Storia e Letteratura: Politica e storia
Ubaldo Formentini socialista. Il PSI nell'estremo levante ligure fra lotta di classe e riformismo (1902-1914)
di Tirelli Paolo
editore: Storia e Letteratura
pagine: 244
Sullo sfondo degli avvenimenti storici del nostro Novecento, Paolo Tirelli ripercorrere capillarmente il percorso politico di
Andreotti e Gorba?ëv. Lettere e documenti 1985-1991
editore: Storia e Letteratura
pagine: 424
Tra il 1985 e le due importanti visite di Stato del 1988 e 1989 prende forma la peculiare posizione del governo italiano nei c
Per un mondo più giusto. Scritti su questione femminile e socialismo (1978-205)
di Elena Marinucci
editore: Storia e Letteratura
pagine: 527
Il nome di Elena Marinucci evoca immediatamente l'impegno politico e istituzionale a favore della divulgazione e acquisizione
Europa «potenza civile» e Mediterraneo. La politica comunitaria di Carlo Scarascia Mugnozza (1961-1977)
di Antonio Bonatesta
editore: Storia e Letteratura
pagine: 240
Attraverso la consultazione delle carte personali conservate presso gli Archivi Storici dell'Unione Europea di Firenze, il vol
La nazione, le colonie, il mondo. Saggi sulla cultura imperiale britannica (1861-1947)
di Teodoro Tagliaferri
editore: Storia e Letteratura
pagine: 378
Negli anni Ottanta del XIX secolo la retorica ufficiale dell'Impero britannico entrò in una fase di graduale ricostruzione, ch
La politica europea e italiana di Piero Malvestiti
editore: Storia e Letteratura
pagine: 249
In questo volume, gli autori promuovono una riflessione sull'azione e sulla presenza di Piero Malvestiti (1899-1964) nelle ist
Il leviatano democratico. Parlamento, partiti e capi tra Weber e Kelsen
di David Ragazzoni
editore: Storia e Letteratura
pagine: 208
La riflessione filosofico-politica degli ultimi anni ha ampiamente tematizzato la crisi di quella che si è soliti chiamare 'democrazia rappresentativa'. L'odierno cittadino democratico, infatti, alla costruzione di un destino comune antepone i vincoli di sangue o l'appartenenza alla propria comunità di riferimento. In un contesto di questo tipo, le forme elettorali attraverso cui egli esercita la propria sovranità diventano espressioni fittizie di un'autodeterminazione che non può darsi. Muovendo da queste considerazioni, la ricerca di David Ragazzoni si prefigge di offrire una ricognizione critica degli scritti di tre autori che, agli esordi del '900, si interrogarono sulle trasformazioni della politica moderna: Max Weber, Carl Schmitt e Hans Kelsen.
L'Italia e il sistema internazionale. Dalla formazione del governo Mussolini alla grande depressione (1922-1929). Vol. I-II
di Francesco Lefebvre D'Ovidio
editore: Storia e Letteratura
pagine: 1158
I due volumi, rilegati in elegante cofanetto, ricostruiscono la politica estera della prima fase del fascismo, affrontando l'i
Per la storia del Risorgimento e dell'Unità d'Italia
di Giuseppe Galasso
editore: Storia e Letteratura
pagine: 336
Come si è passati dalle Italie all'Italia? Come è stata intesa l'unità mentre la si costruiva? Il pensiero del Risorgimento e dell'unità è stato solo un percorso ideologico o ha avuto effettiva ripercussione nella storia e nella realtà? È per rispondere a queste domande che l'Autore ha raccolto studi, ricerche e riflessioni in questo volume così come negli altri de L'Italia nuova.
Stato e nazione. L'anomalia italiana
di Fulvio Tessitore
editore: Storia e Letteratura
pagine: 160
Il libro affronta un rilevante problema della storia moderna e contemporanea italiana, quello della difficile convivenza e ancor più difficile integrazione tra una forte identità culturale e una debole identità statale. L'esame del tema viene affrontato in una duplice interagente dimensione, quella tematica e quella geografica. Quest'ultima concerne lo storico 'dualismo' tra Nord e Sud del Paese. La prima viene individuata nelle diverse configurazioni date alla questione da storici, letterati, filosofi (da Cuoco a De Sanctis, da Villari a Bertrando Spaventa, da Settembrini a Silvio Spaventa, ecc., tenendo ben presente gli esiti novecenteschi in Croce e Gentile). Non manca un capitolo su cattolici e liberali nel momento della trasformazione dello Stato, dopo la conseguita unità politica, il cui 'valore' viene esaminato nella prima parte. Consapevole e preoccupato della straordinaria trasformazione subita dal problema nell'età repubblicana (che sembra indebolire anche la tradizionalmente forte identità culturale), il libro vede in questa storica 'anomalia', prodotta anche dal pluralismo culturale e dal pluricentrismo politico della nostra storia, un elemento non necessariamente di debolezza della vita italiana.
L'Italia nuova per la storia del Risorgimento e dell'Italia unita
di Giuseppe Galasso
editore: Storia e Letteratura
pagine: 324
Come si è passati dalle Italie all'Italia? Come è stata intesa l'unità mentre la si costruiva? Il pensiero del Risorgimento e dell'unità è stato tutto e soltanto un percorso ideologico senza effettiva rispondenza nella storia e nella realtà? Ecco le domande che costituiscono il filo rosso dei temi dominanti in questo volume, che a tali domande risponde illustrando i complessi sviluppi di pensiero e di azione che diedero sostanza e slancio al Risorgimento italiano e ne fecero una pagina prestigiosa della storia europea nel secolo XIX. Il cosiddetto "triennio giacobino" (1796-1799) e Napoleone sono confermati come la grande porta di ingresso del Risorgimento nel momento in cui esso assume concretezza di movimento storico e politico. Si passa quindi ai protagonisti dell'azione e del pensiero che guidarono la realizzazione dell'unità: Mazzini, Cattaneo, Garibaldi, Cavour. Il panorama della storia risorgimentale si arricchisce per questa via di particolari importanti, a cominciare dalla delineazione della genesi e dell'esplicazione del pensiero italiano di Cavour.