Libri di M. Alessandrini
Frammenti sull'arte
di Edvard Munch
editore: Abscondita
pagine: 160
"Edvard Munch (1863-1944) è stato troppo spesso consegnato al mito di « artista dell'angoscia», di «artista dell'urlo», sempre
Frammenti sull'arte
di Edvard Munch
editore: Abscondita
pagine: 150
"Edvard Munch (1863-1944) è stato troppo spesso consegnato al mito di «artista dell'angoscia», di «artista dell'urlo», sempre
Scritti, poesie, lettere
di Dante Gabriel Rossetti
editore: Abscondita
pagine: 140
"Più di molti artisti - e di ogni vero artista - Dante Gabriel Rossetti ha inscritto nei propri dipinti un'estetica di cui cos
Frammenti sull'arte
di Edvard Munch
editore: Abscondita
pagine: 130
"Edvard Munch (1863-1944) è stato troppo spesso consegnato al mito di « artista dell'angoscia», di «artista dell'urlo», sempre
Edvard Munch
editore: Abscondita
pagine: 144
Negli ultimi decenni, grazie all'instancabile lavoro della critica, l'arte di Munch ha rivelato una pluralità di aspetti, tali da trasformarla da "urlo" in parola, da angoscia inarticolata a discorso compiuto. Tuttavia questo processo, lungi dall'approdare a una visione compiuta del corpus artistico, ne ha svelato la sostanziale inesauribilità di significati. Infatti, in virtù di questa incessante donazione di senso, i lavori dell'artista norvegese appaiono come un prisma dalle mille facce, un enigma, al pari degli stati d'animo a essi sottesi. Per tentare di scioglierlo, riteniamo inevitabile prendere le mosse dalla più classica delle equazioni, quella tra malattia mentale e creatività, tra sofferenza esistenziale e produzione artistica.
Tiziano
di André Chastel
editore: Abscondita
pagine: 107
"La vita, la lunga vita di Tiziano cerca e trova un 'finale' inaudito e straziante. Questo pittore della vitalità e del sapore del mondo può congedarsi solo in una sorta di grande incendio. Consuma il suo tesoro di forme, la sua stessa arte, in ciò che si deve definire un rogo fiammeggiante. Aveva sempre amato il rosseggiare dei crepuscoli. Ma a questa predilezione si aggiungono ora, sempre più spesso, incomprensibili incendi in lontananza. Niente di più commovente, di più doloroso di queste notti in cui le cose bruciano, di questo consumarsi delle cose e degli esseri. Quando Tiziano si spinge fino in fondo, come nella 'Pastorale' di Vienna, nel 'Marsia', nella 'Pietà', l'intera composizione è invasa dalle fiamme e dal fuoco. Come nell'ultimo Rembrandt, che tanto doveva a Tiziano, l'universo fiammeggia e il pittore vi assapora il suo stesso rogo."
Le chiavi nel pozzo
di Lorenzo Viani
editore: Edizioni ETS
pagine: 335
Ultima opera di Lorenzo Viani (1882-1936), artista irregolare ed eclettico, "Le chiavi nel pozzo" è un originalissimo inno all
Il complesso di Edipo. Il concetto chiave della psicoanalisi
di Juan D. Nasio
editore: Magi Edizioni
pagine: 127
Sintetico, estremamente delucidante, il volume propone una gestione innovativa di un concetto che da sempre appare troppo arti
Storia della schizofrenia
di Jean Garrabé
editore: Magi Edizioni
pagine: 381
Ogni cultura sceglie malattie in cui la sofferenza fisica o psichica appare particolarmente terribile, in modo da farne le rappresentazioni simboliche delle paure fondamentali dell'essere umano: paura di morire e paura di perdere la ragione. Il nome stesso di queste malattie finisce per diventare il tramite metaforico utilizzato per significare l'innominabile, la morte e la follia. Il XX secolo è stato, dal punto di vista della storia culturale della follia, il secolo della schizofrenia. Il libro di Garrabé la descrive parlando non solo di segni e di sintomi, ma di figure e biografie di psichiatri e di pazienti, attraversate da correnti filosofiche e scientifiche, da tensioni individuali, intrafamiliari, collettive. Tutto ciò non costituisce, così come potrebbe sembrare, un elegante esercizio di storia delle idee, bensì un modo di fare psicopatologia, cogliendo nella schizofrenia la sua natura ampia e mutevole, la natura del processo interattivo tra psichiatri e pazienti e, attraverso tale interazione, la natura del processo interattivo tra fattori più vasti: familiare, culturale, politico e sociale.
Le strutture inconsce del segno pittorico. Pittura e psicoanalisi, surrealismo e semio-analisi
di Jean-Tristan Richard
editore: Magi Edizioni
pagine: 194
Freud è stato il primo ad essere attratto dalla possibilità di un'interpretazione psicoanalitica delle creazioni letterarie e pittoriche. Successivamente, l'applicazione del metodo psicoanalitico alle arti figurative ha dato luogo a modelli di comprensione molto diversificati. In questo testo l'autore argomenta e illustra i maggiori apporti della psicoanalisi contemporanea all'opera d'arte, e articola il discorso sugli assi teorici della semiologia, invitando a riesaminare alcune opere tra le più celebri dei pittori surrealisti. Un'inedita linea di indagine, al fine di cogliere nuovi aspetti della sintassi figurativa e del suo potere.
Il silenzio in psicoanalisi
editore: Magi Edizioni
pagine: 268
"Il silenzio è sempre presente in una seduta di analisi e i suoi effetti sono altrettanto decisivi di una parola effettivamente pronunciata. Che si tratti del silenzio del paziente o di quello dello psicoanalista, di un silenzio cronico e effimero, di un silenzio di resistenza o di apertura all'inconscio, esso costituisce un fatto analitico di primaria importanza nello svolgimento della cura. Saper non dire nulla quando l'occasione lo richiede, è in definitiva un modo di ricordare, meglio ancora, di mostrare il silenzio della psiche. Tacere, quando occorre, significa riconoscere che l'inconscio è innanzitutto un discorso senza parole." (J.-D. Nasio)