Libri di L. Gaeta
L'urbanistica italiana nel mondo. Contributi e debiti culturali
editore: Donzelli
pagine: 301
In un campo planetario, sempre più urbano e interconnesso, il confronto tra le culture della pianificazione e della progettazione urbanistica converge sui temi ispirati dalla coscienza dei limiti dello sviluppo. La ricerca di soluzioni adatte a problemi di scala e intensità sempre maggiore muove però da tradizioni e culture radicate nei rispettivi campi nazionali. La mobilità internazionale delle conoscenze e delle intelligenze attraverso le reti accademiche e quelle professionali stimola il reciproco apprendimento, frutto talvolta anche di fertili incomprensioni e di scomode convivenze. Per queste ragioni è importante cogliere appieno l'originalità e la reciproca influenza delle matrici che contribuiscono al discorso contemporaneo sul governo del territorio. La Società italiana degli urbanisti presenta gli esiti di un ampio dibattito sui modi e le forme del confronto tra la nostra cultura urbanistica, sviluppata nelle scuole di architettura e di ingegneria civile e ambientale contraddistinta dalla forte attenzione alle forme dello spazio insediativo -, e le altre culture del sempre più vasto orizzonte col quale interagiscono i nostri saperi, le pratiche professionali, la didattica e la ricerca scientifica. Lo spirito che anima i contributi qui presenti è quello di apertura allo sviluppo disciplinare oltre i confini nazionali in uno scambio reciproco e circolare di saperi.
Prima di tutto il lavoro. La costruzione di un diritto all'Assemblea Costituente
editore: Ediesse
pagine: 430
Il libro propone una rilettura degli atti dell'Assemblea Costituente relativi alle norme lavoristiche della Costituzione, tentando di capire perché si arrivò proprio a quel testo, le alternative che furono proposte, le parti politiche e le ideologie che scesero in campo e, infine, gli scenari che si sarebbero potuti aprire se la norma "vera" fosse stata un'altra. I contributi, di taglio ricostruttivo, ridanno così voce ai costituenti, riscoprendo idee, obiettivi, passioni, aspettative. Dal 2013 nessuno di essi è più in vita. Questo libro è anche un tributo alla loro attività, portato con il dovuto rispetto ma con altrettanto dovuta attenzione scientifica. Facendoli tornare a parlare, dai più illustri "padri della Patria" ai tanti giovani che poi sarebbero diventati famosi, fino ai tantissimi sconosciuti che ora hanno al più una strada intitolata al loro paese, emerge un diritto del lavoro come non lo abbiamo mai visto, fatto di incertezze ma anche di speranze, di conflitti ideologici e politici ma anche di spinte al "compromesso" per un Paese da costruire, che si voleva consegnare solido alle generazioni future, scrivendo una Carta fondamentale in grado di resistere alle insidie del tempo. Gli autori, tutti legati - nel passato o nel presente - alle cattedre di Diritto del lavoro dell'Università di Siena, sono: F. Borgogelli, G. Calvellini, N. Castelli, S. Chellini, A. Ebreo, C. Faleri, B. Fiorai, L. Gaeta, A. Giovannelli, F.Z. Khouribech, L. Lazzeroni, A. Loffredo, M. Lombardi...
Storia dello Stato sociale
di Gerhard Ritter
editore: Laterza
pagine: 334
Pochi temi sono stati tanto cruciali e controversi nella storia del XIX e del XX secolo come il cosiddetto 'Welfare State', per molti versi uno dei momenti fondanti della nuova identità dello Stato moderno. In questa edizione italiana, Ritter ne ricostruisce il percorso di formazione e di sviluppo spingendo la sua analisi fino agli esiti più recenti, mentre nel capitolo finale due studiosi italiani, Gaeta e Viscomi, forniscono una lettura specifica della vicenda dello Stato sociale nel nostro paese.