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Quodlibet: Humboldt

Dispacci dai Caraibi. St. Lucia, Trinidad e Martinica

editore: Quodlibet

pagine: 290

I Caraibi sono il luogo in cui si sono giocati i destini dei grandi imperi coloniali ed è nato il mondo come lo conosciamo oggi: un crogiolo di razze, culture e lingue che si sono ibridate, confuse e reinventate. In questo viaggio nelle isole di St. Lucia, Trinidad e Martinica, Matteo Campagnoli e Stefano Graziani hanno incontrato non solo luccicanti distese di sabbia e palme da cocco, ma anche diavoli blu, ammiragli inglesi e tassisti creoli, bidoni di petrolio utilizzati come strumenti musicali e piantagioni trasformate in principeschi resort, cantanti di soca e schiavi in fuga, uomini pipistrello e corsari normanni, templi indiani e il carnevale più famoso di tutte le Antille, turisti da crociera e avventurieri alla folle ricerca dell'Eldorado. Liberati dal cliché di un paesaggio da cartolina, i Caraibi vengono finalmente restituiti alla loro proteiforme complessità attraverso un gioco di rimandi tra presente e passato, tra natura e cultura, tra la Storia e le storie di una manciata di scrittori che in pochi anni hanno saputo ridisegnare l'intera mappa della letteratura contemporanea: Earl Lovelace, V.S. Naipaul, Aimé Césaire, Édouard Glissant, Patrick Chamoiseau e soprattutto Derek Walcott che del viaggio è stato il nume tutelare.
22,00

Tutta la solitudine che meritate. Viaggio in Islanda

editore: Quodlibet

pagine: 178

Baciati dalla fortuna (niente neve, poca pioggia) e sfruttando la luce delle lunghissime giornate di maggio, Claudio Giunta ha
18,00

Sacro romano GRA. Persone, luoghi, paesaggi lungo il Grande Raccordo Anulare

editore: Quodlibet

pagine: 256

A piedi e con altri mezzi (autobus, metropolitana, treno) alla scoperta del territorio lungo il Grande Raccordo Anulare. Le cave romane di tufo rosso che hanno ospitato carnevali ottocenteschi; il mondo lunare di Malagrotta, la più grande discarica d'Europa; la fattoria modello di Mussolini; i piccoli e grandi accampamenti; le tombe pop del Cimitero Laurentino; la guerra per le anguille sul Tevere; le vecchie borgate dei braccianti e le gigantesche architetture sociali; le transumanze dei pastori e le oasi equatoriali. Un lento viaggio in una Roma sconosciuta e contemporanea, fatta di esperimenti, abbandoni, peripezie, fallimenti e riscatti.
16,50

Absolutely nothing. Storie e sparizioni nei deserti

editore: Quodlibet

pagine: 291

Cosa resta di un viaggio nei deserti americani? La luce accecante, la polvere, le ghost town e altre reliquie dell'abbandono -
22,50

Tutta la solitudine che meritate. Viaggio in Islanda

editore: Quodlibet

pagine: 183

Baciati dalla fortuna (niente neve, poca pioggia) e sfruttando la luce delle lunghissime giornate di maggio, Claudio Giunta ha preso appunti, Giovanna Silva ha scattato le foto, e insieme hanno fatto il giro dell'Islanda, da Reykjavik a Reykjavik, con varie deviazioni fuori dal percorso della Route 1, su strade piuttosto accidentate, per vedere posti che 'sentivano' (a ragione) di dover vedere. Alla fine, sulla carta è rimasto: (1) un certo numero di immagini, più che altro immagini di una solitudine che può apparire sinistra ma che è invece, a starci dentro, addirittura euforizzante: non solo lava, cascate e ghiacciai ma anche centrali elettriche perse in mezzo al niente, cimiteri di campagna, una base della NATO che ha chiuso i battenti e si sta trasformando in un pezzo del paesaggio; (2) la traccia dei colloqui con un numero sorprendentemente alto di persone interessanti (nella geografia umana esiste un indice della 'densità di persone interessanti'? Se esiste, l'Islanda sta in cima alla classifica); (3) un tentativo - anzi più tentativi - di risposta alla domanda: perché mai uno, venuto al mondo venti paralleli più a sud, dovrebbe amare l'Islanda?
19,00

Oracoli, santuari e altri prodigi. Sopralluoghi in Grecia

editore: Quodlibet

pagine: 199

Nella primavera del 2012, mentre una drammatica crisi economica e finanziaria investe il paese, Giuseppe Dino Baldi, filologo
19,00

Narciso nelle colonie. Un altro viaggio in Etiopia

editore: Quodlibet

pagine: 167

Nei primi mesi del 2012 Latronico e Linke arrivano a Gibuti con l'idea di raggiungere Addis Abeba utilizzando la ferrovia che costruirono gli ingegneri italiani tra i quali un romanzesco antenato dello scrittore. Latronico, cresciuto ascoltando i racconti familiari, ha intenzione di ripercorre le tracce dell'Etiopia fascista e di Hailé Selassié; Linke invece vorrebbe interpretare una terra dai confini indefiniti, illuminata da una luce assoluta, difficile da racchiudere in uno scatto. Come accade nelle migliori avventure di viaggio, una volta scoperto di non poter utilizzare la ferrovia, i due troveranno altre cose: la casa di Rimbaud ad Harar, imprese cinesi che costruiscono imponenti autostrade, una linea aerea privata in mano a una misteriosa signora che esporta il chad, l'oppiaceo diffuso nel Corno d'Africa. E poi c'è l'impatto con una popolazione sospesa tra il vitalissimo caos di Addis Abeba e il silenzio degli altipiani dove la natura sovrasta l'uomo. Ne viene fuori un diario di viaggio in cui scrittura e fotografia si completano, offrendo al lettore l'idea di un mondo forse non più esotico, tuttavia lontano dal nostro.
18,00

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