Libri di M. G. Cavallo
Virus. Catastrofe e solidarietà
di Slavoj Zizek
editore: Ponte alle Grazie
pagine: 224
Dal febbraio al luglio del 2020, Slavoj Zizek ha seguito giorno per giorno l'inedita crisi pandemica, che ha radicalmente modi
Stupro. Storia della violenza sessuale dal 1860 a oggi
di Joanna Bourke
editore: Laterza
pagine: 600
I racconti e le immagini della violenza, soprattutto sessuale, ci sommergono. I romanzi indugiano volentieri su eroine "sedotte" contro la propria volontà; un film americano su otto contiene una scena di stupro; a partire dagli anni Ottanta le storie di violenza e aggressione hanno lentamente conquistato un posto centrale nei reportage giornalistici. Eppure non conosciamo il numero reale di donne (o uomini) vittime di violenza sessuale. La verità è che lo stupro sfugge alla notazione statistica: numerose aggressioni non vengono nemmeno riportate alle autorità e meno del 5 per cento di quelle denunciate finisce con una condanna. I numeri spaventosi non devono intimidire: se vogliamo analizzare il flagello della violenza sessuale dobbiamo puntare uno sguardo gelido sui colpevoli e smontarne i meccanismi emotivi. È quanto fa Joanna Bourke in queste pagine. Attingendo agli studi di criminologi, giuristi, psicologi e sociologi, servendosi delle narrazioni di violenza rilasciate da vittime e aggressori inglesi e americani dalla metà dell'Ottocento a oggi e di come quei racconti sono cambiati nel tempo, combattendo con la definizione di stupro e stupratore, di consenso e coercizione, l'autrice scava nelle "motivazioni" che portano un individuo a scegliere la violenza: "Al centro di questo libro c'è lo stupratore e non la vittima. Se la categoria dello stupratore viene demistificata, la violenza sessuale non sembrerà più inevitabile. Stupratori non si nasce, si diventa.
Il fascino oscuro della guerra
di Chris Hedges
editore: Laterza
pagine: 210
La guerra inebria, dà un obiettivo, una motivazione, una soluzione: Chris Hedges la conosce bene. Per il "New York Times" è stato nei Balcani, in Medio Oriente, in America Centrale e ciò che ha visto lo ha sconvolto: amici, nemici, colleghi intossicati e quasi drogati dallo scontro. Partendo dai classici, da Omero a oggi, in questo libro Hedges affronta una triste verità e un mito antico: il legame d'amore fra gli uomini e la guerra, l'attrazione fatale tra il rischio e la gloria, la seduzione della battaglia e la perversione del conflitto.
Fratelli in guerra. I Kennedy, i Castro e l'omicidio politico
editore: Cairo Publishing
pagine: 638
L'assassinio di John F. Kennedy, trentacinquesimo presidente degli Stati Uniti, fu l'evento più sconvolgente degli anni Sessanta, un punto di non ritorno per la storia americana. Dopo Dallas, l'omicidio politico entrò nel Dna del paese. Fu anche l'avvenimento che mutò in modo drastico il corso della Guerra fredda. John e Robert Kennedy, avatar del privilegio americano, incarnazioni delle speranze di una generazione, fronteggiavano Fidel e Raul Castro, riformisti il cui esperimento utopico stava naufragando nella violenza. Tra loro, come una scheggia impazzita, Lee Harvey Oswald, uomo mediocre e confuso, che con tre colpi di fucile a Dallas avrebbe cambiato la Storia. Questi cinque uomini, legati da vincoli insospettabili eppure profondi, scrissero insieme una delle pagine più tragiche e misteriose del XX secolo. Nella migliore tradizione del giornalismo investigativo, Russo e Molton hanno dato una nuova, inquietante versione dell'assassinio Kennedy, delle sue vere radici, delle sue lunghissime ripercussioni. Il risultato è una cronaca incalzante che dà conto delle vere motivazioni del gesto di Oswald, della guerra internazionale di spie, delle informazioni su cui Cuba, l'Unione Sovietica e la Cia hanno mantenuto un silenzio tombale per quasi cinquant'anni.