Libri di S. Vogelmann
Chi come me
di Roy Chen
editore: Giuntina
pagine: 120
Nel reparto giovanile di un centro di salute mentale di Tel Aviv, cinque adolescenti partecipano alle lezioni teatrali di Naam
Verso casa
di Assaf Inbari
editore: Giuntina
pagine: 342
Negli anni '20 del Novecento un gruppo di giovani ebrei lascia l'Unione Sovietica e si trasferisce nella Palestina mandataria
Un invito fatale. Una storia dal Talmud
di Shoham Smith
editore: Giuntina
pagine: 32
Per fortuna che c'è la nonna a calmare i suoi nipotini che litigano! Ci riuscirà grazie a un racconto antico su quello che può
Le diciotto frustate
di Assaf Gavron
editore: Giuntina
pagine: 272
Due donne ebree e due ex soldati dell'esercito britannico si ritrovano a Tel Aviv dopo più di mezzo secolo
Le confessioni di Noa Weber
di Gail Hareven
editore: Giuntina
pagine: 300
Noa Weber è una donna di successo, una scrittrice celebre e un personaggio di spicco nell'ambiente culturale di Gerusalemme
Il piccolo Big Bang
di Benny Barbash
editore: Giuntina
pagine: 119
"Il mio papà è grasso. Meglio, il mio papà era grasso finché non sono iniziate a succedergli strane cose, cose così assurde che chi le leggerà non ci crederà che possono avvenire. Ma di queste parlerò solo in seguito, quando accadranno. Per il momento non sono ancora successe, e io devo tornare al mio papà grasso per il cui grasso tutto è iniziato, ancora prima che qualcosa succedesse per davvero, come avviene sempre con gli inizi improvvisi, che prima di loro non c'è niente che possa essere una causa di ciò che verrà dopo".
Perché non sei venuta prima della guerra?
di Lizzie Doron
editore: Giuntina
pagine: 139
"E ogni anno, al momento di cantare 'Uno è il nostro Dio', Helena sospirava e in una sorta di controcanto chiedeva: "Perché non due? Perché non due?", e poi spiegava il significato di quella domanda: "Perché quello che abbiamo ha sbagliato, e non c'era un altro Dio che correggesse lo sbaglio". E in una tremenda afflizione aggiungeva: "Peccato, peccato che ce n'è uno solo e non di più". Un libro sulla Shoah, di cui non si parla mai espressamente ma che affiora oscura e devastante solo attraverso le ferite e i fantasmi che ossessionano Helena. Una figura di donna che, indomita, riesce a trasformare l'esperienza del dolore in una visione del mondo libera da ogni sovrastruttura e condizionamento. Come se riuscisse a fissare l'essenza del bene e del male senza bruciarsi gli occhi e l'anima.
Una tromba nello uadi
di Sami Michael
editore: Giuntina
pagine: 270
Haifa, 1982. Sul tetto Alex suona la tromba e affida al mare la sua nostalgia. Sotto, Huda ascolta quella melodia straniera e abbandona alla musica il suo corpo dolente. Mary, la sorella bella e trasgressiva, nasconde un segreto scandaloso per la gente del quartiere arabo. Nonno Elias sorride con i suoi occhi verdi mentre fuma il narghilè sull'ottomana. La mamma siede in cucina con Jamilla, la vecchia vicina golosa di caffè, nei cui occhi è riflessa la storia del suo popolo. In un paese minato dalle divisioni e dalla guerra, si fa strada una storia d'amore toccante e poetica tra una giovane donna araba e un ebreo immigrato dalla Russia.
Lacci d'amore
di Haim Be'er
editore: Giuntina
pagine: 349
In questo romanzo autobiografico, Be'er porta alla luce i segreti, i tabù e le inconfessate sofferenze della sua famiglia. Una madre ossessivamente protettiva e ambiziosa nei suoi confronti e un padre frustrato e debole che trova il suo unico conforto nel canto sinagogale costituiscono il nido nel quale cresce e si forma il giovane Be'er. È Batei Ungarin, il quartiere ortodosso di Gerusalemme, a fare da sfondo al viaggio interiore dell'autore, che analizza senza compromessi i complessi rapporti con i genitori.
I biscotti salati di nonna Sultana
di D. Benaya Seri
editore: Giuntina
pagine: 199
Con uno stile immaginifico e poetico, Dan Benaya Seri conduce il lettore nell'atmosfera popolare di una Gerusalemme scomparsa, dove, nel quartiere bucariota, il tempo è scandito da Elkotzer il lattaio che sveglia la gente alla preghiera, dall'arrivo del chamsìn, il vento caldo del deserto, e dalle feste del calendario ebraico. Però sono gli occhi malati di nonna Sultana, memoria incerta di una realtà perduta, a dare senso e continuità alla storia che tra tabù, equivoci, istinti e pregiudizi ancestrali sembra procedere leggera e semplice come la vita dei suoi protagonisti. Ma questo microcosmo cela anche i germi di una tragedia che neppure nonna Sultana riuscirà a evitare.