Libri di V. Terraroli
Il Vittoriale degli Italiani di Gabriele d'Annunzio nelle fotografie di Dante Bravo (1925-1931)
editore: Skira
pagine: 192
Tra il 1925 e il 1931 il fotografo Dante Bravo conduce, su commissione di Gabriele d'Annunzio, una serie di riprese fotografic
L'oro e l'Oriente. Galileo Chini a Salsomaggiore Terme
editore: 24 Ore Cultura
pagine: 256
ll 27 maggio 1923 si inaugurava lo stabilimento termale "Lorenzo Berzieri" e lo slogan coniato per l'occasione recitava "Le pi
Realismo magico. Uno stile italiano
editore: 24 Ore Cultura
pagine: 240
La definizione "Realismo Magico" riguarda un momento dell'arte italiana circoscritta in circa venti anni, che si caratterizza
Lenci. Le ceramiche della collezione Giuseppe e Gabriella Ferrero. Catalogo della mostra (Faenza, 4 marzo-3 giugno 2018)
editore: Silvana
pagine: 192
La Manifattura Lenci nacque su iniziativa di Enrico Scavini e della moglie Helen König Scavini nel 1919 per produrre bambole e
Art Déco. Gli anni ruggenti in Italia. Catalogo della mostra (Forlì, 11 febbraio-18 giugno 2017)
editore: Silvana
pagine: 442
L'Art déco non è solamente un modo di progettare e di realizzare oggetti, decorazioni, ambienti, architetture, ma è un gusto,
Banco di Brescia. Il palazzo e la quadreria
editore: Skira
pagine: 160
Il volume illustra la sede dell'Istituto e le opere d'arte che la Banca San Paolo prima e il Banco di Brescia poi hanno costituito all'interno degli ambienti di uno dei più monumentali palazzi della città, quello dei conti Martinengo di Villachiara e Villagana. L'avvio della fabbrica di Palazzo Martinengo a Brescia si fa risalire all'inizio del 1600 a opera del conte Francesco. Nel tempo, la residenza fu dotata di una facciata monumentale, lungo il corso principale, per la quale risulta evidente il rimando agli esempi veneziani di Longhena, come Ca' Rezzonico, e di uno scalone, rivisitazione dello schema importato da Versailles e dalle corti austro-tedesche. Negli inizi del Novecento, il palazzo viene acquistato dalla Banca San Paolo per trasferirvi la propria sede dall'originaria in via Gabriele Rosa e quindi adattato all'utilizzo dell'attività creditizia per opera dell'architetto Egidio Dabbeni. I tragici bombardamenti che colpiranno Brescia nel corso del secondo conflitto mondiale causeranno gravi danni al palazzo, rendendo necessario un importante restauro. La ricostruzione si accompagnerà nei decenni successivi alla costituzione di una raccolta di dipinti adatta non solo a decorare nobilmente gli ambienti, ma con l'obiettivo di documentare e testimoniare la qualità e la ricchezza della pittura specialmente bresciana attraverso il tempo.
L'arte del XX secolo. Tendenze della contemporaneità. 2000 e oltre
editore: Skira
pagine: 423
Il volume analizza i movimenti, artisti, opere e fenomeni culturali che hanno caratterizzato il secolo scorso e il primo decennio del nuovo millennio, presentando i multiformi fenomeni artistici e una selezione degli artisti che hanno conosciuto un proprio significativo sviluppo a partire dalla seconda metà degli anni novanta e che si sono affermati o hanno confermato una loro specificità nel corso di questo primo decennio del nuovo millennio. La serie dei saggi si apre con l'intervento di Lea Vergine dedicato alle geografie mutanti dell'arte contemporanea: dallo spostamento degli assi produttivi verso aree del mondo prima neglette, alle figure del curatore e del critico; dalla creatività femminile, all'eredità della Body Art. Fanno seguito l'intervento di Nicolas Bourriaud, il quale analizza con ricchezza di riferimenti i temi e i problemi emersi nell'epoca postmediale con particolare riferimento al tema delle installazioni, dei video e dei media; di Angela Vettese, la quale affronta le questioni dell'identità, dei generi e della visione del sé; di Klaus Honnef, al quale si deve una rilettura delle posizioni critiche della contemporaneità. A questi temi d'ordine generale, seguono i saggi specifici di Gabriella Belli, Luca Molinari, Paco Barragán, Walter Guadagnini.
Ceramica italiana d'autore 1900-1950
editore: Skira
pagine: 328
Il volume, dedicato alla ceramica italiana prodotta tra il momento modernista e la stagione informale, dunque tra l'inizio del Novecento e il secondo conflitto mondiale, prende in esame esclusivamente pezzi progettati e disegnati da artisti, architetti e designer che nel corso di cinquant'anni hanno rimodellato il prodotto ceramico italiano riscattandolo da un lato dalla vieta ripetizione di modelli "in stile", dall'altro recuperando una tradizione secolare di forme, modelli e decori. Curato da Valerio Terraroli con la collaborazione di Paola Franceschini, il volume contempla anche l'intervento di due importanti studiose della ceramica europea: per l'area francese Dominique Forest del Musée des arts décoratifs di Parigi, e per l'area boemo-austriaca Andrea Pauchova, direttore del museo di Brno. Un catalogo di circa 500 pezzi emblematici tra vasi, sculture e oggetti d'arredo (disegnati, tra gli altri, da Chini, Andlovitz, Ponti, Dolcetti, Martini, Tullio d'Albisola, Gariboldi, Biancini, Cambellotti, Melis, Fancello, Nonni, Melandri), un ricchissimo apparato di bio-bibliografie degli artisti e delle manifatture e un regesto dei marchi impiegati in quel torno d'anni.