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Libri di P. Hackett

Popism

editore: Feltrinelli

pagine: 384

"Questa è la mia personale prospettiva del fenomeno pop a New York negli anni sessanta
25,00

Pop. Andy Warhol racconta gli anni Sessanta

editore: Meridiano zero

pagine: 348

Indipendentemente dal valore che si vuole attribuire a Andy Warhol come artista, il suo vero ruolo è stato quello di profeta. In Pop questo inquietante personaggio dai capelli argentati e dai modi femminei analizza con distacco da automa cos'è il pop per rivelarci, pagina dopo pagina, che il pop altro non è che il mondo in cui viviamo. Anche quando ci illudiamo di trasgredire, siamo ancora lì a rimescolare lo stesso mazzo di carte che Warhol ha messo sul tavolo per primo. Il voyeurismo dei reality show è pop, il tutto e subito è pop, la fama a prescindere dal merito è pop, la ricerca ossessiva della visibilità è pop. Ma Pop non è un trattato, è un torrenziale fluire di aneddoti punteggiato di acutissime intuizioni, è la storia di una scalata al successo e di una rivoluzione artistica e di costume, soprattutto è il ritratto di dieci anni di scatenata vita newyorkese. I personaggi di questo libro, siano divi come Bob Dylan e Mick Jagger o eccentrici sconosciuti ormai dimenticati, vivono vite irreali, in cui non esistono il peso del quotidiano e la fatica del dovere, ma solo il sacro e folle compito di scoprire il proprio limite attraverso il sistematico stravolgimento di tutti i sensi. Le figure più struggenti sono proprio quelle i cui nomi, oggi, non dicono nulla, che hanno brillato per un attimo e solo della luce riflessa di Warhol, lo spietato burattinaio-deco-struttore accanto al quale era quasi impossibile non bruciarsi.
8,90

Pop. Andy Warhol racconta gli anni Sessanta

editore: Meridiano zero

pagine: 347

Il Pop, sostiene Warhol, è il mondo in cui viviamo. Il tutto e subito è pop, la fama a prescindere dal merito è pop, la ricerca ossessiva della visibilità è pop. E questo libro non è un trattato, è un fluire di aneddoti punteggiato di intuizioni, è la storia di una scalata al successo e di una rivoluzione artistica e di costume, soprattutto è il ritratto di dieci anni di scatenata vita newyorkese. I personaggi di questo libro, siano divi come Bob Dylan e Mick Jagger o eccentrici sconosciuti ormai dimenticati, vivono vite irreali, in cui non esistono il peso del quotidiano e la fatica del dovere, ma solo il sacro e folle compito di scoprire il proprio limite attraverso lo scientifico dérèglement di tutti i sensi.
17,00

Il diario di Anne Frank. Riduzione teatrale

editore: Einaudi

pagine: 144

Il "Diario" di Anna Frank viene tradotto negli Stati Uniti nel 1952, dove è accompagnato da una prefazione di Eleanor Roosevelt, vedova del presidente scomparso nel 1947. Le entusiastiche accoglienze critiche spingono un uomo di teatro, Meyer Levin, a proporre a Otto Frank un adattamento teatrale. Il padre di Anna finisce per accettare proprio a seguito delle insistenze di Eleanor, che lo convince dell'opportunità di far conoscere il testo anche attraverso il teatro e il cinema. Occorreranno tuttavia altri tre anni prima che il "Diario" venga affidato alla penna di due drammaturghi, Albert Hackett e Frances Goodrich. Un adattamento teatrale rappresentato ininterrotamente da quarant'anni sui palcoscenici di tutto il mondo.
12,00

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