Libri di P. Marchesani
Pensieri spettinati
di Stanislaw J. Lec
editore: Bompiani
pagine: 290
Capita a tutti gli uomini di ingegno di produrre ogni tanto un gustoso aforisma. Ma uno ogni tanto. A produrli in serie, si finisce sulle carte dei cioccolatini, l'aforisma è una creatura delicata, vive solo in condizioni di eccezionalità. Stanislaw Jerzy Lec è un prodigio della natura perché distilla un pensiero al giorno. I giorni passano, i pensieri riempiono le pagine e vengono tradotti in tutte le lingue, capolavori di originalità, arguzia, cattiveria, spietata e profondissima intelligenza. Lec è un umorista nel senso in cui lo furono i grandi saggi, la cui arguzia non è mai puro gioco intellettuale ma, in un modo o nell'altro, illuminazione. Riuniti in forma integrale con le illustrazioni di Roland Topor, i "Pensieri spettinati" sono un distillato di ironia che crea dipendenza. Come ha scritto Umberto Eco, "si incomincia a leggere un pensiero o due, poi non si resiste, si cerca un amico, un sodale, una vittima, e gli si leggono tutti gli altri".
La gioia di scrivere. Tutte le poesie (1945-2009). Testo polacco a fronte
di Wislawa Szymborska
editore: Adelphi
pagine: 828
Nell'arco di poco più di un decennio - da quel non troppo lontano 1996 in cui fu insignita del Premio Nobel per la letteratura
Opere
di Wislawa Szymborska
editore: Adelphi
pagine: 1183
Da quel 1996 in cui fu insignita del Premio Nobel per la letteratura, Wislawa Szymborska - che Iosif Brodskij considerava una delle grandi voci poetiche attuali - è diventata un autore di culto anche in Italia. Grazie a una impavida sicurezza di tocco, la Szymborska sa infatti affrontare temi proibiti perché troppo battuti - l'amore, la morte e la vita in genere, anche e soprattutto nelle sue manifestazioni più irrilevanti - e trasformarli in versi di colloquiale naturalezza e (ingannevole) semplicità. Secondo un progetto voluto dall'autrice stessa, questo volume raduna non solo tutte le raccolte poetiche (con il testo polacco a fronte), ma anche un'ampia scelta delle prose, a cominciare da una versione molto ampliata delle "Letture facoltative" - divagazioni sapide di humour intorno ai cosiddetti libri di largo consumo apparse nella "Biblioteca Adelphi" nel 2006. Per proseguire con le pagine della "Posta letteraria", una rubrica di corrispondenza con aspiranti autori che la Szymborska tenne su una rivista polacca durante gli anni Sessanta, e una delle rarissime interviste concesse dalla poetessa: "La naturalità indispensabile" una conversazione con Federica K. Clementi.
Arte, amore e odio. Katarzyna Kobro, Wladislaw Strzeminski e l'avanguardia polacca
di Nika Strzeminska
editore: Libri Scheiwiller
pagine: 208
Due punti
di Wislawa Szymborska
editore: Adelphi
pagine: 52
Apparsa per la prima volta nel 2005, "Due punti" è l'ultima raccolta in versi della poetessa polacca, premio Nobel per la letteratura nel 1996. La singolarità di queste poesie risiede nella densità e nello spessore della riflessione sulla vita e sulla morte. Una riflessione che contrassegna tutto il volume e che prende corpo in liriche di straordinaria concretezza ed efficacia.
Vista con granello di sabbia. Poesie (1957-1993)
di Wislawa Szymborska
editore: Adelphi
pagine: 240
Quando giunse la notizia che il Premio Nobel per il 1996 era stato conferito a Wislawa Szymborska, molti giornali scrissero che si trattava di una poetessa più o meno sconosciuta. In realtà Iosif Brodskij la considerava, insieme a Milosz e a Herbert, una delle grandi voci poetiche attuali. E al tempo stesso si può dire di lei che raramente un poeta moderno è riuscito a parlare di temi proibiti, perché troppo battuti, con tale impavida sicurezza di tocco, fino al punto di dedicare una delle sue liriche più perfette all'"amore felice", questo "scandalo nelle alte sfere della Vita". Questo volume è una raccolta che attraversa tutta la sua opera a partire dal 1957 e include anche il discorso pronunciato in occasione del conferimento del premio Nobel.
Ogni caso
di Wislawa Szymborska
editore: Libri Scheiwiller
pagine: 98
Wislawa Szymborska nasce in Polonia a Kórnik 1923. Nel 1931 si trasferisce con la famiglia a Cracovia dove compie gli studi liceali sotto l'occupazione tedesca; qui negli anni 1945-1948 studia irregolarmente letteratura polacca e sociologia all'Università Jagellonica. Dal 1953 al 1966 è redattrice del settimanale letterario di Cracovia "Zycie Literackie", al quale collabora come esterna sino al 1981. Dal 1993 pubblica le sue recensioni sul supplemento letterario di "Gazeta Wyborcza". Nel 1993 viene insignita in Germania del premio Goethe, nel 1995 in Austria del premio Herder, e nel 1996 del Nobel per la letteratura. Ha pubblicato fino ad oggi dieci raccolte poetiche ed è autrice anche di alcune raccolte di recensioni-feuilleton.
Pensieri spettinati
di Stanislaw J. Lec
editore: Bompiani
pagine: 185
"Pensieri spettinati" è una raccolta di aforismi di sferzante ironia. Bersaglio non è questo o quel sistema politico, ma il meccanismo di ogni sistema autoritario, non questa morale, ma ogni morale eretta a sistema, non questa o quella assurdità, ma la stessa assurdità del reale. Nulla si salva dalla impietosa raffica di sentenze di Lec.