Libri di R. Censi
Figure piscianti (1280-2014)
di Jean-Claude Lebensztejn
editore: UTET
pagine: 111
"Figure piscianti 1280-2014" è un saggio impertinente e erudito, tanto rigoroso quanto spudorato, venato di arguzie e di humou
Il primo libro di fotografia
di David Bate
editore: Einaudi
pagine: 340
È difficile immaginare la nostra vita quotidiana senza la fotografia: dalla pubblicità alle riviste illustrate, dalla produzio
Histoire(s) du cinéma. Jean-Luc Godard. DVD
editore: Cineteca di bologna
pagine: 40
Questo cofanetto presenta in edizione italiana le opere fondamentali, e certamente più suggestive, mai apparse intorno all'arte del cinema. "Introduzione a un'autentica storia del cinema. La sola. La vera": così Jean-Luc Godard, primo eroe della nouvelle vague, sperimentatore instancabile d'ogni forma della rappresentazione audiovisiva, presentava, nel 1988, la sua serie video "Histoire(s) du cinema", che nei dieci anni successivi avrebbe prodotto quattro capitoli, ciascuno diviso in due parti. I due Dvd di "Histoire(s) du cinema" raccolgono l'intera serie, il corso incessante della storia (delle storie) del cinema cui si dedica la passione e la riflessione di Godard. Contrappuntate da un monologo, recitato dallo stesso Godard, sono immagini del cinema d'ogni epoca e d'ogni paese che si intrecciano e si inseguono, in un'opera poderosa che è un saggio sul cinema condotto con gli strumenti stessi del cinema, un'autobiografia amorosa, un omaggio, un gesto critico, un poema epico e non-lineare, un esperimento di libera associazione. Soprattutto, l'espressione di uno spirito enciclopedico, motivato dall'amore, percorso d'ironia, intriso dalla malinconia per qualcosa che c'è stato e che non c'è più. Un'antologia dei migliori testi di studiosi francesi e italiani che hanno affrontato la complessa sfida posta dalle Histoire(s). Con la trascrizione dell'incontro di Jean-Luc Godard con il pubblico bolognese, organizzato dalla Cineteca di Bologna nel luglio 1998.
L'errore fotografico. Una breve storia
di Clément Chéroux
editore: Einaudi
pagine: 145
Se i1 termine Fautographie - errore fotografico - sembra risalire a Man Ray, la pratica, nelle sue molteplici forme, è antica quanto la fotografia stessa. Cancellature e fallimenti, sorprese belle o brutte, détournements, lapsus e pasticci hanno delimitato la sua storia, fecondato le avanguardie, ispirato le teorie più importanti e le esperienze più fantasiose, suscitato dibattiti estetici spinosi quanto appassionanti. Secondo Gaston Bachelard «è in forma di ostacoli che bisogna porre il problema della conoscenza scientifica». È questo il modello epistemologico su cui si basa il presente saggio, che scommette sull'errore fotografico come strumento cognitivo: è nelle sue ombre, nei suoi scatti errati, nei suoi accidenti e nei suoi lapsus che la fotografia si svela e meglio lascia analizzare la sua natura. L'errore fotografico non si avvicina quindi alle fotografie errate con lo spirito con cui Rimbaud si avvicinava ai «dipinti idioti», e neppure difende o esalta ciò che dagli altri è vilipeso, per gusto stravagante o semplice civetteria. Non cede neppure alla tradizione letteraria dell'apologia paradossale, facendone l'elogio. Al contrario, questo piccolo trattato di «ematologia» fotografica, per esteti, storici dell'immagine e curiosi, cerca prima di tutto di circoscrivere i lapsus di quel medium e di comprendere ciò che rivelano, tenendosi a distanza dal semplice museo degli orrori, dalle collezioni che allineano esemplari anomali, sempre a rischio di sconfinare nella teratologia.
Dialogo sul cinema, la vita, la vodka
editore: I Libri di Isbn/Guidemoizzi
pagine: 224
Questo libro è l'appassionato dialogo tra due amici, Peter von Bagh e Aki Kaurismäki, uno dei registi più amati e geniali del nostro tempo. Parlano di cinema e di arte, della Finlandia, della vodka, del senso delle cose. Ridono, divagano, si raccontano aneddoti personali. Come conversando di notte in auto o in un bar, ripercorrono tutti i film del regista, svelando dettagli e significati inediti. Da "La fiammiferaia" a "Leningrad Cowboys", da "Ho affittato un killer" a "L'uomo senza passato", fino al recente "Le luci della sera", Aki e Peter danno vita a un confronto sull'amore e sul mestiere del cinema, paragonabile per intensità e interesse a quello tra Alfred Hitchcock e François Truffaut.