Red Star Press: Tutte Le Strade
In quattro è una banda
di Michele Picardi
editore: Red Star Press
pagine: 204
In quattro è una banda
Pizza Mussolini
di Marilena Umuhoza Delli
editore: Red Star Press
pagine: 224
Marilena, nata e cresciuta a Bergamo, ha trascorso la sua giovane vita a difendersi dai colpi bassi del razzismo: «Negra!»; è
Orso. Scritti dalla Siria del Nord-Est
di Lorenzo Orsetti
editore: Red Star Press
pagine: 208
«Sono tempi difficili lo so, ma non cedete alla rassegnazione, non abbandonate la speranza, mai! Neppure per un attimo
Il Canaro. Magliana 1988: storia di una vendetta
di Luca Moretti
editore: Red Star Press
pagine: 128
Il 20 febbraio 1988, in una discarica a due passi da via della Magliana, a Roma, viene trovato un corpo carbonizzato e orrenda
La scuola dell'odio. Sette anni nelle prigioni israeliane
di Bruno Breguet
editore: Red Star Press
pagine: 224
Militante ticinese del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, Bruno Breguet ha appena vent'anni quando, nel 1970, viene arrestato ad Haifa dalle autorità israeliane. Accusato di svolgere attività terroristica per conto del Fronte, Breguet viene percosso e torturato a lungo prima di essere trasferito nel carcere di Ramleh dove, per ben sette anni, rimarrà a disposizione dei suoi aguzzini, che riservano ai prigionieri politici i trattamenti più duri senza riuscire ad avere la meglio sulla determinazione con cui i militanti riescono a lottare perfino dietro le sbarre di una cella di sicurezza. Nella prigione, Breguet continuerà la sua battaglia antisionista, rifiutando di scendere a patti con i servizi segreti e, in seguito, organizzando sommosse, preparando piani di evasione e tentando sempre e comunque di comprendere, attraverso lo studio, la natura dei mostri generati da una società divisa in classi nel contesto della guerra di conquista condotta ai danni della Palestina dall'imperialismo israeliano.
Non c'è nessun Dio quassù. L'autobiografia del primo uomo a volare nella spazio
di Jurij A. Gagarin
editore: Red Star Press
pagine: 192
"Pojechali", cioè, in russo, "andiamo". Fu questa l'ultima parola pronunciata da Jurij Gagarin il 12 aprile del 1961. Poi ci fu tempo soltanto per i reattori del Vostok 1, l'astronave che avrebbe consentito al ventisettenne Gagarin di compiere un'impresa mai tentata prima: raggiungere lo spazio e riuscire a vedere la Terra dalla Luna. Tutto il mondo restò allora con il fiato sospeso, come dubitando che il figlio di un carpentiere potesse compiere una simile missione. C'era in gioco, in quel momento, il senso stesso della Rivoluzione d'Ottobre: un'aspirazione alla giustizia e all'uguaglianza che Gagarin racconta attraverso la sua vita, dall'infanzia, trascorsa al tempo della resistenza contro l'invasore nazista e alla vittoria della "grande guerra patriottica", fino all'addestramento riservato ai piloti dell'aeronautica, passando per la vita nel colcos e per gli studi preliminari all'ammissione nel Partito comunista. Una grande avventura dove in primo piano c'è l'uomo, le sue aspirazioni e i suoi sogni. Perché quello che è certo è che Jurij Gagarin riuscì a trovare la via del cosmo, riportando dalle orbite frasi destinate a restare famose per sempre: "Non c'è nessun Dio quassù".
La mia storia. Autobiografia di un guerriero apache
di Geronimo
editore: Red Star Press
pagine: 210
Nel 1906 Stephen Barrett, sovrintendente scolastico in Arizona, incontrò il vecchio capo indiano Geronimo, confinato nella riserva indiana di Fort Sill. Mosso dalle migliori intenzioni, Barrett chiese a Geronimo di raccontargli la sua vita, allo scopo di far conoscere al mondo la storia delle guerre indiane dal punto di vista dei nativi americani. Geronimo, l'uomo che aveva tenuto in scacco per decenni gli eserciti combinati del Messico e degli Stati Uniti, adottando una tecnica di guerriglia che ispirò nel Novecento rivoluzionari di tutte le latitudini, il capo indiano Apache la cui fischio "i cavalli accorrevano come posseduti", narra qui la sua giovinezza in una terra fertile e generosa; la sua maturità mentre le guerre indiane si profilavano all'orizzonte in tutta la loro durezza; e la sua vecchiaia, da prigioniero di guerra, ostaggio di uomini bianchi incapaci di comprendere il grande dolore della sconfitta di un popolo. Eccezionale documento storico e al tempo stesso anche avvincente testimonianza in presa diretta di un mondo che non cessa mai di affascinare, Geronimo. La mia storia non mancherà di interrogare il lettore sulle sue certezza da viso pallido.
Messico in fiamme
di John Reed
editore: Red Star Press
pagine: 256
Paese meraviglioso, ma anche regno di contraddizioni e di ingiustizie insopportabili, il Messico dei primi anni del Ventesimo