Libri di M. Fiumanò
Masochismi ordinari
di Fiumanò Marisa
editore: Mimesis
pagine: 152
Sulle tracce di Freud e Lacan l'autrice indaga sul masochismo comune, quello che riguarda tutti: inermi alla nascita, sottomes
Tracce veloci di un writer. Roma Europa New York
di Fiumanò Mc Giaime
editore: Lampi di stampa
pagine: 251
Tracce veloci di un writer è il racconto artistico e fotografico di Mc Giaime e di una generazione di writers attiva a Roma negli anni 1988/1998. Una selezione di circa 800 foto scattate da Mc Giaime che ci presentano il mondo cromatico urbano con un'inesauribile varietà di graffiti straordinari su muri, metropolitane, treni, furgoni e bus. I progetti notturni con gli amici delle crew romane per pezzi "End to end" impegnativi e rischiosi. E poi in giro per l'Europa in divertenti viaggi inter-rail. Parigi, Basilea, Amsterdam, Londra, Zurigo, New York. Sono immagini di atmosfere, colori e luci di città e periferie, spazi angusti, edifici curiosi, dettagli di vita quotidiana, intercettati dall'umanità di un graffito, che ci fanno meglio comprendere la comunicazione creativa metropolitana e la contaminazione dei linguaggi contemporanei. Opere artistiche e angoli metropolitani di un tempo culturale e sociale ormai lontano, disegni e luoghi cambiati e forse scomparsi, portati alla ribalta dello spettatore per coinvolgerlo felicemente.
L'inconscio è il sociale. Desiderio e godimento nella contemporaneità
di Marisa Fiumanò
editore: Mondadori bruno
pagine: 162
Il mito delle Danaidi, condannate da Giove a riempire perennemente una botte dal fondo bucato, è evocato da Lacan per definire la natura paradossale del godimento (jouissance), mai sufficiente a colmare il nostro corpo che ne è sempre alla ricerca. Il godimento ci attraversa incessantemente come un flusso inarrestabile. Come governarlo? Come arginare le sue derive, i suoi eccessi, la dipendenza da ciò che lo produce? Con continuo riferimento alla lezione lacaniana, questo saggio esplora le difficoltà e le modalità del godimento nelle nostre società democratiche e liberali, egualitarie e individualiste, sessualmente disinibite. In realtà sofferenti, prive di legami identitari e di referenze simboliche, seppure attraversate da segnali di controtendenza. Alla base dell'indagine si situa l'aforisma di Lacan che dà il titolo al libro: "l'inconscio è il sociale". La logica del "discorso del capitalista" risulta insostenibile e abolisce il soggetto, affermava Lacan all'inizio degli anni settanta, e alla fine non può che produrre degli anticorpi. La psicanalisi è l'anticorpo per eccellenza, perché sostiene la centralità del soggetto, il suo desiderio e un legame sociale che sia con essi compatibile.