Libri di M. Piva
Le componenti impulsive della condotta. Tra imputabilità, (pre)colpevolezza e pena
di Daniele Piva
editore: Jovene
pagine: 528
Il silenzio e lo spazio
di Antonio Piva
editore: Mimesis
pagine: 61
Il testo affronta alcuni temi legati al silenzio in rapporto allo spazio architettonico, temi e problemi che riguardano la com
Percorsi artistici per bambini. Esplorare l'arte nella scuola dell'infanzia e primaria
editore: Audino
pagine: 110
La disciplina Arte e Immagine è oggi giustamente posta fra le chiavi di accesso a una efficace educazione olistica dell'alliev
Uccidere senza odio. Pedagogia di guerra nella storia della gioventù cattolica italiana (1868-1943)
di Piva Francesco
editore: Franco Angeli
pagine: 320
Virilità - guerra - "bella morte": associato alla giovinezza a partire dalle guerre della rivoluzione francese e consolidato i
L'animale notturno
di Andrea Piva
editore: Giunti Editore
pagine: 368
Fare un sacco di soldi, a tutti i costi. Vittorio non ha dubbi: è questo l'unico modo di sfuggire al grigiore della sua vita attuale. Sceneggiatore appassionato e idealista, a soli trent'anni è già riuscito sia a sfondare che a clamorosamente fallire; d'altronde l'avere rotto il naso al regista con cui lavorava con profitto non è certo un bel biglietto da visita per i produttori, e oggi la sua carriera è decisamente in stallo. Nel disperato tentativo di cambiare corso alle cose, in un sussulto di ambizione e follia Vittorio decide di investire tutti i suoi risparmi nell'affitto di un sontuoso appartamento in pieno centro a Roma: perché si sa, per diventare ricchi bisogna innanzitutto cominciare a comportarsi da ricchi. Così, tra donne, alcol, droga e passeggiate con il naso all'insù in una Roma dalla bellezza che stordisce, il bisogno di soldi diventa presto una drammatica urgenza. Ed è proprio quando sta per rassegnarsi una volta per tutte al fallimento economico che Vittorio si imbatte nel senatore, un ricco ultraottantenne ieratico e sapiente con l'ossessione del gioco d'azzardo. Accordandogli un lauto compenso, il senatore si servirà di lui per accedere al mondo dei casinò online, che gli è vietato dalla figlia, preoccupata di vederlo rovinarsi come quando da giovane sperperava fortune in giro per il mondo. Ma soprattutto il senatore inizierà Vittorio, uomo di lettere e non di numeri, ai segreti della statistica e della matematica probabilistica. È il 2006, e il Texas Holdem, una variante spettacolare del nostro poker, sta prendendo piede in tutto il mondo: Vittorio, che ne ha sempre avuto la passione, ha adesso uno strumento formidabile per addomesticare la bestia. O forse per finirle più agevolmente in pasto? Un romanzo anomalo e sorprendente, profondo e leggero a un tempo, ricco di umorismo, di intelligenza, di azione, di stile, di personaggi, di frustrazione, ma anche di speranza e tensione ideale. In una parola, di vita.
Pergamene del monastero milanese di Sant'Apollinare (1204-1263)
editore: Vita e pensiero
pagine: 516
Fondato agli inizi del Duecento, il monastero di Sant'Apollinare di Milano fu, fin dalle sue origini, tra i centri nevralgici
Oltre l'architettura
L'ultima pioggia
di Piva Antonio
editore: Gangemi
pagine: 173
C'è da rifare il tetto
Il romanico nelle Marche
di Paolo Piva
editore: Jaca Book
pagine: 264
Un'introduzione storica e artistica tratta l'evoluzione del Romanico nella Regione. Vengono spiegate anche le influenze e gli ambienti culturali, monastici, diocesani e civili che lo hanno promosso. Le Marche sono formate da una serie di vallate quasi parallele che dalla dorsale appenninica raggiungono l'Adriatico. Il volume percorre le Marche da Nord a Sud, vallata per vallata, città comprese, descrivendo le costruzioni romaniche. Prima viene tracciata la storia del monumento, poi si prosegue con l'analisi dell'architettura e di sculture e affreschi, laddove presenti. Da San Leo, oggi amministrativamente in Emilia Romagna, ad Ascoli Piceno, passando per capolavori assoluti come l'Abbazia di Portonovo sul Mare o San Ciriaco ad Ancona, si può vedere una ricchezza architettonica e artistica che per molti lettori sarà una scoperta.
Storia di Leda. Da bracciante a dirigente di partito
di Francesco Piva
editore: Franco Angeli
pagine: 304
Bracciante della bassa Emilia, priva di mezzi e di istruzione, Leda Colombini è una donna che agli inizi degli anni Cinquanta del secolo scorso arrivò ai vertici della Federbraccianti e negli organismi direttivi del Partito comunista; un percorso scandito in seguito da altre tappe prestigiose, come l'elezione al Parlamento per tre legislature. Il volume ricostruisce il suo itinerario formativo, intrecciando la memoria della protagonista con un'accurata analisi dei contesti in cui si trovò ad operare. Emerge così lo spaccato di una moltitudine di lavoratrici dei campi, dalle "celebri" mondine del Nord alle neglette raccoglitrici del Sud: doppio lavoro, migrazioni, disuguaglianze con gli uomini, lotte per l'occupazione, salario, assistenza. Parallelamente il libro racconta l'evoluzione di Leda: come una scuola di partito le offrì coordinate teoriche, tirocini sul campo e cercò di forgiarne il carattere; come due leader colti e appassionati - Luciano Romagnoli e Ruggero Grieco - seppero accompagnarla al ruolo. Si delinea così la vocazione pedagogica che i grandi partiti di massa seppero esercitare in quegli anni nei confronti della base, consentendo anche a donne e uomini in fondo alla scala sociale di diventare dirigenti.
Oltre il deserto "... parlerò al suo cuore" (Osea 2,16). Commento liturgico-pastorale al Vangelo di Luca. Anno C
di Lorenzo Piva
editore: San Paolo Edizioni
pagine: 304
"Una chiesa che dimentica i suoi martiri non è degna di vivere" (Mgr. Pedro Casaldàliga, vescovo di São Félix, Brasile). La Chiesa ha un debito di gratitudine verso quei missionari che, lasciata la propria terra, sono stati testimoni miti, ma audaci del vangelo. Questo il fil-rouge che accompagnerà i commenti alla Parola dell'Anno C, dedicato all'evangelista Luca. I tempi e i luoghi del loro estremo sacrificio sono diversi, come pure i nomi dei loro carnefici, ma le ragioni della loro condanna capitale sono simili: l'avversità al vangelo e il disprezzo della fede. Nessuno di loro nasce eroe: "Ho paura" ha confessato in tutta onestà padre Egidio Ferracin, missionario in Uganda, dopo essere scampato a un'intimidazione -, "perché la parte dell'eroe non mi si addice". "Come granellini di sale lasciamoci gettare da Gesù dove egli vuole, per spargere il suo sapore e non i nostri profumi" (don Andrea Santoro, martire in Turchia).