Libri di S. Marcenaro
Passaporti. Un viaggio esoterico
di Giuseppe Marcenaro
editore: Il saggiatore
pagine: 177
Non meno aeree e trasognate dei luoghi fantastici creati da Swift o Rabelais, le città visitate in questo viaggio esoterico ha
La lingua dei «trobadores». Profilo storico-linguistico della poesia galego-portoghese medievale
di Simone Marcenaro
editore: Viella
pagine: 212
Che cos'è il galego-portoghese? La lingua dei poeti, dagli ultimi anni del XII secolo fino alla metà del Trecento, è la stessa
Dissipazioni. Di carte, corpi e memorie
di Giuseppe Marcenaro
editore: Il saggiatore
pagine: 574
Il mondo non è dei viventi, è delle ombre
Scarti. Appunti. lettere, scartafacci. Viaggio nel regno dimenticato della letteratura
di Giuseppe Marcenaro
editore: Il saggiatore
pagine: 302
Il libro passato per le mani di Napoleone nei giorni dell'esilio a Sant'Elena, le golosità di cui era ghiotto Leopardi durante
Una sconosciuta moralità
Quando Verlaine sparò a Rimbaud
di Marcenaro Giuseppe
editore: Bompiani
pagine: 327
Nel 1871, quando il sedicenne Arthur Rimbaud, da Charleville, invia i propri versi a Paul Verlaine, che di anni ne ha ventiset
Mobile city
di Roberta Marcenaro
editore: Franco Angeli
pagine: 128
Il libro è il risultato di una lunga riflessione sul fenomeno delle "Mobile City", per comprendere il loro significato nella t
Cimiteri. Storie di rimpianti e di follie
di Giuseppe Marcenaro
editore: Mondadori bruno
pagine: 240
Non luogo per eccellenza, il cimitero è una realtà vitalissima. Per definizione è un territorio "oltre", destinato ad accogliere i defunti che, espurghi dell'esistente, vengono ammucchiati a parte, fuori dal consesso dei viventi. Il cimitero, spazio fisico e mentale dove sono messe in gioco le angosce suscitate dal rimpianto per qualcuno che se rie è andato (o finalmente toltosi dai piedi), è il controtipo lucido e inconscio della più aulica follia umana: la sopravvivenza di se stessi. Nei cimiteri tutto si svolge sotto mentite spoglie, giacché sono soltanto i viventi che conferiscono senso al luogo più inverosimile mai inventato dall'uomo. I morti sono inerti. Possono tuttavia permettersi periodici ritorni nella mente di coloro che stanno ancora fuori dei funebri recinti: vicende che riguardano lembi di esistenza, storie di transiti, di salme, ossa, ceneri, materiali trafficati dai vivi nell'insistenza strenua, quanto inutile, di conferire ordine a quegli strani oggetti, fisici e mentali, che sono l'avanzo dei viventi di ieri. Sotto forma di culto dei morti, nel vacuo fasto delle tombe, gli ancora non estinti tentano di esorcizzare il molesto terrore di non essere più. D'altra parte il cimitero è un affare che riguarda sempre e soltanto chi non vi è ancora andato a finire.
Genova e le sue storie
di Giuseppe Marcenaro
editore: Mondadori bruno
pagine: 240
Se si deve dar credito a quanti per vie casuali o dirette hanno visto o scoperto Genova, si è indotti a pensare di trovarci davanti a una bellezza originale, a un tempo squillante e ombrosa. Lo splendore esibito viene dai palazzi che, fiancheggianti le strade, conferiscono alla città eleganza e solennità. Il tratto ombroso di Genova appartiene invece ai suoi abitanti, convinti strenuamente che la riservatezza ponga al riparo dalle disavventure della vita. Per questo, seguitando la rotazione delle generazioni, le vicende di chi ha per secoli vissuto a Genova sono sempre state consegnate al riserbo, quando non al segreto. I genovesi sono degli straordinari seppellitori di memorie. Sanno tuttavia che i pettegolezzi, nel volgere del tempo, si trasformano in miti. Questo libro racconta le due divergenze di Genova: il lusso delle dimore e le storie di uomini illustri e meschini, magari filtrate dalla curiosità affettuosa, emotiva o distratta di scrittori stranieri, che il tempo e le loro opere hanno trasformato in clamorosi testimonial delle luci e delle ombre di questa curiosa e controversa "capitale" del sud Europa. Le storie che Giuseppe Marcenaro evoca testimoniano vicende concrete e volatili, intrichi prossimi a un rebus, capaci di dar luogo a un autentico e improprio fervor genoenense.
Genova e le sue storie
di Giuseppe Marcenaro
editore: Mondadori bruno
pagine: 229
Una guida per perdersi e passeggiare nella città di viaggiatori, grandi poeti e cantanti, ma anche un itinerario mentale attraverso figure, fatti e ombre del passato.
Fotografia come letteratura
di Giuseppe Marcenaro
editore: Mondadori bruno
pagine: 183
Attraverso una serie di incursioni di grandi scrittori nel mondo della fotografia, l'autore individua una sotterranea lotta tra le due creatività: quella dell'artista che "impressiona" la pagina e quella, ben più misteriosa e complessa, della macchina fotografica che, duplicando il mondo, pretende di imporsi come una autentica forma alternativa alla scrittura. Il rapporto tra i letterati e la fotografia non è mai stato facile. E questo fin dal 1839, da quando, grazie all'invenzione di Daguerre, fu aggiunto un altro mistero al mondo. Con la sua libertà dall'umano, la fotografia reinventa la realtà, proprio come uno scrittore "evoca" uno scenario che si "vede" quale forma dell'immaginario del suo autore.
Eugenio Montale
di Giuseppe Marcenaro
editore: Mondadori bruno
pagine: 304
Una monografia che ripercorre il cammino biografico e artistico dell'autore, con evidenziate le parole, i titoli, i luoghi, le date chiave; un dizionario che sviluppa in tante voci di approfondimento questi termini-chiave e altri non compresi nella monografia; una bibliografia ragionata. Questa sorta di "ipertesto cartaceo" permette al lettore di accedere a vari livelli alla figura e all'opera dello scrittore, approfondendo le questioni che più lo interessano.