Priuli & Verlucca: Campo quattro
Colpevole d'alpinismo
di Denis Urubko
editore: Priuli & Verlucca
pagine: 335
Denis Urubko è oggi un dei più grandi interpreti dell'alpinismo mondiale per la tipologia e la difficoltà delle sue salite realizzate in puro stile alpino. Fuoriclasse di origini russe, dopo una prima forte passione per il teatro e la recitazione, Urubko si forma alpinisticamente sulle montagne del Caucaso, severe, selvagge e difficilmente accessibili, poi nell'isola di Sachalin e infine si trasferisce in Kazakistan nel 1993, inseguendo un sogno. All'arrivo della cartolina militare, disertore in patria ed esule in Kazakistan, Urubko cerca di entrare a fare parte del gruppo sportivo dell'esercito kazako, noto per essere l'unico reparto d'alpinismo di tutta l'ex Unione Sovietica. Vive momenti molto difficili prima di riuscire a ottenere il permesso di residenza, essere infine arruolato e dedicarsi a tempo pieno all'alpinismo. Nel 1999 conosce Simone Moro, con il quale instaura subito un rapporto di grande stima e reciproco rispetto. È con Simone che conosce prima le Alpi e poi muove i primi passi in Himalaya e Karakorum, teatro delle sue più importanti dichiarazioni di stile. Uno stile pulito, alpino, per realizzazioni ideali su linee eleganti, prime assolute, prime invernali, in solitaria e in velocità. In questo libro Urubko ci racconta le sue prime grandi imprese, per lo più salite solitarie e in velocità, nei territori dell'ex Unione Sovietica, in ambienti molto selvaggi, poco frequentati, dove le temperature scendono fino a decine di gradi sotto zero.
Eccesso di montagna
di Denis Urubko
editore: Priuli & Verlucca
pagine: 336
Urubko è oggi uno dei più grandi interpreti viventi dell'alpinismo mondiale per la tipologia e la difficoltà delle sue salite realizzate in puro stile alpino. Un vero gigante dell'alpinismo: più di 1500 ascensioni, di cui oltre 40 in solitaria. Nel 2009 ha concluso la salita di tutti i 14 Ottomila in 9 anni. È il 7° al mondo a salirli tutti senza ossigeno. E inoltre ne sale 4 due volte: Broad Peak, nuova via; Manaslu, nuova via; Makalu, prima ascensione invernale e nel 2011 compie con Simone Moro e Cory Richards, l'incredibile prima salita invernale assoluta al Gasherbrum II.
Il meglio degli anni '30. L'alpinismo della rivista del CAI
editore: Priuli & Verlucca
pagine: 383
Aperta alla collaborazione generica di tutti gli appassionati di montagna e di alpinismo, quella che si chiamava Rivista Mensile del CAI continuava, allora come oggi, la sua lunga tradizione nella diffusione della cultura alpinistica. Nata nel 1882, la Rivista Mensile ha attraversato tutto il periodo esplorativo, l'epoca del sesto grado e ben due guerre mondiali, più un dopoguerra affamato di eroismo e di imprese a livello popolare. Gli anni '30 sono stati caratterizzati dall'epoca d'oro del sesto grado e dalla trasposizione delle conoscenze tecniche dell'alpinismo dolomitico a quello occidentale, oltre che dalle prime grandi spedizioni al Nanga Parbat e al K2. In questo periodo sono state salite tutte le grandi pareti, ivi compresi gli ultimi Tre Problemi delle Alpi.
Oltre la montagna
di Steve House
editore: Priuli & Verlucca
pagine: 351
Come si diventa uno dei migliori alpinisti d'alta quota al mondo? Bisogna trovare fondi per una spedizione, attraversare alcuni tra i più pericolosi paesi della terra, sopravvivere a bivacchi glaciali, alla bruciante agonia dei propri polmoni, alla torbidezza della propria mente, se ancora se ne disponga. Significa apprendere le dure lezioni che impartiscono le montagne. Steve House ha costruito il proprio nome lungo salite nelle Alpi, nelle catene montuose di Canada e Alaska, Karakorum e Himalaya, capaci di espandere gli orizzonti dello stile, della velocità e delle difficoltà. Nel 2005, in cordata con Vince Anderson, Steve ha aperto una nuova via diretta lungo il versante Rupal del Nanga Parbat (8125 m) mai salito prima in stile alpino. Si è trattata della terza ascensione della parete, impresa insignita con il primo Piolet d'Or (Piccozza d'Oro) assegnato a una cordata nordamericana. Affascinante e raffinato narratore, Steve House prosegue nel solco di Maurice Herzog e Lionel Terray. "Oltre la montagna" è una lettura avvincente destinata a divenire un classico nella letteratura di montagna. Un'opera rivolta a temi che accomunano l'esistenza di tutti noi, alpinisti e non - fiducia e sodalizio, successo e insuccesso, obiettivi da raggiungere, mentori ed eroi - accanto alla narrazione dell'acuita esperienza dell'alpinista di fronte al rischio e alla perdita dei suoi amici.
Il movimento dell'arrampicata. Arrampicata sportiva e classica a tutte le età
di Antonio Bernard
editore: Priuli & Verlucca
pagine: 271
Il libro non è un manuale in cui si spiega come allenarsi per l'arrampicata o come muoversi sulla roccia. È qualcosa di diverso e, ce lo auguriamo, qualcosa di più. L'argomento di questo volume è la descrizione dei processi psicomotori, delle metodologie, delle tecniche didattiche che facilitano l'apprendimento del movimento dell'arrampicata. Un libro per chi deve insegnare, ma anche per chi desidera migliorarsi, "insegnando a se stesso", o per chi è più semplicemente incuriosito dai meno noti meccanismi dell'apprendimento. Poiché il movimento è analogo a ogni livello di difficoltà, l'opera si rivolge sia alle guide alpine, che agli istruttori; sia agli accompagnatori di escursionismo e di alpinismo giovanile che agli autodidatti.
Il meglio degli anni Sessanta. L'alpinismo della rivista del CAI
editore: Priuli & Verlucca
pagine: 413
Aperta alla collaborazione generica di tutti gli appassionati di montagna e di alpinismo, quella che si chiamava Rivista Mensile del CAI continuava - allora come oggi - la sua lunga tradizione nella diffusione della cultura alpinistica. Nata nel 1882, la Rivista Mensile aveva attraversato tutto il periodo esplorativo, l'epoca del sesto grado e ben due guerre mondiali, più un dopoguerra affamato di eroismo e di imprese a livello popolare. Negli anni '60 si sono realizzate le ultime significative imprese dell'alpinismo di conquista himalayano, l'epocale passaggio dall'artificiale a una nuova arrampicata libera e soprattutto la soluzione degli ultimi grandi problemi invernali.
La verità obliqua di Severino Casara
editore: Priuli & Verlucca
pagine: 335
Severino Gasara dichiarò di aver effettuato da solo, il 3 settembre 1925, la prima ascensione degli Strapiombi Nord del Campanile di Val Montanaia. La vicenda, che tanto ha appassionato l'opinione pubblica alpinistica, ha comportato per il protagonista due "processi" e un'intera vita all'ombra del generale sospetto, se non della precisa condanna. Se si prendono in considerazione solo i fatti storici, non si può arrivare a un verdetto definitivo, neppure nel 2009. Ma con gli occhi dell'interpretazione storica e con un'analisi avvincente e puntuale (e non solo oggettiva) dei fatti si può illuminare ulteriormente quella che si rivela essere sempre di più una "verità obliqua".
Speed. 7 ore che hanno cambiato la mia vita
editore: Priuli & Verlucca
pagine: 271
Ueli Steck è considerato un alpinista d'eccezione
Solitudine bianca
La mia lunga strada al Nanga Parbat
di Messner Reinhold
editore: Priuli & Verlucca
pagine: 250
Nel 1970 Reinhold Messner compie un'impresa storica: la salita del Nanga Parbat
Walter Bonatti
L'uomo, il mito
di Serafin Roberto
editore: Priuli & Verlucca
pagine: 171
Un ragazzo di Bergamo che in pochissimi anni diventa il più bravo alpinista del mondo