Libri di M. Gabriele
Il libro degli emblemi. Secondo le edizioni del 1531 e del 1534
di Andrea Alciato
editore: Adelphi
pagine: 821
Il connubio tra immagini e parole, oggi così pervasivo, ha in realtà una storia ben più antica di quel che si tende a credere, e nobili progenitori tanto celebrati in passato quanto ignorati o trascurati dal presente. Tra questi è da annoverare Andrea Alciato, erudito, umanista, "austero e insofferente" giurista ricordato tra i numi tutelari della gloriosa università di Pavia. Il suo "Emblematum liber" (1531), galleria di situazioni umane trasfigurate in metafore, doveva trasmettere - similmente agli ""Adagia" di Erasmo da Rotterdam, suo corrispondente - un patrimonio di saggezza e moralità facendo ricorso anche all'efficacia del mezzo iconografico. Divenne invece l'archetipo di un genere di letteratura che non solo conobbe successo in Europa fin dalla sua nascita, quasi cinquecento anni fa, ma esercitò un influsso sbalorditivo, tanto da costituire la chiave che dà accesso a molta parte dell'arte e della letteratura successive.
Hypnerotomachia Poliphili (rist. anast. 1499)
di Francesco Colonna
editore: Adelphi
pagine: 1789
Sono trascorsi 500 anni da quando il veneziano Aldo Manuzio pubblicò questo sfuggente romanzo, ritenuto il più bel libro della