Libri di L. Resta
Ripartire dalla conoscenza. Dalle aule svuotate dal virus alla nuova centralità dell'Università. Dialogo con Ferruccio de Bortoli
di Ferruccio Resta
editore: Bollati Boringhieri
pagine: 160
L'idea che sta all'origine di questo libro-intervista è la volontà di lasciare una testimonianza intorno al momento più dramma
La logica dell'incertezza. Incontri ravvicinati con i paradossi della probabilità
editore: Hoepli
pagine: 176
Il calcolo delle probabilità può aiutare molto nelle piccole e grandi scelte della vita e già Cicerone invitava ad affrontare
«Perché questo spreco?» (Mc 14,4). La passione di Gesù secondo il Vangelo di Marco
di Paola Resta
editore: Centro Ambrosiano
pagine: 40
«Perché questo spreco?»: sono le parole che troviamo, piene di sdegno e ira, nel racconto che introduce la narrazione della pa
Abolire il carcere. Una ragionevole proposta per la sicurezza dei cittadini
editore: Chiarelettere
pagine: 192
Non è una provocazione
Le persone e la famiglia
editore: Utet Giuridica
pagine: 430
Dal momento della pubblicazione della prima edizione del presente volume sono trascorsi tredici anni: anni connotati da una co
La passione dell'impossibile. Saggi su Jacques Derrida
di Caterina Resta
editore: Il Nuovo Melangolo
pagine: 233
Che si tratti della questione del segreto o del tema della morte, sempre intrecciato a quello della vita; che si affronti il problema dell'economia, legge del proprio e dell'appropriazione, e della ex-appropriazione che la decostruisce, o ci si interroghi sulla traduzione, sempre, al tempo stesso, necessaria e impossibile; che si vada alla ricerca di un'altra politica, al di là dell'orizzonte degli Stati-nazione e della logica della sovranità, o si tenti di decostruire il "principio di potere" che ne alimenta il fantasma, il pensiero di Derrida sembra invitarci a muovere un passo al di là del possibile, verso un im-possibile che non ha nulla di negativo, a partire dal quale la decostruzione si afferma come passione dell'impossibile.
Non sono razzista, ma. La xenofobia degli italiani e gli imprenditori politici della paura
editore: Feltrinelli
pagine: 150
Gli italiani sono razzisti? Ovviamente no: nessuna categoria può essere definita come un blocco unico e omogeneo e, dunque, ca
Diritto privato. Una conversazione
editore: Il mulino
pagine: 250
Nell'attuale diritto privato, oltre alla «costituzionalizzazione» e alla europeizzazione, si sono affacciati nuovi settori, co
Le regole della fiducia
di Resta Eligio
editore: Laterza
Dalla comunicazione pubblica al linguaggio della vita quotidiana, la fiducia è tornata ad essere un punto di riferimento: si c
11 settembre: attentato alle libertà? I diritti umani dopo le Torri Gemelle
di Federica Resta
editore: Edizioni dell'Asino
pagine: 268
Dopo l'11 settembre in molti paesi democratici c'è stata una stretta sulle libertà civili e i diritti: in nome della lotta al terrorismo sono state introdotte norme che limitano le libertà fondamentali. In questo lavoro viene passato in rassegna l'insieme dei provvedimenti liberticidi e antidemocratici entrati in vigore dopo l'11 settembre negli Stati Uniti, in molti paesi occidentali, e in particolare in Italia, e si analizza la trasformazione dello stato di diritto sotto il peso della costruzione di una sicurezza in cui vengono criminalizzati "gli altri" come nemici (immigrati, islamici e dissenzienti, oppositori) in nome di una "democrazia securitaria" che perde sempre di più i suoi fondamenti garantisti e liberali.
La bomba di Firenze
di Silvia Resta
editore: Infinito Edizioni
Firenze, via dei Georgofili, notte fra il 26 e il 27 maggio 1993
Stato mondiale o «nomos» della terra. Carl Schmitt tra universo e pluriverso
di Caterina Resta
editore: Diabasis
pagine: 140
A distanza ormai di quasi sessanta anni dalle pagine dedicate da Schmitt al Nomos della terra, la «grande antitesi della politica mondiale» tra pluriverso e universo, lungi dall'aver trovato soluzione, è divenuta, semmai, di ancor più scottante attualità con il sopraggiungere dell'età globale. Pur con tutti i suoi limiti intrinseci, la teoria schmittiana dei grandi spazi ha l'indubbio merito di porre l'accento sulla necessità di pensare a un pluriverso in grado di contrastare le spinte universalistiche della potenza imperiale di turno, oltre a smascherare il carattere ideologico dell'attuale "umanitarismo". Tuttavia, oltre l'antitesi schmittiana tra universo e pluriverso, se davvero si vuole fugare lo spettro di un Impero universale o quello, altrettanto minaccioso, di una guerra civile mondiale, nell'epoca della globalizzazione universo e pluriverso non sono i termini di un'alternativa, ma vanno pensati insieme. Solo una politica dell'ospitalità può ispirare il pluriverso di una confederazione di grandi spazi, i quali si riconoscono nell'universale con-vivenza che consente a ciascuno di scoprire quell'estraneo che è e quell'ospite che è chiamato a diventare.