - con enorme fatica e incredibile perseveranza - un tasto e una lettera alla volta con un solo pollice, Mariagrazia Fusari, oggi trentasettenne, ha narrato la sua vita "diversa" e a quale prezzo ha saputo scalare la montagna della sua disabilità e acquistare la dignità di persona diversamente abile ma ugualmente capace di arrabbiarsi, di lottare e di sorridere.