Libri di R. Ortolani
Renoir, mio padre
di Jean Renoir
editore: Adelphi
pagine: 433
In questo libro, frutto di lunghe conversazioni e di un'appassionata immersione nei ricordi di tutta una vita, il regista Jean Renoir è riuscito a raccontare, con lo stile rapido e ironico e insieme con la delicatezza che saranno poi la cifra del cinema di Truffaut, la storia di suo padre, fissandone per sempre, come solo un grande pittore avrebbe saputo fare, i gesti e i pensieri più quotidiani e segreti. Ma chi era veramente Pierre-Auguste Renoir? Quell'uomo semplice, sbrigativo, che nell'aspetto "aveva qualcosa di un vecchio arabo e molto di un contadino francese", che non poteva fare niente che non gli piacesse, che odiava sopra ogni cosa il progresso e aveva per la donna un culto incondizionato, restava per suo figlio un mistero. Un mistero che queste pagine non cercano di svelare ma solo di commentare: "Potrei scrivere dieci, cento libri sul mistero Renoir e non riuscirei a venirne a capo".
La donna che visse due volte
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 225
Tra la fine degli anni Quaranta e l'inizio dei Cinquanta, Pierre Boileau e Thomas Narcejac scrissero circa venti romanzi, suddividendosi accuratamente i compiti: l'uno doveva occuparsi quasi unicamente della scrittura, l'altro dei personaggi, indipendentemente dal primo. Al centro di questo romanzo - da cui Hitchock ha tratto, rielaborandolo fortemente, il suo film con Kim Novak e James Stewart - la storia di un avvocato che s'innamora della donna che deve sorvegliare. Quando la donna muore suicida e sembra ricomparire in un'altra città, l'uomo non vedrà abbastanza, o vedrà troppo, per capire veramente in quale vertigine è caduto.